SCO PERGOLA
SAN SALVADOR. LA PORTA DEL NUOVO MONDO
Youcanprint Self - Publishing
Titolo|SanSalvador.LaPortadelnuovoMondo Autore|scoPergola Immaginedicopertina|©daskleineatelierFotolia.com ISBN | 9788891144393 Prima edizione digitale: 2014
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“UN MONDO SENZA FUTURO PUO’ AVERE UN FUTURO SOLO CON L’INTERVENTO DI DIO ASSECONDATO DA UOMINI DI BUONA VOLONTA’”
Prologo
sco fece un cappio con una lunga corda, la fece are attraverso un occhiello d’acciaio sul soffitto, salì su una sedia e, dopo aver fissato la corda al muro, si mise il cappio al collo e s’impiccò. Su un tavolo c’era una lettera:per la moglie e il figlio. Il figlio Marco, un giovane aitante, sportivo, ma dai tratti intelligenti e sensibili un’ora dopo si recò nel box per prendere l’auto. La scena che vide l’agghiacciò”: papà.. oh papà.. no..nooo” -gridòmentre correva piangendo e urlante verso il corpo penzolante del padre. “perché l’hai fatto..perché?…e ora io e la mamma….?” -”Non è vero.. È un incubo.. Non può essere vero “Perché. perché…? continuava a gridare singhiozzando. Nel frattempo, salito sulla sedia, staccò il cappio dalla testa del padre e adagiatolo per terra cercò di rianimarlo.:era stato addestrato nelle tecniche di rianimazione. Si affannò in modo forsennato su quel corpo senza vita, sempre gridando e piangendo: “no..no papà..perchè l’hai fatto?Tu. .proprio tu… Si arrese all’evidenza: il padre era morto: si accasciò a terra singhiozzando..urlando e piangendo….. “E ora..come farò a dirlo a mamma…lei morirà di dolore..si adoravano..erano una sola cosa da tanti anni, da quando erano giovani studenti..trent’anni insieme e ora..? Senza un perché….”Perché papà…perché ci hai lasciato così?” Pianse, accasciato, annichilito a lungo… Quindi si alzò:”ora bisogna dirlo a mamma.. Bisogna prepararla” Vide la lettera sul tavolo, si sedette e la lesse.
“Cara Maria, caro Marco Perdonatemi..perdonatemi per la sofferenza che sto per arrecarvi…Vi ho amato tanto. Siete stati la mia vita, la mia gioia…Per voi ho tanto lavorato. .volevo che foste felici che aveste quanto meritavate:una vita dignitosa senza preoccupazioni per il futuro, con un futuro tranquillo e sereno.. Ma io non posso più darvi questo futuro, non posso darvi nessun futuro..neppure ai miei operai che tanto hanno collaborato con noi in fabbrica..eravamo una famiglia.. La mia impresa era la mia vita:ho profuso tutte le mie capacità, tutte le mie forze… Ed ero riuscito ad assicurare lavoro e dignità a dieci famiglie… Ma come già sapete le cose andavano male da qualche tempo:molto male.. La globalizzazione, le fabbriche che chiudono… Ma noi andavamo bene….la fabbrica aveva commesse… Ma i fornitori volevano essere pagati..I debitori fallivano e non pagavano..lo stato e gli enti pubblici ritardavano i loro pagamenti e le banche, senza pietà, non concedevano più credito..anzi volevano rientrare… Non c’era più niente da fare… Non avevo più soldi per pagare i miei operarai: famiglie che per tanti anni hanno collaborato, si sono spese per la fabbrica, anche nei tempi più duri: ora restavano senza lavoro.. e senza stipendio:sul lastrico. E voi? Come avrei potuto guardarvi ancora in faccia? La vergogna.. La casa era già pignorata…Che futuro avrei dato a voi?..E’ la fine, Il fallimento… Solo da morto potevo ancora esservi di qualche utilità:l’assicurazione sulla vita vi permetterà di andare avanti… Addio cari! Vi abbraccio forte forte.Vi ho tanto amato e ora debbo lasciarvi.
Addio e, se potete, perdonatemi per il dolore che vi provoco. Ma io non ce la faccio ad andare più avanti.Mi vergogno, non posso più guardarvi in viso..Non posso più vedere gli occhi delusi dei miei operai. Addio!E che Dio abbia pietà di me”.
Una rabbia furiosa prese Marco:”Maledette banche, avide arpie! Maledetto stato, corrotto ed avido, maledetta Europa, maledetto l’Euro..Maledetti, avete ucciso mio padre” Quando Maria vide sco..lesse la lettera.. Non disse nulla..Restò impietrita.. Il suo cuore era morto col marito….Lei temeva. .lei sapeva che il marito avrebbe fatto un atto inconsulto.. Da tempo mangiava poco..non dormiva. Si agitava nel letto…Correva da una banca all’altra..cercava aiuto…Nessuno..nessuno gli apriva una porta…Un imprenditore onesto..leale che aveva sempre onorato i suoi impegni e li avrebbe onorati..se gli avessero dato tempo.. E invece l’hanno ammazzato….Assassini, assassini -gridava il suo cuore- Io non posso vivere senza sco..Io non vivrò senza sco… La notte stessa si avvelenò… Fecero un unico funerale per lei e il marito… Al funerale non parteciparono solo i familiari e gli operai ma tutto il paese… Al dolore si univa una rabbia feroce sorda contro tutti, contro tutti quelli che potevano ma non mossero un dito. “Ci avete tolto il presente;ora ci togliete anche il futuro”-gridavano-Ma non finirà così…Non aspetteremo la nostra fine e quella dei nostri figli con le mani
in mano…Non annienterete la nostra vita come avete fatto con sco e Maria! Marco Trapani è un ricercatore universitario e, come tale, precario e mal pagato. Dopo il suo dramma familiare resta moralmente dilaniato, pieno di odio verso tutte le autorità e i poteri “forti”, come banche, assicurazioni, finanziarie, responsabili, secondo lui, del disastro economico e ancor più sociale e morale della nazione e del mondo.Anche le sue condizioni economiche sono disperate:la casa e la fabbrica messe all’asta;i crediti, pur consistenti, sono sequestrati per il pagamento delle liquidazioni e diritti dei lavoratori;in quanto all’assicurazione vita del padre, l’assicurazione ne rifiuta il pagamento in quanto il suicidio non risulta indennizzabile In una situazione così disperata Marco ha un porto sicuro in cui ripararsi nella tempesta della sua vita:la sua ragazza. Clara è una bella ragazza bionda, slanciata, dalle belle forme;ma soprattutto ha una forte intelligenza, non disgiunta da un senso pratico non comune alla sua età, ha 25 anni, senza esperienza di lavoro.E’ infatti iscritta all’ultimo anno di medicina ed ha iniziato il praticantato ospedaliero.. Abita in un piccolo appartamento ammobiliato. Dopo aver consolato col suo amore, i suoi silenzi, quando Marco esplodeva nella sua rabbia contro tutto e tutti, a all’azione. “Marco, dobbiamo affrontare la tragedia;ora è tempo di reagire, non possiamo permettere al mondo di schiacciarci.Il dolore atroce che ora provi, e giustamente, col tempo andrà attenuandosi..nel frattempo dobbiamo continuare a vivere..insieme e insieme affrontare i problemi. Io voglio avere una vita insieme a te e l’avrò e per quanto possibile voglio che sia una vita, non dico felice, ma significativa, che ci permetta di raggiungere o almeno perseguire delle mete in cui crediamo. Come prima cosa verrai a vivere con me…io lascerò il praticantato e gli studi e cercherò di trovare un lavoro, qualsiasi lavoro onesto..anche in nero Poi..poi dobbiamo cercare di capire come spendere le nostre capacità e le nostre forze. Le cose nel mondo, non solo in Italia, debbono cambiare e noi dobbiamo fare
qualcosa per cambiarle…” -”Hai ragione, non è più tempo di piangere …Non avrò pace finchè non avrò vendicato la morte di sco e Maria….Le cose non possono continuare così…” E così Marco andò a vivere a casa di Clara e Clara trovò lavori saltuari come baby sitter, dando ripetizioni, come assistente personale part-time…Marco continuò a fare il ricercatore.. Nel frattempo la sera, quando finalmente potevano riposarsi, si sedevano in poltrona o sul tappeto e parlavano..parlavano tanto del loro futuro, di cosa avrebbero fatto di sé stessi e come perseguire le loro mete… Marco:”Il mondo così non va…è tutto fallito:gli ideali che hanno mosso l’umanità hanno disilluso:erano pie illusioni.La realtà è ben diversa… Il socialismo marxista si è trasformato nello stalinismo e nel comunismo cinese…. La gente, la povera gente è stata sfruttata e oppressa:guarda i cinesi:lavorano per ore e ore al giorno per pochi soldi: sfruttati, affamati, mortificati nei loro diritti più essenziali:nessuna libertà:né di parola né di pensiero…piccoli soldatini mossi come pedine da interessi più forti che non possono controllare, oppressi da un potere assoluto che non può essere messo in discussione… Altro che fratellanza, solidarietà..internazionalismo:parole..solo parole. Clara: “Il capitalismo, la democrazia il liberismo..la libera concorrenza…Altra illusione… altra delusione.. La stiamo vivendo sulla nostra pelle.IL mercato ha in sé la forza di regolare gli interessi della collettività:mediante la libera concorrenza si doveva raggiungere il benessere per tutti.. Falsità--falsità La povera gente ancora una volta è stata illusa…. I grossi capitalisti, le multinazionali …le finanziarie hanno voluto la globalizzazione..un mercato unico mondiale;e cosa è successo?
Lo vediamo sulla nostra pelle. Le fabbriche chiudono e delocalizzano:vanno in Cina..in Brasile..In India..dove possono operare senza regole e controlli, dove il lavoro non è protetto e costa poco.. E qui, in occidente, chiudono e licenziano..Tutti i diritti che gli operai avevano conquistati in decenni di lotte e sofferenze..tutti cancellati…L’armonia sociale e l’equilibrio sono stati spazzati via.. La concorrenza. .il mercato. .il profitto questi sono gli dei che stanno bevendo il nostro sangue ,stanno devastando la nostra vita… Il mondo è diventato instabilile, è in atto una terribile guerra mondiale di carattere economico che distruggerà l’umanità.Ma che importa se le multinazionali..le finanziarie possono guadagnare, possono aumentare i loro profitti…Che le persone soffrano..si impoveriscano..le famiglie si frantumino..la società crollino…? Va tutto bene se si può aumentare il profitto… In nome del profitto si può rovinare la terra, si può dilapidare le energie, le risorse economiche con avidità, in modo improvvido…La terra fra poco vomiterà i suoi abitanti… Che importa..a chi interessa se il profitto può aumentare….? Ciechi!Che ve ne farete del profitto se tutto crollerà..se le persone e gli stati fra poco si distruggeranno e la gente scenderà in strada e le persone senza più speranza distruggeranno tutto e tutti? La follia sta guidando le nazioni..e non c’è speranza!
Cap. 1
Marco e Clara parlarono a lungo, meditarono sulle varie ipotesi, scartarono idee ne aggiunsero altre. .finchè il loro progetto prese forma…. Aderire ad un movimento, ad un partito ad un sindacato, crearne uno nuovo a cosa sarebbe servito? Tutto era stato tentato nella storia dell’umanità:un fallimento totale….la storia era stata sempre la stessa: l’egoismo :dei singoli e delle nazioni aveva sempre trionfato, l’uomo aveva sempre oppresso l’uomo: avidità, corruzione,, violenza…la terra si era ubriacata del sangue versato dagli uomini:il trionfo della malvagità…gli ideali e gli idealisti erano sempre stati travolti da una tempesta di immoralità, dalla vita “pratica”.No ormai non ci si poteva illudere l’umanità stava correndo follemente inevitabilmente verso la propria fine :fine della corsa! Un olocausto nucleare?Forse..probabile…. Allora cosa fare nel frattempo? Sopravvivere..cercando di avere una vita dignitosa…colpire il male..i profittatori…aiutare gli sfruttati e oppressi come sco e Maria…e poi, la fine… Ma nel frattempo avrebbero vissuto, non si sarebbero fatti sfruttare… Il personaggio di Robin Hood li aveva sempre affascinati:togliere ai malvagi.ai profittatori per dare ai poveri, agli oppressi….questa sì sarebbe stata una vita degna di essere vissuta…anche se non si illudevano che potesse durare a lungo.Ma intanto…intanto avrebbero vissuto una vera vita, non si sarebbero trascinati giorno dopo giorno umiliati..oppressi….senza dignità sfruttati senza speranza di un futuro degno di essere vissuto… Sì, avevano rubato il loro futuro, le loro aspirazioni e speranze…Non restava che il vuoto…. Molto meglio vivere una vita da Robin Hood…per poco tempo..forse..Ma sarebbe stata una vita…una vita ..una vera vita…
Questo era il progetto…Bisognava renderlo attuabile…Ci volevano persone capaci e affidabili che avessero voglia di condividerlo… Pensarono a chi potessero rivolgere..chi avrebbe potuto condividere i loro “ideali”.. Ci voleva prudenza:se non avessero accettato avrebbero poi potuto smascherarli e denunciarli… Pino e Susanna:i loro amici fraterni, da sempre? Chi meglio di loro?Non avevano condiviso con loro il disgusto per questa società…non avevano detto più volte, nei momenti di delusione e amarezza,che avrebbero volentieri fatto saltare tutto in aria?Era solo uno sfogo?Avrebbero avuto la forza e la voglia di are realmente all’azione? Erano persone estremamente preparate e sicure. Pino si stava laureando in ingegneria informatica e, nel suo campo, era quasi un genio..era in grado di fare cose che neppure i suoi insegnanti avrebbero potuto… Era già corteggiato da alcuni perché fe il ricercatore…Bello e forte fisicamente..di idee risoluto…e anche lui deciso a fare qualcosa a non tirare i giorni…ad agire per cambiare le cose… E Susanna, anche lei giovane e vigorosa, così innamorata di Pino da adorarlo..determinata a fare tutto ciò che volesse:viveva per lui..anche disposta a buttarsi nel fuoco…E poi intelligente e preparata:era una chimica di prim’ordine.Sì era deciso; li avrebbero invitato a cena per sondare il terreno… La cena fu molto vivace…Si parlò della situazione dei giovani laureati..delle loro speranza..della situazione in Italia e nel mondo, della crisi dell’Europa e dell’Euro… Le loro idee si fondevano, si sovrapponevano..lo sdegno cresceva man mano che il dialogo si approfondiva. Sì, bisognava fare qualcosa..non si poteva stare fermi..con le manii in mano… -Cosa?…-chiese MarcoPino e Susanna tacquero a quella richiesta…pensosi.. Pino-Parli seriamente..vuoi veramente fare qualcosa, are ai fatti?
Marco-Mai parlato più seriamente..Io e Clara abbiamo elaborato già un progetto… Ma non voglio parlarne a meno che voi non mi assicuriate di non parlarne mai con nessuno… E’in gioco la nostra vita… Susanna- Ci spaventi…Tu sai però che vi vogliamo bene..ci faremmo uccidere pur di non farvi del male..D’altro canto anche noi volevamo parlarvi di un nostro progetto, non è vero Pino? Pino-E’ vero…anche noi abbiamo il nostro progetto e volevamo parlarne con voi proprio ‘stasera… Anche per noi il vostro silenzio significherà la nostra vita. Per farvi toccare con mano la nostra lealtà vi parleremo prima noi del nostro progetto.. Ecco, vedete, come abbiamo discusso questa sera, noi pensiamo che l’uomo ha rovinato la terra sotto tutti gli aspetti e non c’è speranza per il futuro.Anzi pensiamo che il mondo ha poco o nessun futuro. Basti pensare alle fonti energetiche, all’inquinamento, all’effetto serra…... Il motore di questa società sono i fossili:in particolare il petrolio e il metano.Entrambi stanno finendo rapidamente.Gli scienziati dicono che finiranno molto presto:i pessimisti sostengono che il picco di produzione massimo è già stato raggiunto;gli ottimisti che sarà raggiunto entro pochi anni.Le stesse internazionali del petrolio sostengono che il petrolio finirà nel 2040 o nel 2050. Susanna-E non c’è speranza di ritrovamenti di nuovi giacimenti significativi.E’ vero ci sono i depositi sotto la calotta glaciale ma estrarli è molto costoso, inoltre e soprattutto il metano ora imprigionato dai ghiacci sarebbe liberato nell’aria e l’effetto serra provocato sarebbe 23 volte superiore al metano combusto.. Pino-La popolazione mondiale aumenta attualmente di 80 milioni di persone all’anno circa.Si prevede un aumento della domanda del 2% all’anno.La forbice tra domanda e offerta andrà progressivamente allargandosi con effetti devastanti a livello mondiale.
I prezzi diventeranno non più sostenibili;inoltre tali risorse sono in mano a poche nazioni, molte delle quali instabili politicamente o ostili all’occidente.Vi porto solo l’esempio dell’Iran.A causa del suo programma nucleare, per paura che possa produrre la bomba atomica, l’occidente, USA in primis ha deciso l’embargo e altri provvedimenti contro l’Iran:gli USA hanno già mandato una portaerei in quelle acque e altre navi militari;Israele ha minacciato uno intervento armato.. Susanna:L’Iran a sua volta ha minacciato di chiudere e presidiare militarmente lo stretto di Ormuz da cui a circa il 30% del petrolio mondiale-E l’Iran è sostenuta dalla Russia e dalla Cina. Tutto il nord Africa o quasi è in fiamme:il mondo islamico è una bomba a orologeria… Pino.Insomma entro pochi anni il mondo, senza petrolio e gas, potrebbe ritornare al medioevo con sconvolgimenti sociali inimmaginabili.. Non è escluso che si possa far ricorso anche alla bomba atomica… Marco-A questo s’aggiunga che mentre la popolazione mondiale aumenta di 80.000.000 milioni di persone all’anno, la produzione cerealicola sta diminuendo come pure il pescato.. Clara-L’effetto serra sta rapidamente peggiorando:i disastri provocati hanno già intaccato le finanze delle Assicurazioni mondiali per pagare i sinistri.. E l’acqua potabile e utilizzabile nelle campagne sta rapidamente diminuendo:si sono intaccati i depositi fossili;ghiacciai come l’Himalaia e il Kilimangiaro si stanno rapidamente assottigliando, come quelli della Groenlandia..i deserti avanzano, le foreste scompaiono. L’aria, l’acqua e la terra sono avvelenati.. L’uomo ha dissennatamente, avidamente dilapidato le risorse naturali, ha rovinato la terra, ha rovinato se stesso nel tentativo di dominare il suo prossimo, di sfruttare …e la terra lo sta vomitando----Pino-E’ troppo tardi non c’è più tempo di cambiare il corso degli eventi.. Occorrerebbe cambiare l’uomo, i suoi valori…occorrerebbe cambiare il sistema… Ma ormai è impossibile:è tardi..ed è impossibile..Chi cambierebbe l’uomo e in che modo?Cosa non è stato già provato dall’uomo?E dove siamo giunti?
L’uomo si sta autodistruggendo e sta correndo verso la propria fine… Nulla si può fare per salvare l’umanità--è la fine…e a breve… Il cuore dei quattro amici pulsava all’unisono---- Sì era tutto vero..i fatti erano proprio questi….. Marco:Che cosa proponi di fare allora;quali sono i vostri progetti? Susanna:In un primo tempo avevamo pensato che la soluzione potesse essere l’energia rinnovabile:ma non c’è più tempo…è troppo tardi e soprattutto non c’è la volontà né la capacità di farlo….ci vorrebbe un cambiamento totale..un governo sovrannazionale…degli uomini diversi:non dediti ai guadagni. ai profitti a danno degli altri…ci vorrebbe pace mondiale…Noi siamo nel mezzo di una feroce guerra economica combattuta con ogni mezzo, senza esclusione di colpi…è una guerra che porterà macerie e morte:la Cina, l’India., il Brasile… vogliono invadere il mercato mondiale..un mercato senza regole…se non quella del più forte :è una giungla:I profittatori, gli avidi finanzieri, le multinazionali cercano di trarre profitto dalla situazione…Le garanzie conquistate dai lavoratori dopo decenni di lotte vengono annullate..Le ricchezze si accentrano sempre in meno mani, mentre la condizione dei lavoratori nel mondo tende ad uguagliarsi verso il basso..senza garanzie. Le società diventano sempre più instabili, la sicurezza scompare come la speranza in un futuro. L’umanità è un magma in movimento che presto esploderà distruttivamente… No, non c’è tempo, non c’è voglia, non c’è capacità di operare una trasformazione dei modelli sociali, dei sistemi vitali delle nazioni, di armonizzare gli interessi dei governi mondiali a favore del popolo…è tutto impossibile e troppo tardi… Pino-Così abbiamo pensato di formare una squadra di persone competenti e molto fidate per raggiungere fini limitati..a favore nostro e di persone soffocate da questo sistema e di colpire i responsabili, i profittatori, i corruttori che hanno portato al suicidio i tuoi genitori., Marco.. Quello che è accaduto loro ci ha riempito di tale angoscia e rabbia da indurci a pensare di fare qualcosa…che desse alla nostra vita un senso….. Bada..anche qualcosa di illegale dal punto di vista delle istituzioni.. Marco e Clara-quasi all’unisono, entusiasti..”ma è la nostra idea…è proprio quello che volevamo proporvi….
E spiegarono agli amici, nei particolari, il loro piano… Mano a mano che parlavano il loro entusiasmo cresceva, le voci si sovrapponevano, i propositi si arricchivano di particolari..e così arono ore a parlare… Alla fine stremati, stabilirono di ritrovarsi qualche giorno dopo, dopo aver studiato qualche piano concreto per rendere operativo il progetto… Robin Hood..l’idea li entusiasmava:dava una forma di idealismo al loro progetto e nello stesso tempo saziava la loro voglia di giustizia e, diciamola tutta, di vendetta verso una società crudele che portava le persone al suicidio e al degrado morale.
Cap.2
Dopo aver meditato, studiato, discusso per giorni Marco, Clara, Pino e Susanna si ritrovarono per concordare una strategia operativa. Ne discussero insieme e tracciarono le direttive. Intanto loro quattro erano troppo pochi;ci volevano altri, altrettanto fidati e competenti in altri rami. Innanzi tutto un commercialista di larga esperienza, che avesse conoscenze nella Guardia di Finanza, attraverso cui conoscere chi evadeva le tasse. Provavano disprezzo e vero e proprio rancore verso gli evasori:120 miliardi di Euro all’anno:era un furto a danno dei lavoratori:quei soldi venivano tirati fuori dalle loro tasche.E loro se li godevano. Quanta rabbia e disprezzo saliva al loro cuore quando venivano intervistati dalla televisione vicino ai loro Yocht mastodontici che si vantavano sfrontatamente della loro ricchezza rubata. Difficoltà, crisi economica, gente che aveva difficoltà a mangiare e a dar da mangiare ai loro figli? “Ma dov’erano queste difficoltà?Loro non la sentivano la crisi…”E intanto ridevano altezzosi e irridenti..vicino al loro yacht cabinato con a bordo belle ragazze illuse e sfruttate, pronte ad essere buttate via come limoni non appena fossero state spremute a sufficienza.. Loro i soldi sapevano come farli:corruzione di politici, appalti truccati…soldi esportati illegalmente. paradisi fiscali..quando non erano il ricavato di attività criminali.. Loro se la ridevano della crisi e della povera gente che a 50 anni veniva buttata in strada e non sapeva più cosa dare da mangiare ai propri figli e come pagare i mutui… Loro non avevano paura del futuro..
Li attendevano ville..onori..viaggi alle più belle spiagge del mondo..una vita da nababbi…alle spalle della povera gente. Loro dovevano essere i primi ad essere colpiti.Bisognava trovare qualcuno che li conoscesse bene.Un commercialista, alcuni appartenenti al Corpo delle Guardie di Finanza.Era essenziale. Pino-Io conosco un commercialista affermato che potrebbe fare al nostro caso.Tra i suoi clienti ci sono politici.industriali, commercianti:è Paolo Condò.Abbiamo studiato insieme al liceo.. Proprio un mese fa l’ho incontrato:era depresso, profondamente disgustato da quanto stava accadendo e del lavoro che doveva fare.Era costretto a favorire gente da nulla., avida immorale il cui scopo era divorare gli altri, frodare, evadere, corrompere. Mi diceva che si sentiva sporco..deluso.Ben altri ideali aveva al liceo, quando tra amici si parlava di costruire un mondo migliore. .E adesso proprio lui si era fatto macinare dal sistema;anzi lui era quello che favoriva quel sistema e lo sosteneva, lo copriva e incoraggiava.Voleva farla finita..cambiare vita..ma come?Dove?. .Non lo sapeva… E non vedeva un futuro per l’umanità..sapeva che tutto stava crollando… “Fra poco non sapremo più che farcene dei soldi, li butteremo per la strada… Non ci sarà neppure più da mangiare..le persone si scanneranno per le strade per un po’ di pane”-diceva- Sì, lui è la persona adatta.Intelligente, determinato, leale:non ci tradirebbe mai.. Ora come ora non sa cosa farsene della sua vita… E mi diceva anche che conosceva graduati della Guardia di Finanza sfiduciati come lui per l’impotenza di fronte alla illegalità..Sapevano chi rubava, evadeva, corrompeva, A volte riuscivano anche a incriminarlo:ma poi?Gli avvocati, le lungaggini dei processi le conoscenze…tutto finiva in nulla o quasi.Avrebbero desiderato farsi giustizia da soli e immediata. Chi pagava per tutti? I pesci piccoli, chi non aveva protezioni o soldi….. Si stavano organizzando per un colpo di stato, d’accordo con un gruppo di carabinieri graduati..volevano moralizzare la vita sociale:che i delinquenti non potessero farsi leggi ad personam, pagarsi avvocati che portavano i processi alla
prescrizione… “Ci voleva una nuova classe con la schiena dritta”.dicevanoMa la storia dimostrava che le cose non andavano in tal senso… L’uomo stava peggiorando:a causa anche dei mass-media, dai modelli da loro offerti, della violenza più truce e brutale ostentata e promossa, dalla permissività, dalle perversioni quasi approvate, dall’impunità dei trasgressori anche di reati gravi… dalla corruzione dilagante… “Lo fanno tutti..sarò io l’unico stupido a non farlo…? L’onestà.la dignità…valori buoni per gli ingenui..per i falliti..”I am the first, I” am the best”Ormai si parla americano, si imita lo stile di vita americano.. Società plagiata..senza personalità..anime morte….! Gli amici capivano che l’organizzazione prendeva forma... Pino doveva prima però convincere Paolo Condò e quindi Paolo incontrarsi con il gruppo di graduati della finanza e dei carabinieri e valutarne la affidabilità;tutte operazioni che richiedevano grande prudenza e abilità…tutto poteva saltare..bastava che solo uno non avesse aderito che tutto sarebbe saltato in aria… E Pino parlò con Condò il quale fu quasi entusiasta del progetto..Paolo parlò col capo del gruppo dei carabinieri e della Guardia di finanza:il generale Vito SantaPaola e il generale Bruno Vitale. Questi si dissero disposti ad un incontro collegiale per valutare le possibilità di riuscita del progetto e studiare i piani operativi.
Cap.3
Si trovarono tutti a casa di Marco e Clara:il generale Santapaola era accompagnato dal colonnello Alberto Alberti e dal generale Vito Sanvitale Dall colonnello Saverio Mulè.Erano tutti uomini determinati, che avevano una meta comune. Si parlò del progetto in astratto nelle sue linee guida. Sia Marco che Paolo, come Clara e Samanta..successivamente espressero qualche perplessità sulle motivazioni dei militari.. Erano disillusi per come la giustizia veniva amministrata, o meglio non veniva amministrata, dalla corruzione e illegalità dilagante.Poteva essere comprensibile che nel marasma politico e sociale che attendeva lo stato potessero, come militari, pensare di impossessarsi del potere per portare legge e ordine..un colpo di stato.. Meno comprensibile era che proprio loro volessero aumentare tale caos generale e contribuire al successo del loro progetto..Non era nella loro mentalità.. Eppure, ecco, erano lì con loro:cosa gli impediva di denunciarli, arrestarli?Ne avrebbero avuto plauso e onori…E invece rischiavano la vita, l’onore, il grado..per sostenere il loro progetto..No, dovevano essere sinceri..Altrimenti il loro comportamento sarebbe stato incomprensibile..Eppure….. C’era un tarlo nella loro mente.. Ma a quel punto non restava che andare avanti.. In quell’incontro si presero decisioni fondamentali: Marco, Clara, Samanta, Pino, Susanna e Paolo avrebbero preparato la strategia generale, dando il o ideologico e pratico relativamente alle loro competenze professionali;la parte esecutiva sarebbe stata attuata dal Santapaola, dal Mulè e dai loro uomini.Questi formavano squadre ben addestrate, numerose, e del tutto fedeli ai loro capi.Avrebbero procurato anche le armi e i mezzi tecnologici e meccanici per raggiungere il loro obiettivo:sapevano dove e come procurarsele, senza destare sospetti, senza usare le armi in loro dotazione..
Santapaola-Prima di tutto bisogna iniziare con una operazione facile, sicura ma che possa procurare i mezzi economici per dar avvio al nostro progetto.. Paolo-Ho io ciò che ci serve.Un mio cliente, il dott.Francisci, evade il fisco per miliardi ed in più esporta i denari in Svizzera o nei paradisi fiscali…E’ un porco, avido ed egoista, che sfrutta i propri dipendenti:molti li tiene in nero o precari, non paga neppure i contributi.Ha yacth e ville, ma ha conoscenze importanti che sa oliare con sontuose tangenti:prospera di corruzione e malaffare. E’ la persona perfetta da colpire e spogliare. Manda regolarmente in Svizzera denaro:si serve di varie auto e di uomini fidati. Le macchine sono state adattate per nascondere il denaro, lingotti d’oro ed altri valori:anche quadri e opere d’arte. La prossima settimana parte un carico:si può intercettare.Sarebbe un modo semplice per iniziare a impinguare le nostre casse..Non potrebbe nemmeno sporgere denuncia… Vitale-Di questa operazione ci occupiamo io e Santapaola con le nostre squadre.Con il ricavato si potrà poi provvedere all’acquisto di una villa sicura come base delle nostre riunioni e come deposito dei nostri mezzi e strumenti.. Santapaola-io sono d’accordo… Paolo-Vi dirò il giorno e l’ora, nonché i dati dell’auto e il percorso affinchè possiate organizzare l’operazione.. Una volta terminata l’operazione tutto sarebbe stato depositato in un garage periferico e isolato di proprietà del Santapaola Quindi avrebbero stabilito un incontro..Si scambiarono i numeri di cellulare… con la raccomandazione di non far mai riferimento al loro progetto o alle operazioni che avrebbero compiute:vi erano le intercettazioni.. Avrebbero dovuto non farsi vedere mai tutti insieme…Dovevano continuare la loro vita normale, con le stesse frequentazioni di prima e soprattutto lo stesso tenore di vita… Il cassiere sarebbe stato Paolo-il commercialista-che avrebbe depositato il denaro su un conto estero anonimo, da cui poter attingere in sicurezza.Non c’era
difficoltà per lui a costituirne uno alle Bahamas. Dopo che Paolo diede le informazioni che aspettavano Santa Paolo e Vitale con i loro uomini :in tutto. per quell’operazione disposero che fossero in otto.Quattro guardie di finanza:Vitale, Mulè, Di Donato, Sanvito;quattro carabinieri:Santapaola, Alberti, Rossi e Moschin.L’operazione era stata organizzata e guidata dal Santapaola. I due gruppi giunsero sul posto in divisa, su un’auto dei carabinieri e una della Guardia di finanza. Santapaola-Io.Rossi, Vitale e Di Donato resteremo nascosti dietro quel cespuglio:erano in una strada poco frequentata in piena campagna..interverremo solo se ci sarà bisogno. Alberti, Moschin, Mulè e Sanvito con le auto e le mitragliette in mano:due con un’auto da una parte e due dall’altra con l’altra auto organizzeranno un blocco… Bloccherete solo la Mercedes che ci interessa. Appena si ferma al vostro ordine calate sul viso i amontagna e portate i eggeri dove siamo noi.Ordini precisi, decisi e poche parole..al resto penseremo noi. Alberti prenderà la guida della Mercedes e voi quattro partirete subito verso il mio garage..Noi vi raggiungeremo dopo.. L’operazione incominciò…erano militari esperti e provati..sapevano cosa e come farlo ..non avevano paura.Forse erano un po’ eccitati per l’inizio di un’operazione che, sapevano, doveva portarli lontano… Con le palette segnaletiche fecero are le poche macchine che sopraggiunsero… -Eccolagridò MoschinAl momento appropriato, segnalarono all’auto di fermarsi… A bordo c’erano due uomini :due brutti ceffi, che dovevano essere armati..la loro esperienza glielo suggeriva. Alberti chiese i documenti--mentre il guidatore li stava tirando fuori-Mulè e Sanvito, che intanto si erano portati sull’altra portiera, tirarono sul viso il amontagna e, con le armi spianate-intimarono di alzare le mani..
“E’ un’imboscata”-gridò il guidatore, mentre cercava di accendere il motore… Gli altri due cercavano di tirare fuori le armi… Alberti trascinò con forza il guidatore fuori dell’auto e lo sbattè a terra:gli altri aperte tutte le porte, con le armi spianate, gridarono:”niente scherzi ragazz”Capirono che avevano a che fare con gente esperta e decisa. alzarono quindi le mani.. Furono portati dietro la grande siepe, legati, e della carta gommata resistente e larga furono loro tappati gli occhi e la bocca.. Come deciso, Alberti e i tre colleghi, senza un commento, partirono a razzo con la Mercedes… Gli altri se ne andarono con le altre due auto:auto naturalmente non di servizio, ma magnificamente truccate e attrezzate come quelle di servizio. Nell’enorme garage del Santapaola si trovarono tutti un’ora dopo. La Mercedes fu praticamente smontata pezzo a pezzo:ne uscirono fuori sterline, monete d’oro di ogni genere, lingotti d’oro da un chilo e una quantità enorme di Euro e dollari..Ci volle molto tempo per quantificarne il valore;grosso modo doveva essere almeno di sei milioni di Euro… Vi fu un lungo urrah..seguito da brindisi a base di spumante italiano.. Ora bisognava stabilire come utilizzare il denaro… Si stabilì che circa 1.000.000 di Euro sarebbero stati consegnati a Paolo, il quale avrebbe provveduto a comprare una casa adatta alle loro attività, sicura ed isolata ,intestata a qualche società estera di cui non si sarebbe potuto risalire ai proprietari… Un altro milione sarebbe stato consegnato al Santapaola per le spese necessarie per attuare le operazioni;un milione inoltre sarebbe andato a Marco, Pino, Samanta e Susanna per organizzare la parte pubblicitaria delle loro attività…… E due milioni sarebbero stati distribuiti a piccoli imprenditori in crisi, a operai le cui fabbriche chiudevano …
Al sesto milione ci avrebbe pensato Paolo, mettendolo su un conto anonimo alle Bahamas…. E così la grande avventura era iniziata…. Stranamente, ai militari non sembrava fare un grande effetto …erano contenti… ma era come un piccolo inizio di qualcosa che solo loro conoscevano… I civili, chiamiamoli così, erano invece felici…entusiasti..ma anche molto spaventati ed ansiosi…. -Dove ci porterà tutto questo…?Quanto durerà?. .Sarà davvero un aiuto per gli sfruttati e i deboli.?Erano davvero dei Robin Hodd o invece dei semplici briganti?.. E se ci saranno dei morti e feriti?..Niente può escluderlo… Comunque questa società è marcia e finita.Cerchiamo di fare il bene, anche piccolo, che possiamo e dopo…dopo avremo almeno dato un senso alla nostra vita.. Avremo vissuto con dignità senza farci stritolare e plagiare da un mondo corrotto avido e senza speranza.. Sì, ora non era più tempo di avere titubanze-Pensassero a come il mondo aveva triturato sco e Maria e con loro tanti altri, costretti al suicidio, annientati. Era ora tempo di agire..di pensare a come utilizzare al meglio il denaro per la causa, Come alleviare sofferenze, come colpire i malvagi, come ristabilire, almeno un po’ di giustizia.. E poi..poi sarà quel che sarà.avremo vissuto una vera vita..
Cap.4
ll giorno dopo i giornali portavano una notiziola a cui non davano molta importanza. -Tre uomini erano stati trovati legati in campagna, ma incolumi.Dicevano di essere stati aggrediti da una banda di delinquenti vestiti da agenti e con auto dei carabinieri e della guardia di finanza.Dicevano che avevano portato via la loro Mercedes . I tre avevano precedenti penali e la polizia sapeva che avevano ben altro da spifferare:erano in corso accertamenti… Marco, Clara, Susanna e Pino arono i giorni seguenti eccitati ed entusiasti:il piano aveva funzionato. Bisognava ora are alla seconda fase:distribuire il denaro e dare impulso al loro progetto-A chi avrebbero dato i soldi? Marco pensò subito alle dieci famiglie di operai dell’impresa del padre… Il pericolo era che avrebbero potuto facilmente collegarli a loro…. Marco allora pensò di cooptare nella loro impresa Dino, un operaio della fabbrica di 35 anni, più un amico che un operaio, che era restato profondamente colpito da quanto accaduto ai proprietari-aveva usato frasi minacciose verso le istituzioni ed era sempre stato di idee anarcoidi:del resto era fidato, duro e determinato, in più era un ottimo meccanico e carrozziere, proprio quello che serviva a loro-E perché no ?.. Marco e Pino gli parlarono con prudenza, sondando il terreno… -Pensava che fosse giusto quello che era accaduto a sco e Maria?” Dino-Giusto?..se dipendesse da me farei saltare tutto in aria, prima che salti da solo, perché fra poco salterà tutto in aria, volente o nolente…Non ho voglia di vivere in un mondo così:i ladri, i corrotti, gli sfruttatori.. Si arricchiscono e se la
godono, con il beneplacito delle istituzioni:siamo noi..noi che lavoriamo onestamente, i pensionati, la povera gente a sovvenzionare i loro vizi, la loro avidità…Ma deve finire..oh, se finirà!.. Io, e con me tanti altri, non tolleriamo più questa situazione e vogliamo agire, agiremo.. Ci sono padri che a 50 anni sono restati per strada e non sanno come sfamare i figli e mandarli a scuola…E ci chiedono ancora sacrifici..mentre loro se la godono?..No, non andrà avanti così, ve lo dico io,, Faremo la rivoluzione..a costo di far saltare tutto in ariaMarco e Pino gli spiegarono che loro la rivoluzione la stavano già facendo… Tralasciando la parte sostenuta dai militari, gli spiegarono a larghi tratti cosa avevano intenzione di fare e gli chiesero la sua collaborazione:avrebbe dovuto solo sapere ciò che loro ritenevano necessario e fare fedelmente ciò che gli avrebbero chiesto, mantenendo il massimo riserbo con tutti..nessuno doveva sapere.. Era d’accordo?.. Dino-Era da chiederglielo?..ma chiaro che era d’accordo..Lui era disposto ad andare nel fuoco per loro..soprattutto per sco..che l’aveva accolto in fabbrica quando nessuno lo voleva per le sue idee anarcoidi e il suo abbigliamento…che l’aveva trattato come un figlio..E poi..poi era una cosa che andava fatta..Questo mondo o cambiava o saltava… Marco allora gli disse che doveva consegnare 100.000 Euro a ogni famiglia degli operai della fabbrica e 100, 000 doveva tenerseli lui.. Non dovevano mai dire a nessuno da chi li avessero ricevute e come.. Andava di mezzo la vita di chi glieli dava quei soldi….Non dovevano parlarne neanche tra loro…E che Dino provvedesse a darli solo agli operai fidati..a quelli che era sicuro che avrebbero saputo tenere il silenzio.. In quanto a Dino lo avrebbero chiamato al bisogno di tanto in tanto..conoscevano le sue capacità e sarebbero state utili.Mai, a nessun costo avrebbe dovuto fare il loro nome…. E così 900.000 Euro erano sistemati.. Ora bisognava pensare a distribuire gli altri… Dai mass-media avevano conosciuto operai e situazioni veramente
drammatiche.. Vivevano in regioni diverse.. Dopo molte ricerche erano risaliti ai loro nomi e indirizzi e Clara e Susanna andarono personalmente a mettere la busta con i soldi casa per casa, attente a non farsi vedere e far sorgere sospetti…. In ogni busta c’era una lettera che spiegava il motivo del denaro con l’avvertenza di usarlo con moderazione..senza dare nell’occhio e, soprattutto, di tacere sulla provenienza… In caso contrario il denaro poteva essere sequestrato dalla polizia… Non ci volle molto ad esaurire i due milioni di Euro da distribuire…. Restava ora da far pervenire una lettera ai mass-media più rappresentativi.. A questo avrebbero pensato Marco e Pino. Come abbiamo detto, erano entrambi dei professionisti, ingegnere l’uno e informatico l’altro:erano molto, straordinariamente abili nel loro campo, in particolare Pino che era un genio informatico:avrebbe potuto diventare un Haker e lo sarebbe diventato a breve… Questa era la lettera inoltrata ai media:
Viviamo in un mondo di gente avida e malvagia che sta sfruttando la povera gente arricchendosi alle loro spalle e sulle loro sofferenze. L’evasione fiscale è di 120 miliardi, la corruzione di 60 il debito pubblico di 1900 milardi. La ricchezza è posseduta da una parte di società sempre più piccola che diventa sempre più ricca;la stragrande maggioranza è sempre più povera.E il debito viene fatto pagare dalle istituzioni da chi non l’ha provocato;e così i poveri diventano sempre più poveri e oppressi…I giovani non hanno futuro..chi perde il lavoro a 50 anni non ha speranze.. La povera gente è ridotta alla disperazione… Lo stato invece di togliere ai ricchi per dare ai poveri…toglie ai poveri per dare ai ricchi, ai corrotti, alle banche, alle finanziarie.per risanare i loro bilanci dal fallimento provocato dalle loro ruberie….con il consenso e la complicità della
casta politica. E’ora di dire basta!!!! Noi siamo il 90%, loro il 10%. Se lo stato non provvede a noi, il 90% si prenderà da solo ciò che gli spetta.. Robin Hood prendeva ai ricchi per dare ai poveri. Noi facciamo lo stesso.. Prenderemo agli sfruttatori, ai disonesti, a quelli che si sono arricchiti con il nostro sangue, la nostra carne e le nostre energie e lo restituiremo agli sfruttati.. Robin Hood
Cap.5
Qualche giorno dopo i quattro amici si incontrarono a casa di Clara.. Erano felici..e ebbri come di vino..Quella era vita..finalmente! Clara-Marco-baciandolo apionatamente-ti amo.ti amo voglio gridarlo al mondo.. Questa è vita…Mi sento compiuta..Finalmente non più schiavi..sfruttati..inutili.. Noi abbiamo fatto qualcosa di grande..stiamo facendo del bene alle persone e anche alla società..Finalmente i soldi circoleranno, vi sarà più equità e più lavoro. .e almeno qualcuno sarà più felice.Almeno io sono più felice… Susanna-Anch’io sono estasiata, mi sento appagata…Ho Pino..abbiamo un progetto e lo stiamo realizzando insieme..In quanto a fare il bene della società..ci andrei piano. A qualcuno stiamo facendo del bene…ma alla società?..Se anche l’occupazione aumentasse..se anche si potessero aprire nuove fabbriche.chebene faremmo?.Si aiuterebbe a produrre nuovi beni, sempre diversi e nuovi e sempre di più… consumo, consumo consumo.. Ma non ci rendiamo conto che questo è il cancro della societùà? Pino-Come hai ragione Susanna!intanto l’accarezzava teneramente sulle spalle, lentamente con affetto-il PIL, il profitto sono questi i nuovi dei..una volta si insegnava a risparmiare…oggi bisogna consumare, produrre sempre cose nuove.Il valore delle persone si misura in soldi, in beni posseduti in ciò che può comprare:tutto si vende..anche la dignità e l’onore..Che triste! Marco-Il guaio è che l’umanità ha venduto anche il suo futuro..ha dilapidato le energie..il’acqua, l’aria..il cibo la terra..sì tutto è stato consumato sull’altare del consumo..l’uomo sta morendo:ha venduto anche se stesso.. Cosa resta ormai? Clara-Non resta nulla..non possiamo fare molto..dovrebbe cambiare l’uomo nella
sua essenza, cambiare i suoi valori, le sue mete..dovrebbe cambiare chi ci governa…tutte cose impossibili…e in così poco tempo..L’uomo ha dilapidato tutto anche il suo futuro ..Ma ora ho te, gli amici..abbiamo un progetto che anche se per poco può fare felice qualcuno…Per ora voglio godermi questi attimi di felicità.. di ebbrezza..finchè durano. Poi..poi sarà quel che sarà--”del doman non v’è certezza..”Chi vuol essere allegro sia”ed io adesso sono allegra..eccitata.appagata… Marco-Allora bando alle ciance e diamoci da fare…Cosa hanno detto i giornali, a che punto siamo? Pino-Per quanto riguarda la Mercedes..quasi nulla.La polizia sta facendo ancora indagini e resta perplessa dal silenzio delle tre persone aggredite.. Per quanto riguarda la nostra lettera pochi media ne hanno parlato, nelle pagine interne o nelle notizie secondarie..Credono che sia una ragazzata..una goliardata che non merita la loro attenzione. .e’ vero che qualche giornalista ha lanciato un allarme:”Stiamo attenti le goliardate di oggi non sappiamo cosa possono diventare domani..”Ma non c’è molto altro. Marco-E allora diamoci da fare.Deve diventare uno tschmani che travolgerà tutto.. E’ ora di far vedere che facciamo sul serio.Scriveremo una lettera a tutti i media più importanti collegando l’aggressione alla Mercedes alla nostra lettera.Tu Pino sei l’esperto in elettronica.
Spedirai il messaggio in modo che non possano risalire mai a noi..Utilizzeremo il pc sottratto a quell’ufficio a Roma e trasmetterai in wi.fi gratuito dall’ufficio turistico.Andrai da solo per non dare nell’occhio.Nella lettera direi di indicare il nome del dott.Francisci, il perché dell’aggressione e perchè i tre aggrediti tacciono.
Pino spedì la seguente e-mail:
Robin Hood: Abbiamo già iniziato la nostra attività di” solidarietà sociale”.Non è appropriato, che ne dite? Chiedete al dott. Francisci di Ravenna dei 600 milioni di Euro che stava facendo trasportare con la sua Mercedes in Svizzera.. La polizia non brancolerà tanto nel buio e voi avrete le idee un po’ più chiare.. Parte del denaro è già stato distribuito alle persone a cui era giusto che appartenessero. E questo è solo l’inizio! Robin Hood
Fu una bomba atomica ad esplodere.. Tutti i giornali e i telegiornali ne parlarono..Ci furono speciali..La polizia corse a prelevare il dott.Francisci, noto commerciante di preziosi di Ravenna… Alle trasmissioni furono invitati esperti..psichiatri, sociologi, criminologi…Le interviste e le ipotesi sui giornali si sprecavano.. Tutti erano d’accordo su un punto:non era una goliardata, era una cosa molto seria e pericolosa per la stabilità sociale… Gli psichiatri per lo più sottolinearono che il mito di Robin Hood era molto radicato nell’io e specialmente nella situazione sociale ed economica attuale poteva avere conseguenze dirompenti, se veniva sottovalutato.La società sentiva che c’era una profonda ingiustizia:si sentiva sfruttata e derubata e non protetta dallo stato..anzi lo stato difendeva i forti e con i suoi provvedimenti colpiva, “derubava”i pensionati, i precari, i disoccupati..i disperati..Questo pensava la gente.. Attenzione!Il popolo ha sempre amato i Robin Hood! I criminologi sottolinearono per lo più che questo non era un fenomeno criminale comune.Gli autori erano sì criminali, perché commettevano reati.Però il popolo poteva, sbagliando, giustificare, anche provare simpatia.Questi non erano criminali comuni:non lo facevano per arricchirsi, ma per uno scopo
ideale..per raggiungere un’equità sociale che pensavano fosse stata rotta, e ripristinarla con la violenza, non avendo fiducia che lo stato lo avrebbe fatto.Anzi pensavano che le istituzioni proteggessero, a danno dei più deboli, i ceti forti che le sostenevano. La polizia pensava che fosse una organizzazione molto ramificata e ottimamente organizzata, composta da gente molto preparata ed intelligente, con una preparazione molto specializzata.Non poteva essere sottovalutata;bisognava impedire che avesse l’appoggio anche morale dei ceti sociali in difficoltà. I preti parlarono del bisogno di amarsi, di comporre i dissidi sociali..di andare incontro ai poveri..ma guai alla violenza..alla rivolta sociale..Bisognava capire le motivazioni.. Fare la carità..prendersi cura dei deboli… Furono intervistate anche le persone per strada….
C’era simpatia..era ora che qualcuno fe qualcosa di concreto per chi è in difficoltà…visto che non ci pensava lo stato.. Qualcun altro sostenne che sì, era sbagliato, però era un segnale di qualcosa che bolliva nel profondo della società..non si doveva sottovalutare.. Altri ancora che la polizia doveva agire con vigore e prontezza contro questo fenomeno delinquenziale ed estirparlo prima che potesse fare molti danni….. Le persone che avevano ricevuto il denaro capirono tutto. Si affrettavano a nascondere il denaro ricevuto e stettero per lo più zitte.Non volevano che lo stato glielo portasse via e erano grate a quell’organizzazione. Le forze dell’ordine fecero degli appelli affinchè chi avesse ricevuto del denaro dall’associazione delinquenziale si presentasse.Non avrebbero avuto nessun danno e avrebbero dimostrato di essere buoni cittadini, contribuendo alla cattura dei criminali.. Non ci pensavano proprio e nessuno si presentò. Anzi qualcuno che aveva perso il lavoro e aveva figli da mantenere avrebbe volentieri fatto parte di quell’organizzazione. Molti non solo l’approvavano, ma già stavano pensando come imitarla.
Cap.6
I carabinieri e la Guardia di finanza collaboravano strettamente sul caso: il ministro dell’interno sollecitava indagini rapide ed efficace:non era solo in gioco il loro prestigio..il fenomeno era pericoloso e poteva diffondersi rapidamente come un fuoco in un campo di grano maturo.. Rapidità ed efficacia.. Il caso fu affidato proprio al Santapaola con la collaborazione del colonnello Vitale della Finanza..Erano molto stimati nelle rispettive armi;sembravano i più qualificati… Prima di tutti fu prelevato e interrogato il Francisci. Era vero che la Mercedes era proprio la sua e che trasportava proprio un valore di circa 600 milioni di Euro? -Francisci, assistito dai suoi avvocati:era vero solo in parte.”.Da dove avrei potuto prendere tutti quei soldi ?Ricordatevi che sono un semplice gioielliere.Sì, forse potevano essere 100.000 ma non di più..” Santapaola:allora i delinquenti che l’hanno derubato mentono..e perché lo farebbero..? Che interesse hanno?.. Francisci:Io non lo so.Forse sono mitomani e vogliono darsi importanza, fare scalpore. E mi sembra che ci sono riusciti..Voglio ricordarvi che non sono io il delinquente…- Vitale”Questo è tutto da dimostrare.Intanto esportava illegalmente denaro all’estero:100.000 o di più..e poi c’è da verificare tutta la sua contabilità e la sua attività.Abbiamo ottenuto dai magistrati tutte le autorizzazioni necessarie..” “E poi..forse lei non lo sa, ma noi la stavamo già controllando..la sua attività era fortemente sospetta..Da alcune intercettazioni siamo venuti a conoscenza che la malavita poteva contare su di lei per l’acquisto di refurtiva:gioielli in primis..ma anche opere d’arte moderne ed antiche..E non si fermava qui:ai suoi festini partecipavano uomini politici e del “bel mondo”;ci risultano che ci fossero vere e
proprie orge con la partecipazione di escort e la presenza di droga.. Insomma non si faceva mancare nulla… Francisci”:Non è vero..è tutto da provare…Erano feste innocenti, del tutto lecite.. Appartengono alla mia vita privata. A casa mia faccio quello che voglio..Non è vero avvocato..?Parli anche lei..la pago per questo.. Avvocato:In realtà non avete nulla in mano. .Di cosa potete accusare il mio difeso:di esportazione di 100.000 Euro..è tutto qui.In quanto al resto non avete prove..è solo un castello di carte, costruito per incastrarmi…” “Dove sono le prove..i testimoni..le evidenze..Niente..non avete niente… L’attività del mio assistito è limpida..Sì, qualche vizietto privato..ma oggi chi se ne priva nella classe bene..Mi sembra che abbiamo importanti esempi…anche di uomini politici di fama internazionale e non mi sembra che nei loro confronti siate riusciti a fare molto..non è vero?”-disse l’avvocato Questo era vero ed era questo, proprio questo che bruciava la mente di SantaPaola e Vitale.
Quante inchieste avevano fatto, quante intercettazioni, interrogatori, testimoni, prove avevano portate..E poi..poi nulla o quasi..I testimoni venivano comprati e minacciati.. le leggi cambiate a posteriori, dopo la commissione del reato per adattarle alle necessità di questo o quel potentato.Poi gli azzeccagarbugli ci pensavano loro a tirar per le lunghe i processi..fino alla prescrizione. Questa era la sconfitta della giustizia… I grandi delinquenti..i corruttori i ladri di regime..80 miliardi di corruzione all’anno..questi chi li toccava?Impuniti si prendevano beffa della giustizia. Qualcuno a volte, molto raramente poteva anche finire in carcere, per poco, a volte agli arresti domiciliati e nella migliore delle ipotesi assegnati ai servizi sociali…
Si spendevano miliardi dei soldi dei contribuenti, per così poco.. Questo sì era frustante.Le carceri erano piene di delinquenti comuni, disgraziati senza difesa o quasi;erano pieni di neri…di vu’ compra, piccoli spacciatori.. Ma quelli che succhiavano il sangue del popolo, che creavano il debito pubblico tra i più grandi del mondo, che avevano gli appalti truccati..che in cambio di favori intascavano tangenti milionarie e anche miliardarie in Euro..questi non erano in prigione..questi si godevano la vita tra escort yacht.ville bische……. Sia Vitale che Santopaola si sentivano torcere le viscere. . E forse il peggio non era questo..era il messaggio che lanciavano al popolo, alla gente.. Essere disonesti è rimunerativo…è l’unico modo per raggiungere la notorietà, la ricchezza e la felicità in poco tempo, di godere della stima degli altri… Che in gamba, che furbi…che forti.come se la godono alle spalle degli altri…! Impuniti o quasi.. Questi sono i modelli da imitare che la nostra società offre..E si raccoglie quello che si semina…corruzione..ingiustizia..immoralità dilagante..violenza… E la Forza pubblica.?.Anch’essa comprata e venduta spesso…..Anche nella magistratura s’era infiltrato questo cancro…giudici comprati..asserviti al malaffare.. Ma le cose dovevano cambiare..non potevano andare avanti così.. Quando entrarono nell’arma non era questo il loro ideale…… Ed è per questo che erano entrati nell’organizzazione…Ci avrebbero pensato loro a fare giustizia..No, non con le leggi i processi…inutili;avrebbero fatto giustizia vera, la loro giustizia, rapida, sicura che avrebbe raggiunto il male alle radici, riparato per quanto possibile alle ingiustizie subite dalla povera gente.. Ed ora eccolo qua uno dei “furbi”;ha già pagato un po’, troppo poco..Ora gli faremo pagare tutto..è nelle nostre mani… Ma come, quando e quanto avrebbe pagato lo avrebbero stabilito loro…. Pino era il suo commercialista, conosceva molto dei suoi loschi traffici..se ne
sarebbero servito… Inoltre era già in atto una perquisizione nella sua abitazione:una sontuosa villa con ampio parco alla periferia. Alla perquisizione partecipavano i suoi uomini e anche Marco e Paolo:erano i tecnici esperti in campo informatico e conoscevano anche i mezzi di protezione elettronica, soprattutto i suoi uomini..
Misero la villa a soqquadro, fotografarono tutto, esaminarono accuratamente, presero appunti:alla fine ebbero le informazioni per entrare in quella villa eludendo ogni mezzo di protezione.. Sapevano dove era la cassaforte:si fecero aprire e presero il molto denaro in essa contenuto insieme a titoli e a una documentazione interessante:rapporti con banche estere..conti correnti esteri anonimi…trovarono soprattutto un quantitativo di varie droghe e dulcis in fundo veri e propri capolavori artistici di pittura, oro e brillanti..pezzi rari antichi… Erano certi di aver visto alcuni di quei preziosi tra le foto della refurtiva denunciata:il Federici era un ricettatore… Come inoltre avrebbe giustificato quella ricchezza con la sua dichiarazione dei redditi? C’era materiale per mandarlo in galera..per fermarlo.. Fu messo tutto sotto sequestro…Tutto tranne lingotti d’oro e denaro per parecchi milioni di Euro, nascosti in giardino, in una nicchia sotterranea, protetta elettronicamente e da una apertura blindata… Questa non la avrebbero scoperta.. Avrebbero fatto una visita mentre era trattenuto in carcere… La procura emise il provvedimento che limitava la sua libertà, che venne confermato dal tribunale della libertà.. Mentre il Francisci e i suoi uomini erano in prigione..Marco, Paolo, Sanvito, Di Donato, Mulè, Alberti, Rossi e Moschin fecero una visita a casa sua. La villa era disabitata, in quanto sotto sequestro, erano solo attivati i mezzi di
protezione elettronica. Non fu difficile per loro, dopo la perquisizione fatta nei giorni prima, con la loro abilità e le informazioni che si erano procurati disattivare tutti i sistemi di allarme.. Quindi in poco tempo riuscirono anche ad aprire la botola e ad accedere al tesoro.. Che di tesoro si poteva parlare…milioni di Euro..milioni di dollari..lingotti d’oro in gran quantità. , oltre a preziosi pregiati, alcuni dei quali provenienti da refurtiva.. Misero tutto nel camion che avevano acquistato e camuffato con targhe false e una pellicola di plastica aderente che ne cambiava il colore e contraffaceva le caratteristiche..e quindi via…al solito garage…Ma prima chio accuratamente la botola..eliminarono ogni indizio possibile del loro aggio..anche le impronte delle ruote …. Questa era giustizia..la loro giustizia… Che ora la giustizia ordinaria fe il suo corso…con i suoi tempi lunghi..le prescrizioni…!. Il Francisci non avrebbe mai più dimenticato quei giorni…E neppure avrebbe potuto denunciare la sottrazione legittima subita… La sua posizione si sarebbe aggravata e avrebbe dovuto dare troppe risposte… C’era una intima, profonda soddisfazione in tutti loro.. Finalmente giustizia era stata fatta, vera giustizia…
Quando furono soli SantaPaola e Vitale, inebbriati da quel successo, incominciarono a pensare di poter fare di più..di non accontentarsi di piccoli saltuari successi. .E se avessero creato altre organizzazioni sparse in Italia? Nell’arma avevano tanti amici che la pensavano come loro..e se avessero occupato il potere? Un colpo di stato..?E perché no?C’erano le condizioni sociali e politiche…Tanto malessere…tanta rabbia e richiesta di giustizia… Che senso avevano la presunzione di innocenza sino al grado definitivo?Che poi
non arrivava quasi mai per la prescrizione? Dopo una condanna di primo grado non poteva continuare a sussistere la presunzione di innocenza..a quel punto doveva sorgere la presunzione di colpevolezza…. E la prescrizione doveva essere interrotta dall’inizio del procedimento penale sino alla fine dello stesso… Bastavano questi piccoli provvedimenti per cambiare profondamente la giustizia italiana… Ma questi governanti corrotti e incapaci non li avrebbero mai approvati quei provvedimenti… Bisognava cambiare i govenanti..Dovevano governare loro…Ah, sì allora le cose sarebbero cambiate profondamente… E più ne parlavano e più si esaltavano..incominciavano ad intravvedere come positivamente si poteva organizzare un colpo di stato… Si ripromisero di pensarci con calma…e poi di parlarne di nuovo..Si doveva per il momento parlarne solo tra loro due… Soprattutto i ragazzi non dovevano neppure sospettare una cosa del genere.. Per il momento dovevano continuarsi a servirsi della loro ingenuità o idealismo e delle loro enormi conoscenze e capacità… Intanto stabilirono che una parte consistente del capitale sarebbe stata distribuita al popolo, una piccola parte sarebbe andata loro personalmente:era giusto che anch’essi potessero accedere al frutto del loro lavoro..e una gran parte doveva essere spedita sul conto alle Bahama come riserva. Si stabilì anche che una parte servisse per acquistare più case poste in posizioni strategiche, sempre intestate a società estere anonime, e per acquistare i mezzi operativi necessari…
Cap.7
Paolo aveva trovato tre case che facevano al loro caso:isolate, site in luoghi stratregici, con ampi garages, nascoste dagli alberi, così che non si vedevano dalla strada.Tutti loro le visitarono in piccoli gruppi per non dare nell’occhio… Andavano bene..Bisognava solo adattarle alle loro esigenze:ci voleva un grande garage che potesse contenere più auto e un camion grande, un deposito per armi e attrezzi tecnologici…e stanze per ospitare anche 20 persone… Chi avrebbe fatto i lavori?Chi avrebbe potuto assicurare la massima segretezza?.. Si pensò a Dino…Si Dino andava bene..ma ci volevano altri operai con lui, altrettanto sicuri e capaci..che fossero in grado di ristrutturare le case e guidare e fare la manutenzione dell’arsenale in loro possesso e delle auto. Marco pensò subito agli operai di suo padre, che erano già stati gratificati con i loro doni in denaro, che erano così fedeli a suo padre.. Si diede incarico a Dino di sondare il terreno e scegliere solo quelli assolutamente sicuri..e determinati… Tutti gli operai superarono la prova…erano stati aiutati in un momento estremamente difficile della loro vita..volevano bene e stimavano Marco, inoltre erano arrabbiati, furiosi per come venivano governati e per le ingiustizie sociali insopportabili per la loro dignità..Meglio un giorno da leone… Costituirono quindi una piccola ditta edile e cominciarono e finirono i lavori in pochissimo tempo.. Tutte le case furono attrezzate di quanto si reputava necessario per le operazioni future. Marco e i suoi amici si meravigliavano della grande quantità e qualità delle armi e degli strumenti portati dai militari.Servivano per fare una guerra… Intanto al Francisci e ai suoi amici non furono concessi gli arresti domiciliari:c’era pericolo di fuga e di contaminazione delle prove, soprattutto dopo quello che era stato trovato a casa loro e delle nuove gravi imputazioni a
loro carico… I giornali e i media continuavano giorno dopo giorno, per ore al giorno a parlare dei fatti accaduti, dei vecchi e dei nuovi … Allora Robin Hood aveva davvero toccato grossi interessi e chissà quanto effettivamente aveva incassato da quell’operazione e distribuito… Molti avanzavano l’ipotesi che Robin Hood non fosse altro che un’organizzazione criminale che distribuiva pochi soldi ai poveri e in realtà il malloppo restasse a loro.. Invece i quattro amici avevano già distribuito la nuova quota in modo anonimo ad altri piccoli imprenditori in crisi e a molti lavoratori restati in strada…. Ai media giunsero molte lettere anonime che attestavano che loro avevano ricevuto del denaro..e le accuse erano infondate..Robin Hood era una realtà, per loro felice.. Ce ne fossero tanti di Robin Hood…-scrivevanoQuesta frase colpì i militari:perché non creare nuove organizzazioni coordinate sul territorio nazionale?…
Conoscevano in tutt’Italia tanti colleghi di ogni grado ed arma che pensavano sarebbero stati felici… Questa idea si faceva sempre più rapidamente strada nella loro mente.Come la convinzione di dover agire di nascosto dai giovani…Non dovevano sapere..Neppure sospettare.. Le interviste alle autorità si moltiplicavano:-le indagini proseguivano, facevano progresso, bisognava aspettare ancora..era un caso complicato… Intanto si invitava la popolazione a segnalare quanto sapevano, se sapevano, anche semplici sospetti… Chi aveva ricevuto soldi..era incoraggiato a presentarsi:si sollecitava il dovere di collaborare con le autorità..l’amore patrio…. I commenti della gente nelle strade, nei bar sui media erano invece sempre più
favorevoli a Robin Hood:finalmente sono i ricchi ad essere colpiti e il loro reddito viene redistribuito ai lavoratori..;-altro che denunciarli, ci sarebbero voluti 100, 1000, 10.000 Robin Hood.Stavano facendo quello che avrebbe dovuto fare il governo…Francisci e i suoi intanto venivano strizzati dalla procura:prima di tutto perché giustificassero il tesoro in loro possesso, compresa la roba ricettata, e poi per dare informazioni su chi aveva compiuto l’operazione, su Robin Hood…Non potevano non sapere chi fosse…Robin Hood doveva conoscere loro perfettamente:conosceva cosa trasportavano, il giorno, il luogo e quanto,, Chi poteva essere..chi poteva avere queste informazioni?…Erano domande che anche il Francisci si poneva.. E ci pensava continuamente, facendo varie ipotesi… Santa Paola e gli altri militari sapevano che presto sarebbero giunti al commercialista, a Paolo…e quindi tutto poteva essere scoperto..e se parlava? Bisognava fare qualcosa.. Intanto imposero ai giovani che nell’organizzazione entrassero due uomini dell’arma, esperti in materia fiscale e ragioneristica che dessero una mano a Paolo e, se del caso, nessuno poteva conoscere il futuro, lo sostituissero..mentre tenevano i conti dell’organizzazione..Le movimentazioni incominciavano ad essere notevoli.. I giovani sentivano che qualcosa era cambiata:i militari stavano sempre più prendendo la direttiva dell’organizzazione..loro erano emarginati un poco alla volta, Ma forse era giusto così..Erano i militari a compiere le operazioni più rischiose..e ad essere più esperti ad organizzarle.. -Ora era giunto il tempo che colpissero la Banca che aveva spinto i suoi genitori al suicidio-pensò Marco e ne fece parte ai suoi amici…-colpire duramente, distruttivamente Ci aveva pensato a lungo, aveva pregustato tutta l’operazione in anticipo nella sua mente, l’aveva condivisa con Clara;ora voleva parlarne ai suoi amici… Le banche erano responsabili della distribuzione dei titoli spazzatura americani, di aver collocato i titoli Parmalat e Cirio. di aver finanziato i corrotti e i profittatori, molti di loro facevano parte dei consigli di amministrazione, con
compensi milionari e liquidazioni miliardarie, e ora con i portafogli pieni di debito pubblico spazzatura, venivano finanziati dallo stato per evitare il loro fallimento..E chi pagava era sempre pantalone..i soliti lavoratori e pensionati…
Non c’erano liquidi per i mutui casa dei giovani..per le piccole imprese in difficoltà.. Per i finanzieri che investivano i loro soldi per trarre enormi guadagni non tassati, ce n’erano sempre.Molti di questi..facevano parte dei consigli di amministrazione delle banche…E lo stato non interveniva..anzi interveniva per sanare i loro bilanci..per finanziarli., per stabilire leggi che avrebbero costretto i lavoratori ad ulteriori carichi per i servizi bancari, che intanto diventavano obbligatori…E i controlli sui soldi sporchi che venivano sciacquati dalle banche?… E lo Ior, la Banca del Vaticano era migliore, più interessata ai poveri….? Gli ultimi scandali avevano svelato e denunciato le gravi irregolarità nei bilanci dello Ior, dietro cui sembra che si nascondessero soldi della mafia, della politica e di notabili della chiesa, compreso cardinali… Era tempo che anche le banche ricevessero una loro visita, soprattutto una…. -Ci voleva un’azione da Haker-disse Marco.. -I soldi dovevano uscire dalla banca elettronicamente e entrare nel loro bilancio o nel conto di alcuni da loro scelti… -Questo è il mio campo-rispose Pino… -Non è facile, ma non è impossibile, non sono un genio in materia?-disse celiando-Ci serve qualcuno che dall’interno ci dia alcune informazioni sul sistema operativo della banca e io penso di sapere chi è..Ma lasciatemi pensare..dopo potrò dirvi di più.
Cap.8
Pino, Marco, Clara e Susanna si recarono a Milano… Avevano pianificato tutto:la Banca poteva essere colpita da una operazione da Hacker, ma ci voleva qualcuno all’interno, che lavorasse in posizione strategica, che li aiutasse a perforare le difese elettroniche del sistema bancario, il cervello della banca, contenente la memoria e i programmi operativi:ci avrebbe poi pensato Pino a mettere nel sistema virus e vermi e a farlo girare come volevano loro… Perché andarono a Milano.?Perché a Milano c’era il cervello elettronico della banca e a Milano lavorava un amico di Pino, certo Eugenio Scalfari, che aveva studiato con Pino all’università.aveva, fatto con lui ricerca era un genio ,quasi come Pino, in materia e per questo era stato assunto dalla banca e gli erano in breve stati affidati responsabilità notevoli, proprio nel campo della gestione del sistema elettronico di controllo e operativo.. Eugenio era un tipo sui generis…anarcoide..capelli lunghi..vestito sempre casual per non dire trasandato;sempre con la testa tra le nuvole…difficile ai rapporti con gli altri,. Quindi molto isolato…sempre arrabbiato e musone..arrabbiato col mondo..le autorità.con tutti..Critico..insoddisfatto, non gli piaceva la sua vita e non gli piaceva la vita..Provava gioia solo nel suo lavoro..in cui eccelleva..E in banca ava la sua vita..tra computer, programmi..a risolvere problemi e ad inventare nuovi programmi operativi che rendevano più veloce e sicuro il sistema. . Per questo era stato assunto..Sì era strano.. Un po’ asociale…ma questa era la sua vita. Alla banca interessava che fosse affidabile..ma soprattutto capace..E in quanto a questo non c’era nessuno come lui..La Banca aumentava i suoi profitti..e questo era la cosa più importante..fondamentale..In seguito avrebbero valutato come sfruttare ancora meglio le sue capacità..nell’interesse degli azionisti, naturalmente..Le sue stranezze non erano preoccupanti..la sicurezza della Banca non era messa in questione…Anzi, in quanto a questo, prima di affidargli compiti così importanti lo avevano sottoposto ad indagine da parte della migliore
società investigativa.. -Un uomo strano, originale..ma non pericoloso..onesto, gentile, senza amicizie pericolose..non frequentava organizzazioni politiche..non partecipava a manifestazioni;solo casa e lavoro e qualche eggiata, qualche vacanza in montagna. Niente ragazze..fisse.Qualche fugace relazione di tanto in tanto… Insomma la sua vita era il lavoro..e loro lo avrebbero fatto lavorare..o meglio lo avrebbero sfruttato…-per farlo felice, visto che ciò gli dava felicità.. Nella sua vita aveva avuto un amico:Pino..avevano studiato insieme..stimavano le reciproche capacità..che quando le univano si esaltavano..Erano felici di collaborare di sperimentare. .di fare cose che nessuno aveva loro insegnato..inventare, creare.. Questo li esaltava e univa..soprattutto Eugenio..il quale aveva poco altro dalla vita.. E’ vero, con Pino riusciva ad aprirsi, a parlare delle sue aspirazioni..ad andare a fare eggiate, persino gite.. -Odio la vita:ovunque vedo sporcizia, ipocrisia..malvagità..ovunque lotta per il potere.Il denaro a tutti i costi: è l’Iddio di questa società..il successo..Il resto è niente.. Onore, dignità, altruismo sono merce sempre più rara e sempre meno apprezzata..Anche l’amore:ma non vedi come la famiglia si è sfasciata..dura pochi mesi, pochi anni e poi ognuno per la sua strada.E i figli?..I figli sono un ostacolo alla propria felicità, al proprio egoismo..Le donne sono in vendita:madri che si concedono per arrotondare lo stipendio..Studentesse che cedono i loro favori ai docenti in cambio di un voto..di un telefonino..di una particina..l’amore è in vendita. Hai visto i miei genitori:eravamo tre figli..Loro hanno divorziato, ci hanno abbandonato..Lui aveva l’università, il grande professore, i suoi successi..non aveva tempo per i figli;lei aveva i suoi amanti, il bel mondo..E noi figli ? Eravamo cresciuti da tate..parenti..collegi.. Che schifo la vita..Che schifo l’umanità.. E’ che sono un vigliacco.Sennò l’avrei già fatta finita con la vita….-Con Pino si apriva, sentiva che gli voleva bene..era in sintonia..anche professionalmente.. Il lavoro li aveva separati..Si vedevano ormai poco..
Per questo fu stupito quando ricevette una telefonata da Pino che con i suoi amici sarebbe andato a trovarlo a Milano… Quando si incontrarono Eugenio restò colpito, da Marco, Clara e Susanna..la loro voglia di vivere…la loro complicità..la loro semplicità..L’abbracciarono calorosamente, come se si conoscessero da tanto tempo.e quante risate..quante battute.. Erano veramente uniti, affiatati..fratelli..Felici di stare insieme…Com’erano felici.. Come avrebbe voluto anche lui essere felice insieme a loro..come loro.!. Si sentiva a suo agio--Enrico-Dove andiamo a mangiare?Se siete d’accordo vi porto in un ristorantino familiare, dove si mangia bene.. Clara-Ma che ristorantino…Hai un appartamento qui a Milano? Eugenio-Sì, un bell’appartamento… Susanna:e allora, se sei d’accordo, andremo là, compreremo qualcosa e cucineremo noi.Altro che ristorantino!Sentirai che roba..Ti va? Pino-A noi piacerebbe così.Siamo venuti a Milano per parlare con te da soli, al sicuro.. E’ la nostra vita in gioco.. Eugenio-La vita.?In gioco..?Che stai dicendo…? Pino:Sentirai..capirai..speriamo che diventi anche la tua vita..ma non qui, non ora.. Vogliamo parlarne con calma..Allora va per casa tua? Eugenio-Andata..-Era sorpreso e curioso..Cosa stava succedendo?Era una cosa seria o uno scherzo?..Non fece altre domande… arono per negozi, dove le ragazze fecero spese e poi raggiunsero il suo appartamento. Era un bell’appartamento con un grande soggiorno, una grande libreria piena di
libri lavorati, non da esposizione, e un grande terrazzo.La cucina ultramoderna era piccola, d’altro canto Eugenio era single, ma permise alle ragazze di preparare il pranzo per tutti con comodità.. Mentre loro cucinavano gli uomini parlavano..ricordavano..il ato..il presente..Il tutto in modo leggero non impegnativo.. Il punto che incuriosiva Eugenio non fu neppure sfiorato..Eugenio aspettava. .non sollecitava..capiva che se non ne parlavano doveva essere una cosa importante..molto importante..A suo tempo..pazientare..e intanto godersi la compagnia…Era da tanto che non stava in compagnia di persone così gradevoli…
Il pranzo fu allegro..chiassoso.squisito..Ognuno parlò un po’ di sé..si conobbero meglio..Anche Eugenio si aprì..stranamente..forse il vino?..No, era la loro compagnia.Si sentiva bene con loro, li sentiva familiari…amici.. Io ?..Degli amici..?Finalmente..?… Era arrivato il momento di parlare. Pino:Eugenio, tu sai che io ho la massima fiducia in te;ciò di cui ti voglio parlare può realmente mettere in pericolo la nostra vita.Quindi prima che incominciamo a parlare ti voglio chiedere se sei disposto ad ascoltare e poi a tacere su quanto verrai a conoscenza. .qualunque cosa accada. La cosa potrebbe implicare anche te..la tua vita, se sarai d’accordo.. Eugenio-Non sono spaventato..dovrei esserlo da come parli..Sono solo curioso.. Tu sai bene che darei la mia vita per te..E così gli raccontarono tutto---Eugenio li interruppe solo quando parlarono della morte dei genitori di Marco..Era commosso e arrabbiato e, cosa inusuale per luipianse e abbracciò Marco Per il resto taceva, ma il suo cuore palpitava-avrebbe voluto gridarebravi, è proprio quello che andava fatto..Allora siete voi i Robin Hood?Condivideva i loro sentimenti, i fini;finalmente la luce nella sua vita, uno squarcio nel buio-Sì, sì anche lui sarebbe diventato un Robin Hood.La sua vita non sarebbe più stata buttata via. Un ideale in un mondo senza speranza e
futuro.. Alla fine Pino gli chiese-Che ne pensi?.. Eugenio:che ne penso?Che ne penso.?.Ma è meraviglioso…E’ quello che ci voleva per la mia vita inutile e sprecata…Ma io., io.. In che modo posso rendermi utile?.. Pino:il tuo ruolo è essenziale..Noi vogliamo colpire duramente il sistema bancario e finanziario..Il maggiore colpevole della situazione economica mondiale, oltre alla globalizzazione…ma sono cose che tu sai e condividi.. Ora piuttosto vogliamo parlare di cose pratiche…del tuo ruolo.. Lo sai che la banca che ha spinto al suicidio i genitori di Marco è proprio la tua? Enrico:arrabbiato-non lo sapevo… Pino:Ecco noi vogliamo colpire per prima proprio la tua banca… Tu ed io siamo due esperti informatici..abbiamo già collaborato e conosciamo le nostre capacità… Come sai c’è già stato chi è riuscito ad introdursi nel sistema informatico degli USA, superando ogni sbarramento elettronico, ogni difesa… Pensi che noi due non possiamo fare altrettanto..con una banca..che sicuramente non protegge i segreti del Pentagono?..E poi non dimenticare che tu conosci tutti i segreti o quasi dei programmi della tua banca;penso che alcuni li hai creati tu… EugenioSì, è possibile, che lavorando duramente questo si possa fare.Ma a che fine..?Perché.. Pino:A che fine ?Rovinare la Banca..ecco il fine…sottrarle gran parte del suo capitale e del suo denaro e distribuirlo, almeno in parte alle imprese in difficoltà che sono cadute sotto le sue grinfie..Ho detto almeno in parte..perché per la gran parte di esso abbiamo un altro piano di cui ti parleremo dopo…Ma intanto saresti d’accordo su questo?
Eugenio:Pensoso-la cosa è fattibile…eh sì, perché no?..Mi piace..Un brivido nella mia vita inutile.. Essere veramente utile a qualcuno…I rischi sono
tanti..anche la vita..Ma quale vita? Questa..?Sì, sono con voi, voglio tentare..E poi domani sarà quel che sarà.. Oggi è già cambiato qualcosa :comincio veramente a vivere..Mi torna l’entusiasmo, la voglia di fare..Sì, incominciamo quando volete.. Una cosa però:non avete pensato: le indagini punteranno subito su di me!Chi meglio di me era in posizione per agire e forzare il sistema informatico bancario? E da me arrivare a voi il o sarà breve… Marco:Ci abbiamo pensato anche noi..Tu non potrai più restare in Italia, né conservare la tua immagine e il tuo nome..Ne abbiamo parlato con i militari nostri soci… Loro vogliono preparare un colpo di stato….allargare l’organizzazione in tutta Italia:Hanno parecchi amici nelle varie armi con cui stanno già lavorando e preparando i piani:molti appartengono agli alti ranghi e ai servizi segreti--E’ una cosa grossa..e seria.. A noi diciamo così, civili non interessa..anzi siamo contrari…Inoltre le indagini e i sospetti si stanno già avvicinando a noi..soprattutto a Paolo, un nostro socio commercialista che ci ha fornito informazioni preziose per il primo colpo, quello del gioielliere suo cliente..Il Francisci presto arriverà alla conclusione che solo lui poteva conoscere i fatti che hanno portasto alla rapina dei suoi beni..e allora..il castello incomincerà a cadere… Ora stiamo diventando un intralcio e un pericolo per i militari..dobbiamo sparire..e noi vogliamo sparire… Clara:vogliamo fare ancora due o tre colpi..contro il marciume esistente, compresa la chiesa e poi sparire.. Susanna:Sparire dall’Italia, si intende…Con i militari stiamo già dividendo il denaro restante al netto delle donazioni e degli altri impegni economici necessari per sostenere le nostre imprese..la nostra parte verrà amministrata da Paolo, e ti assicuro che non è poca.. Eugenio:Ma se Paolo è in pericolo.? Pino:Lo sarà ancora per pochissimo..I servizi segreti che collaborano con i militari gli stanno creando una nuova identità:documenti perfettamente validi,
corrispondenti ai dati anagrafici ricostruiti, come ricostruito sarà a breve il suo volto.. Una clinica legata ai militari, esperta in operazioni plastiche ricostruttive gli cambierà i connotati:non occorre molto sai per renderlo irriconoscibile..e poi via partenza per le Bahamas, dove i nostri soldi sono amministrati in un conto anonimo dove solo noi possiamo operare.. E questo che capiterà anche a te, se sei d’accordo..Subito dopo il colpo, con una nuova identità e un nuovo volto, ualà in un attimo Enrico non ci sarà più…Anzi partirai per le Bahamas quando il colpo sarà pronto, ma prima della sua esecuzione tu sarai già in volo..Che ne pensi? Eugenio:Pensoso-si la cosa non mi dispiacerebbe in definitiva..Nome nuovo, viso nuovo..vita nuova..finalmente.E’ eccitante.ci sto..Costi quel che costi.. Ma voi..resterete ad operare con i militari..a fare il colpo di stato?.. Marco:No, a noi il colpo di stato non interessa.Sappiamo che l’Italia erà sotto una dittatura--Che vi saranno sommosse e spargimento di sangue.in abbondanza..
Sarà peggio di adesso…E poi l’anarchia..non solo in Italia..Questo mondo sta precipitando verso la sua fine.. No noi, appena sistemati alcuni colpi, prima che arrivino a noi..prima del colpo di stato Vi raggiungeremo, con falsi documenti e con un altro volto, anche noi alle Bahamas. Eugenio:Ma se pensate che tutto crollerà in tutto il mondo..a che serve tutto ciò? Marco:Ora il discorso sarebbe troppo lungo…Noi abbiamo intenzione di non vivere in questo mondo..ma di farci il nostro mondo in un luogo isolato, che noi abiteremo e cambieremo a nostra immagine, un mondo diverso, basato veramente sulla libertà, sulla solidarietà e sulla fratellanza e sull’uguaglianza:pace e giustizia.. Pino:Ne stiamo studiando i progetti, li costruiremo insieme con te, se sarai
d’accordo, e insieme li attueremo..Intanto questo sogno ci scalda, ci motiva e ci emoziona. Con i militari avremo ancora poco da spartire, anzi nulla.. Pino e Eugenio stabilirono di vivere insieme a Milano ed organizzare il piano
Cap.9
Pino aveva dato le dimissioni dal lavoro …Ora abitava stabilmente a casa di Eugenio. Avevano attrezzato una stanza con strumenti informatici modernissimi e potentissimi..i soldi non mancavano, né le capacità…E si diedero a lavorare al loro progetto..Non era facile are le barriere protettive create dalla banca.. Eugenio però poteva lavorare direttamente sul programma operativo e conoscerne i segreti..a volte si fermava anche oltre l’orario di lavoro…e i suoi capi lo stimavano ancora di più per la sua dedizione alla banca allo sviluppo dei cui profitti aveva non poco contribuito… Come potevano gratificarlo per sfruttarne naturalmente le indiscusse enormi capacità ancora meglio---?Se avessero solo immaginato….! Ma Pino voleva accelerare i tempi…Sentiva che le cose potevano precipitare per loro. E così, mentre Eugenio era sul lavoro, lui si dedicava ad un’altra operazione:era tremendamente arrabbiato con lo stato e la chiesa per come stavano derubando e corrompendo i cittadini con i giochi d’azzardo legalizzati. Nell’ultima decina d’anni le entrate per lo stato dai giochi d’azzardo si era moltiplicato:era un cancro che si stava diffondendo nel corpo sociale:slot macchine, gratta e vinci, concorsi, lotterie, giochi informatici…ormai erano entrati nella quotidianità di ogni strato della società:anzi soprattutto dei poveri..Più la crisi economico -sociale aumentava più la gente era stimolata a giocare nella speranza di cambiare la propria vita con il grande colpo… Ma la cosa peggiore è che in molti l’amore per il gioco si era trasformato in una vera e propria dipendenza:non amavano il gioco perché vincevano o potevano vincere;amavano il gioco per il gioco..era una ebbrezza interiore che faceva aumentare la loro adrenalina..che li faceva sentire vivi..erano insomma diventati dipendenti dal gioco, si erano assuefatti a questa droga vera e propria..il gioco per molti è diventato una vera e propria malattia sociale, difficile da curare… E viene incoraggiato e promosso anche dallo stato che concede le concessioni e
promuove in prima linea lotti, lotterie… E la casse dello stato si impinguano di miliardi, perché c’è anche l’imposta sul gioco..oltre alle altre, una tassa di anno in anno sempre più salata che salassa miliardi dai poveri diavoli corrotti e ingannati:e così lo Stato risana il suo bilancio. Ma naturalmente se ci sono coloro che possono farsi salassare senza che il loro tenore di vita tracolli, la maggioranza dei giocatori non può permetterselo:dove trova i soldi? Restringe i consumi, anche quelli necessari, non paga le tariffe, cerca di lavorare in qualunque modo, cerca prestiti dagli usurai, dai parenti…e alla fine è disposta a rubare..prostituirsi, spacciare droga.. E adesso la forma di gioco più diffusa è quello on line:si può giocare da casa propria in piena tranquillità ;e possono farlo anche i giovani minorenni senza il controllo di nessuno… E questo è il gioco legalizzato.Che dire del gioco d’azzardo illegale mediante cui, tra l’altro, si riciclano gli Euro sporchi? Pino provava un disgusto profondo, intimo e la rabbia cresceva dentro di lui… Lo Stato che doveva provvedere alla formazione, protezione e crescita della popolazione era il maggiore corruttore, sfruttatore.dei propri cittadini… C’era da meravigliarsi se la società stava sempre più degenerando, stava marcendo alla radice, se la delinquenza più efferata aumentava…se il senso morale era diventato del tutto amorale..???Oh, cosa non avrebbe fatto Pino..cosa avrebbe potuto fare?-si chiedevaE la chiesa era forse migliore?--Per secoli aveva condannato il gioco d’azzardo:favoriva l’avidità e l’idolatria del Dio della “Buona fortuna”;questo almeno a parole La chiesa ha sempre parlato “bene” e razzolato male.La storia dei papi docet… Nel caso specifico entriamo però nel fango, nell’ipocrisia più assoluta:Nel XVIII ° secolo papa Clemente XII istitui’ il lotto ufficialmente legalizzandolo per procacciarsi i soldi per costruire la fontana di Trevi.Nello stesso tempo
scomunicava quelli che andavano a giocare fuori del suo stato. E oggi?..In base alle scritture dovrebbe scomunicare tutti quelli che giocano d’azzardo per idolatria e avidità..Ma si è mai levata la sua voce contro tali pratica? Ha mai fatto veramente qualcosa per farla smettere?I suoi fedeli si sentono in peccato o continuano a giocare come se nulla fosse?A parte le manifestazioni di piazza di sostegno alla chiesa ed ai suoi papi i fedeli seguono veramente i precetti della loro chiesa o si sono fatti una religione di comodo e un Dio a propria immagine.Il divorzio, l’aborto non l’hanno consentito i suoi fedeli, gli stessi che si dichiarano orgogliosamente cattolici apostolici…etc..etc. etc……. Quella cattolica è una religione comoda:non è necessario viverla, basta dichiararla e poi ognuno fa e predica quello che vuole… E’ una religione ipocrita..come i suoi sacerdoti, come tutte le sue opere attestano nella storia. Era un disgusto profondo che saliva dalle viscere di Pino…. Debbo fare qualcosa..non posso restare con le mano in mano.. Questo stava diventando il tormento ossessivo di Pino.. E quando Eugenio tornò dal lavoro, dopo cena, gliene parlò trasmettendogli la sua rabbia distruttiva--Fare qualcosa..Ma cosa fare..? Eugenio-Se dobbiamo fare qualcosa bisogna farlo presto, perché dopo aver svaligiato la banca io debbo sparire dalla circolazione.Anzi, dobbiamo essere particolarmente accorti a non farci vedere insieme, se possibile, a non farci vedere mai insieme;se no da me potrebbero risalire facilmente a te e a tutta l’organizzazione. Quindi cosa proponi di fare? Pino:Non vedo in che modo possiamo impossessarci del denaro che viene giocato, se non in maniera molto limitata e pericolosa… Però, una cosa possiamo fare.Possiamo far saltare i giochi d’azzardo on line,
entrare nei programmi televisivi per denunciare il fenomeno e le gravi conseguenze per la società….Questo sì che possiamo farlo..si tratta solo di forzare le difese delle televisioni..E questo per noi non è impossibile, visto che stiamo forzando quelle di una banca…. Quando furono pronti avvertirono tutta l’organizzazione di quanto volevano e stavano per fare… E incominciarono…. Intanto entrarono in tutti i programmi di giochi delle varie televisioni e li oscurarono o li disturbarono…facendo comparire sullo schermo la scritta:” Robin Hood non permette che il popolo venga depredato e corrotto da avidi approfittatori e da uno stato corrotto. Entrate nelle sale gioco, nei casinò e distruggete gli strumenti che vi affamano e distruggono le vostre famiglie. Giovani ribellatevi..Disoccupati..cassa integrati non fatevi rubare il vostro futuro..! Agite.. Voi siete il 90/% i rapinatori della vostra vita sono solo il 10/%.. Se non ora, Quando? Agite! Entrarono anche nei programmi più importanti, interruppero i telegiornali… invasero i media…. Il giorno dopo accadde il pandemonio.. La Chiesa in primis, il governo, i partiti insorsero..gridarono allo scandalo..Chiesero interventi.. Misero in evidenza che Robin Hood avrebbe destabilizzato lo stato se non si fosse intervenuti presto e con efficacia. Cosa facevano lo stato e la forza pubblica?..Ci furono interrogazioni in parlamento.. -Dietro Robin Hood c’era un piano destabilizzante…bisognava fermarlo..
Nello stesso tempo si fecero sentire le voci di quelli che pur condannando le modalità, affermavano che la protesta di Robin Hood, non era infondata, anzi evidenziava una realtà che, questa sì, minava la fibra morale della nazione.. Il modo migliore per tacitare Robin Hood era quello di proibire ogni gioco d’azzardo. Altri sostennero che la proibizione non avrebbe sortito nulla, perché sarebbe restato il gioco illegale e mafioso.Inoltre lo stato avrebbe perso introiti per imposte sui giochi per miliardi.. La chiesa tuonò contro le falsità delle accuse, provenienti da parte di elementi anarcoidi o nostalgici del comunismo ateo.. Ammonivano le autorità di prestare molta attenzione a quanto stava avvenendo..il tutto poteva precipitare…chissà dove sarebbe arrivato. E le forze dell’ordine che facevano? A che punto erano le indagini?.. Il ministro dell’interno rispondeva ad interrogazioni parlamentari, incitava i difensori della patria, come li chiamava pomposamente.ad agire, approfondire le indagini, stanare questo mitico Robin Hood… Intanto Robin Hood stava entrando nel cuore dei derelitti, degli sfruttati, dei disoccupati, di quelli che vedevano che il governo stava sì sanando il bilancio dello stato dissestato dalle ruberie degli stessi governanti, dai corrotti e dagli incapaci, ma lo stava facendo a spese dei “soliti noti”dei più deboli, i più facilmente tassabili:i lavoratori.. Cosa aveva fatto il governo per la giustizia sociale, cosa aveva fatto per impedire che la forbice tra i pochi ricchi e i molti poveri si allargasse ancora, cosa aveva fatto per d dare loro un futuro?:la disoccupazione giovanile al 30%, licenziamenti di lavoratori sui 55 anni con famiglia e figli a carico..senza una reale speranza di essere assunti..e neppure di una pensione prossima:l’età pensionabile era stata ritardata di anni……. Tutto il Wallfare conquistato con anni di lotta dai lavoratori era in pericolo..i loro diritti al lavoro, al rispetto…alla dignità. Una classe mortificata che precipitava verso la povertà e la disperazione…e mentre questo avveniva si aumentavano le tasse dirette e indirette, si tassavano le prime case; I ricchi erano solo sfiorati dall’aggressione del governo..
All’Europa interessava salvare l’Euro, le banche, i loro crediti verso gli stati, gli azionisti..i privilegi della casta politica, delle grandi imprese…delle lobby… E’ vero la globalizzazione aveva permesso alla Cina.all’India a stati del terzo mondo, affamati, a loro volta sfruttati, senza diritti e garanzie..di esportare di più , aumentare il pil, l’occupazione…Ma a vantaggio di chi? Dei grandi finanzieri, delle imprese che potevano delocalizzare producendo a prezzi cinesi, o imporre quelle condizioni ai lavoratori del proprio paese, privandoli della dignità conquistata in decenni di lotte sindacali… I ricchi, i sempre più pochi ricchi potevano così ammassare sempre più ricchezze.accumulare..rendendo le popolazioni sempre più povere e disperate.La società si sta trasformando in un magma incandescente e sempre più instabile..pronto ad esplodere :non possono più costituirsi vincoli familiari solidi:dov’è il lavoro stabile, dov’è la solidarietà sociale, dov’è la fiducia di assistenza in caso di necessità..dov’è la società?..Si sta dissolvendo. Ciechi, ciechi..l’amore del denaro del profitto ingiusto li ha resi ciechi, avidi:non si accorgono che hanno innescato una miccia che farà esplodere il mondo, che distruggerà anche loro? Scarseggiano le energia, il mondo fisico sta vomitando gli uomini che l’hanno avidamente depredato, l’instabilità sociale che immancabilmente si instaurerà anche nei paesi emergenti travolgerà tutto e tutti. Non hanno ancora capito che non si tratta di ridurre lo spread, non si tratta di produrre di più, esaurendo così la poca energia rimasta all’umanità:è l’uomo che deve cambiare, le sue mete, i suoi valori…Se non cambia, l’uomo sarà travolto dalla sua avidità cieca..Dov’è l’equità, dov’è la giustizia, dov’è la solidarietà? I lavoratori, gli studenti i pensionati stanno già scendendo per le strade spontaneamente, a volte in piccoli gruppi organizzati, stanno distruggendo le banche, attaccando i palazzi del potere. Questo è solo l’inizio di una valanga che travolgerà tutto e tutti.. E Robin Hood è uno di questi piccoli gruppi che forse in modo incoerente, non ideologico, spontaneistico si stanno muovendo, ma dietro questi piccoli gruppi si stanno organizzando forze ben più potenti e con mire ben più ampie.
E questo il caso dei militari che si sono aggregati a Robin Hood…Si pensa che veramente il loro scopo sia quello di prendere un po’ di soldi ai ricchi per darli ai poveri? Ben altro si nasconde dietro queste azioni:SantaPaola e Vitale stanno lavorando e stanno organizzando cose ben diverse che i giovani di Robin Hood forse incominciano ad intravvedere… Santa Paola e Vitale facevano parte di un’organizzazione a ampio respiro con lo scopo ultimo di un colpo di stato per prendere il potere. Prima però bisognava creare il clima, l’ambiente favorevole.Aderendo a Robin Hood i militari volevano servirsene per i loro scopi, volevano sperimentare un modulo operativo da trasferire poi in tutta Italia.Cosa che fecero con grande rapidità, incontrando in una delle case acquistate altri colleghi, fra cui generali, appartenenti ai servizi segreti…. Il piano Robin Hood stava suscitando grande preoccupazione e scalpore in tutt’Italia e nelle alte sfere, compresi i grandi poteri finanziari. Erano stati creati altri gruppi Robin Hood:certo non potevano contare sulle capacità di persone come Marco, Pino, Paolo, Clara e Susanna.;ma erano sufficientemente ate e protette da loro, le forze armate.. Ogni tanto qualcuna di queste cellule doveva essere scoperta per accontentare i superiori e i mass-media., ma sarebbero state quelle che non avrebbero in alcun modo potuto nuocere all’organizzazione eversiva che si stava formando :sarebbe stata gente poco preparata, che non avrebbe avuto alcun contatto con il vertice dell’organizzazione.I servizi segreti li avrebbero organizzati e guidati senza che neanche se ne accorgesseroPiuttosto restava il problema dei giovani dell’originale Robin Hood:Che fare con loro? Santapaola specificò subito che non era il caso di eliminarli:era pericoloso.Erano giovani molto intelligenti e preparati che avevano già intuito se non tutto, ma sicuramente qualcosa o più di qualcosa. Marco gli aveva fatto capire che se fosse capitato qualcosa a qualcuno di loro avevano preso già provvedimenti perché tutta la verità venisse a galla. D’altro canto erano stati molto utili e gli erano simpatici.
Volevano andare in un altro paese sotto un’altra identità?Perché non accontentarli? Prima che scattasse il piano dovevano comunque essere tutti via dall’Italia.. I servizi segreti avrebbero preparato tutto.Il denaro depositato alle Bahama sarebbe stato diviso fra loro.Per la loro quota avrebbero aperto un conto alle Bahama. Fu a questo punto che il capo delle forze armate, il contrammiraglio Stefano De Falco, presente alla riunione intervenne con tutta la sua autorità: -A norma della costituzione la prossima settimana, giovedì alle 19 si riunirà in seduta comune segreta il parlamento per esaminare la situazione politica e sociale del paese e quali interventi prendere per stabilizzare il paese che stava correndo verso una deriva golpista. E’ quella l’occasione per procedere al colpo di stato, non ve ne può essere una migliore.Espose il suo piano nei dettagli-l’aveva già studiato prima della loro riunione-e fu approvato all’unanimità. “-Allora adesso non resta che applicarlo.Resta poco tempo, ma tutto si può fare se ognuno si assume le sue responsabilità e opera con capacità e onore. Questa è l’ora dei forti, dei patrioti, è l’ora a cui siamo chiamati per salvare il nostro paese..Siate uomini!-Concluse il De Falco tra gli applausi dei presenti, grida di viva l’Italia e si lasciarono cantando l’inno di MameliErano state prese decisioni particolareggiate, a ciascuno erano stati consegnati i piani per iscritto, ognuno sapeva esattamente cosa doveva fare..Era l’ora di agire senza tentennamenti e perplessità Il programma preparato da Santapaola così riceveva una drammatica accelerazione.
Cap.10
Santapaola chiamò il gruppo di giovani e disse loro di prepararsi a partire insieme a Dino e i suoi amici:erano già stabilite le date in cui l’intervento di plastica facciale sarebbe stato effetutato su tutti loro:richiedeva poco tempo, in quanto si trattava di pochi ritocchi che li avrebbero resi irriconoscibili.I documenti erano già stati preparati dai servizi segreti, occorrevano solo le foto.Fu stabilito che Pino ed Eugenio avrebbero attuato il colpo alla banca il mercoledì della settimana successiva, alla prime ore della notte;dopodichè tutti dovevano sparire dall’Italia. Il giorno dopo sarebbe stato attuato un colpo di stato:loro lo avevano già compreso, ma lui non poteva dare altre indicazioni.Per la loro salvezza e incolumità era necessario rispettare strettamente i tempi… Marco e gli altri fecero domande, insistettero per sapere qualcosa.. Inutilmente.Il Santapaola sottolineò che il loro sodalizio con quell’azione terminava e, se non avessero rispettato i tempi stabiliti, non avrebbe potuto garantire la loro incolumità.. Pregò quindi Paolo di accordarsi con i due militari con cui collaborava per aprire un conto alle Bahamas a loro favore e versarvi sopra metà del danaro complessivo.. Intanto militari in abiti civili, membri dei servizi segreti deviati…creavano il clima ideale per un colpo di stato:l’allarme sociale, la strategia della tensione, come comunemente viene chiamata… Alcuni di loro, al grido di Robin Hood e resosi irriconoscibili, irrompevano in diverse parti d’Italia in casinò, locali con macchine per giochi d’azzardo, sale per scommesse…sfasciando tutto, macchinari e arredamento.. Altri si mischiavano a gruppi di giovani incitandoli a non stare solo a guardare ma ad imitare Robin Hood:Cos’erano uomini o pappemolli?Era quello il tempo di stare con le mani in mano mentre altri distruggevano il loro futuro e vivevano da nababbi alle loro spalle..Dimostrassero con i fatti e non con gli striscioni di
essere indignati… Quest’opera capillare e lo scalpore suscitato dalle azioni compiute in tutt’Italia ripreso con grande evidenza d tutti i mass media fece il resto--- Bande di giovani invasati si riversarono nei locali dedicati al gioco d’azzardo sfasciando tutto..Molti di loro erano drogati o ubriachi…Facevano tutto questo al grido di Robin Hood..Molti vennero arrestati…Ma le autorità si accorsero subito di non trovarsi di fronte a membri di Robin Hood, ma ad esaltati strumentalizzati.. Dietro c’era un’organizzazione che muoveva i fili..Questa dovevano scovare… Intanto le accuse di incapacità e di inadeguatezza nei loro confronti cresceva, come cresceva il timore nella gente… Che stava succedendo?L’anarchia più completa?E lo Stato dov’era?---In molti porticcioli riservati al ricovero degli yacht dei ricchi di notte furono fatte esplodere molte imbarcazioni..unico indizio la scritta a caratteri cubitali:Robin Hood ha colpito ancora..Naturalmente non era Robin Hood..c’era ben altro… Si incominciarono a bruciare ville al mare al momento disabitate…… Ma ormai queste azioni non venivano compiute solo da ragazzini aizzati ed esaltati, ma da uomini fatti, alcuni esperti, colti e molto arrabbiati…erano restati senza lavoro, sfruttati, senza dignità e senza futuro..Non era più tempo di aspettare Robin Hood, di fare manifestazioni di strada, cortei e girotondi che non sortivano nulla.Mentre loro urlavano la loro angoscia e disperazione, il governo restava indifferente, continuava a tassarli, a strizzarli come limoni..e i ricchi chi li toccava? No, non dovevano aspettare un Robin Hood che desse loro un pò di elemosina.. Si sarebbero procurato con le loro mani quanto spettava loro--- Era tempo che prendessero in mano il loro futuro…. In tutt’Italia, senza che venissero organizzati, spontaneamente, incoraggiati da uomini dei servizi segreti che in incognito si frammischiavano a loro, formavano gruppi che poi rapinavano i bancomat Per persone esperte, forti, che sapevano usare la testa e le mani era facile rubare un SUV, un camioncino e lanciarsi con dei caschi da moto in testa per non farsi riconoscere contro un bancomat e impossessarsi dei soldi prima che arrivasse la polizia:era questione di pochi minuti.
Altri usavano strumenti più raffinati:acetilene.stando attenti a non bruciare le banconote. Il fenomeno dilagava..La gente era esasperata ,:non ce la faceva più a vivere, ad avere rispetto di sé. -Se non ci pensa lo stato, ci penso io, da soloAi centri di distribuzione, si facevano sempre più code per ricevere un po’ di cibo.. E fra questi ormai non solo vecchi, poveri, ma anche mamme con figli…anche uomini forti e giovani che non sapevano più dove sbattere la testa… -Meglio la morte!O prendersi da soli ciò che ci spetta, farsi restituire ciò di cui siamo stati derubati;il presente, il futuro..la dignità…-Era gente disposta a tutto… Le proteste autorganizzate aumentavano:aumentavano i blocchi stradali..ferroviari.. E chi aveva qualcosa in banca temeva per i propri risparmi:incominciava ritirarli, a trasformarli in oro, ad esportarli… Per cento che venivano arrestati, altri mille..diecimila..scendevano in strada… Si stava diffondendo il panico …. Stava arrivando il momento per il colpo di stato.. Marco riunì tutti i suoi amici, compreso Dino e gli ex lavoratori della fabbrica del padre… Illustrò loro la situazione e le proposte di Santapaola.Si doveva decidere immediatamente in quanto il giovedì della settimana successiva sarebbe scattato il colpo di Stato:non potevano procrastinare. Marco spiegò la sua proposta:entro pochi giorni in una delle loro tre case era stato approntato un laboratorio dove personale specializzato avrebbe alterato con piccoli interventi il loro aspetto, rendendoli irriconoscibili.L’intervento era a carattere ambulatoriale.Dopo l’intervento personale dei servizi segreti avrebbe
confezionato una nuova identità a ciascuno di loro, alterando anche i dati dell’anagrafe e fornendo loro documenti validi anche per l’espatrio.Il conto corrente che Paolo aveva aperto in una banca alle Bahamas sarebbe ato al nome nuovo attribuito a Paolo.Questo bisognava farlo con urgenza estrema, in quanto le autorità che gestivano il caso Francisci stavano risalendo a Paolo, di cui il Francisci era cliente.Il Francisci stesso aveva confermato che a suo parere solo il suo commercialista era al corrente dei dati che potevano instradare i delinquenti che lo avevano depredato..Il Santapaola si era assunto in prima persona l’incarico di indagare in quella direzione:-come capivano anche loro, ormai il cerchio si stava chiudendo su Paolo e subito dopo su di loro. Il Santapaola non poteva insabbiare il tutto o ritardare troppo le indagini senza far sorgere sospetti..
Fatto questo il mercoledì della settimana successiva andava eseguito il colpaccio alla banca preparato da Pino ed Eugenio, piano ormai già operativo e il giorno stesso dovevano partire tutti per le Bahamas.. Marco chiese a tutti se erano d’accordo :-come possiamo non essere d’accordo? Ormai siamo tutti coinvolti.E se prendono uno possono prendere gli altri.Marco-Bene!con Dino, i nove operai, con sei mogli e 5 figli e noi siamo in tutto in tutto 27.Domani stesso dobbiamo trasferirci tutti per gli interventi di plastica nel laboratorio predisposto.Prima di fare le foto per i documenti dobbiamo permettere alle ferite, benchè minime, di cicatrizzarsi.. Dino-E dopo dove andremo?Cosa faremo?.. A questo ho già pensato.. Alle Bahamas, chi lo vorrà, potremo comprare un terreno a San Salvador:Paolo sta già conducendo le trattative:è un paradiso in terra..con pochi abitanti..un migliaio, mi sembra..e lì costituire la nostra società, il nostro paradiso..Ma di questo avremo tempo di parlarne più tardi nei particolari..Chi non gradisce questa soluzione avrà la sua quota proporzionale dei capitali accumulati e farsi la sua vita come vuole e dove vuole. Il problema sono i figli:i genitori debbono istruirli per benino..Non debbono
conoscere nulla in particolare..ma ci si deve assicurare che non parlino con nessuno. Anzi nei giorni che mancano alla partenza sarà opportuno che non vadano a scuola, Non vedano e non parlino con nessuno. A questo proposito andremo a vivere tutti nella terza casa acquistata, già fornita di tutto il necessario, e vivremo insieme, tutti insieme, come insieme partiremo, anche se a piccoli gruppi.Ricordiamoci che noi andiamo alle Bahamas per turismo.A tal proposito abbiamo già prenotato per un mese presso un villaggio vacanze di Nassau, la capitale. E questo è quello che si dirà ai ragazzi.. Sul fatto del cambiamento di dati anagrafici e dell’intervento di plastica, dobbiamo far capire loro che il loro silenzio è essenziale:è in gioco la loro propria vita e quella dei loro genitori.Dovranno essere istruiti a usare i nuovi nomi e i dati anagrafici con naturalezza…Meno parleranno, meglio sarà..I giorni che ci fermeremo nella casa insieme sarà necessario per esercitarsi anche noi ad usare i nuovi dati anagrafici..Nessuno deve avere contatti con l’esterno..neppure con i parenti stretti.Si dirà loro che per una settimana si andrà in ferie e si ha bisogno di assoluto riposo, di non vedere nessuno e parlare con nessuno… Nella casa, ripeto, c’è tutto quello che ci serve. Pino-Comprendiamo che tutto è troppo veloce, ma le cose sono precipitate, sono andate più veloci di quanto pensavamo..Anche Santa Paola è sorpreso di come gli avvenimenti abbiano preso un corso non previsto e rapido..Ma i tempi sono dettati anche dalle circostanze.Il colpo di stato deve essere effettuato necessariamente giovedì prossimo.Permettetemi di non dirvi ora perché.. Parleremo di questo e di altro con calma quando saremo insieme..Ne avremo tutto il tempo..
Cap.11
Il giorno successivo tutti i 27 “amici” si trovarono nella casa adibita agli interventi di plastica facciale. I servizi segreti disponevano di personale qualificato e di strumenti molto aggiornati. Così gli interventi durarono mediamente una’oretta ciascuno, comportando apparentemente pochi cambiamenti:i risultati furono però straordinari:un rigonfiamento delle labbra, una piccola modifica degli zigomi, un paio di baffi, qualche ruga al posto giusto…. e ualà il miracolo:erano persone diverse, irriconoscibili rispetto a prima. Dopo pochi giorni i segni dell’intervento stavano già sparendo e furono fatte le nuove fotografie con qualche ritocco per rendere invisibili i segni dell’intervento.Ora i documenti già preparati in anticipo potevano essere completati con le foto…. Nuove carte d’identità, nuovi aporti, nuove tessere mediche..insomma tutto ciò che serviva per un espatrio.Ed erano documenti assolutamente originali.Nessuno avrebbe potuto dire che non fossero reali.Corrispondevano alla documentazione degli archivi dello stato civile, delle banche dati… Erano persone nuove…. Si trasferirono tutti nella casa approntata in precedenza allo scopo--Restava ancora molto lavoro da fare:innanzi tutto imparare a memoria le proprie identità e quelle degli altri.Da ora in poi si sarebbero chiamati con i nuovi nomi. Marco Trovati diventava Tullio Angeli;Clara :Angela Curci;Pino:Giuseppe Alfonsi; Susanna:Amelia Panfili;Paolo:Alberto d’Emilio;Eugenio:Alfonso De Marchi; Dino:sco Di Pinto e così via per i nove operai, le loro 6 mogli e i loro 5 figli. arono ogni giorno successivo a incontrarsi in un gran salone e alcune ore alla mattina, altre il pomeriggio a esercitarsi a chiamarsi con i nuovi nomi, a memorizzare i dati anagrafici a ripetere i motivi per cui andavano alle Bahamas..insomma tutto ciò che era necessario per identificarsi con le nuove
identità reciproche e non commettere errori che li avrebbero potuto tradire. arono anche molto tempo a chiarire come erano arrivati a quella situazione:erano partiti come Robin Hood e adesso si trovavano a prepararsi per un viaggio alle Bahamas dove avrebbero creato un nuovo futuro per loro, che avrebbe comportato rompere ogni rapporto con il ato, anche con i propri parenti.. Marco, ora Tullio, dovette spiegare come le cose avevano preso una piega molto diversa dalle loro intenzioni originarie. I militari in realtà sin dall’inizio avevano l’idea di fare un colpo di stato.Li avevano assecondati, mentre portavano avanti il loro progetto:in effetti avevano costituito molti nuclei Robin Hood in Italia, che servivano a utilizzare i cittadini e coinvolgerli nei loro fini:bisognava creare allarme sociale..le persone dovevano desiderare un cambiamento da parte di qualcuno che potesse assicurare la pace sociale e porre fine alle angoscie che gli avvenimenti che accadevano creavano in loro:attacchi alle banche, alle istituzioni, alle sale gioco, bombe contro le imbarcazioni dei ricchi..occupazioni di stazioni e binari, suolo pubblico che avrebbero sconvolto il tessuto sociale… Il governo faceva già la sua parte per spaventare e irritare le classi più deboli e a spingerle a scendere in strada per urlare il loro malcontento. Quando sarebbero andati in pensione e con quanto?..Avrebbero potuto sopravvivere con quella miseria che i provvedimenti governativi prospettavano..?E i negozi che chiudevano..le fabbriche che trasmigravano..la disoccupazione che aumentava..soprattutto quella giovanile giunta al 30%..E i disoccupati di oltre 50 anni dove e come avrebbero trovato un nuovo lavoro..?Le banche che non finanziavano le piccole.medie imprese che fallivano.. Le persone erano sempre più esasperate e spaventate. E il governo cosa faceva? Aumentava le tasse, i tributi, decurtava pensioni e stipendi.. E i ricchi? I ricchi erano solo sfiorati… E la rabbia per l’incertezza del presente e del futuro proprio e dei propri figli cresceva..la disperazione e il desiderio di un cambiamento anche violento..un
cambiamento che desse una speranza.. I militari ritenevano che la popolazione fosse matura per un colpo di stato;il mercoledì della settimana successiva sarebbe stato fondamentale per i loro fini :doveva essere fatto il colpo alla banca da Pino ed Eugenio, meglio da Giuseppe e Alfonso a cui sarebbero succeduti altri fatti che neppure lui conosceva.. Ma immancabilmente per Mercoledì mattina dovevano essere già in volo per le Bahamas. Ma non tutti insieme:avrebbe potuto suscitare domande e sospetti. Dovevano partire a gruppi di 9:un gruppo doveva partire per Parigi;un altro per Londra e il terzo per Madrid.Di là poi dovevano imbarcarsi per le Bahamas. Si provvide all’istante a formare i tre gruppi.Ogni gruppo doveva sembrare essere formato da amici che andavano in vacanza assieme. Nella stessa giornata furono ordinati i biglietti di viaggio, subito dopo che erano loro pervenuti i nuovi. documenti. Tutti loro erano eccitati, emozionati…Che ne sarebbe stato della loro vita..Sarebbe andato tutto bene..E se qualcosa andava storto?..Cambiare totalmente la propria vita.. E gli amici i parenti..?Avevano paura …Ma paura di che? Peggio di così non poteva andare.Cosa c’era nel loro futuro in Italia? Una dittatura sotto i militari ?..Un futuro senza nessuna speranza e un presente di povertà, anarchia e violenza?… Meglio rischiare..Andare via..lontano..formarsi una nuova vita.in un posto nuovo… Sì, tutto sarebbe stato meglio che continuare la vita da disperati senza lavoro e dignità che stavano conducendo ora.. Ma nelle Bahamas cosa avrebbero fatto? Susanna-AmeliaNon scordiamoci che abbiamo un conto milionario anonimo su una banca di Nassau;
Dopo il colpo di mercoledì quel conto aumenterà di parecchi milioni :erano milioni in Euro, parecchi miliardi delle vecchie lire.. Paolo-Alberto-Sta già operando su quel fondo per preparare il nostro futuro.. AlbertoSe abbiamo scelto le Bahamas c’è un motivo preciso.Non abbiamo avuto modo di parlarne con voi in precedenza, visto il precipitare degli eventi.. Nassau è un porto franco e i conti bancari sono assolutamente anonimi.. Poi è un meraviglioso arcipelago composto da 700 piccole isole e circa 2300 isolotti rocciosi disabitati..Tutto il territorio è grande quasi come la Campania.Le acque, alte dai due ai sette metri sono assolutamente limpide, verdi come lo smeraldo, circondate dalla barriera corallina.Il clima è sempre primaverile:va dai 20-.21 gradi in inverno ai 27-29 gradi in estate.Le spiagge sono formate da sabbie fini, bianche o rosa,
La vegetazione tipica delle zone subtropicali arriva sino al mare,con cespugli di mangrovie..Gli abitanti sono appena 350.000 circa., amichevoli ed ospitali.Insomma è un paradiso.. E’ appena ad un’ottantina di chilometri dalla Florida. Clara-Angela: Tra le tante isole dell’arcipelago ce n’è un deliziosa:San Salvador, proprio l’isola dove approdò Cristoforo Colombo quando cercava le Indie e trovò invece il Nuovo Mondo. San Salvador sarà il nostro nuovo mondo. Alberto vi dirà ora cosa sta facendo a tal proposito. Alberto: Ho già fatto più viaggi a Nassau..Ho avuto contatti con un proprietario di terre di San Salvador.E’ disposto a venderle, ma vi sono difficoltà amministrative..Anche lì, come in Italia gli ingranaggi vanno oliati;bisogna trovare funzionari compiacenti
Anzi sto cercando di ottenere anche terreno in concessione in cambio di alcuni vantaggi che potranno ottenere dal nostro insediamento anche gli abitanti di San Salvador, più di un migliaio. Angela: se tutto andrà secondo le nostre previsioni potremo costruire un nuovo villaggio per noi , un villaggio verde:energia verde, agricoltura biologica, ritmi di vita più umani.Potremo costruire una società ideale, basata non sulla concorrenza.sul profitto, ma sulla solidarietà ed il rispetto reciproco, sul rispetto della natura con cui vivere in simbiosi, senza deturparla avidamente e sporcarla.. Studieremo insieme i particolari quando saremo sul posto. Io l’ho vista in fotografia quest’isola e l’arcipelago;l’ho un po’ studiato.. E me ne sono già innamorata..E non solo dell’isola, ma del progetto che, spero, diverrà nostro, se riusciremo a realizzarlo. Ho con me un po’ di pubblicazioni e fotografie che vi permetteranno di conoscere meglio l’arcipelago e l’isola. La lingua principale è l’inglese, a proposito, e la democrazia è la forma di governo:era , prima dell’indipendenza, una colonia inglese. Le idee appena accennate ottennero l’approvazione di tutti.che l’accolsero con una vera e propria ovazione.. I giorni arono presto parlando e preparandosi al viaggio che li avrebbe per sempre portati via dall’Itala. Ma che incantevole posto era San Salvador!Che natura !Quel mare verde smeraldo..pieno di pesci da pescare, quelle spiagge rosa abitate da fenicotteri rosa, La vegetazione tropicale e i boschi di Pino..La pace..Avrebbero fatto un mondo come a loro piaceva………
Cap.12
Finalmente mercoledì:il grande giorno. Tutto era pronto: i biglietti aerei, i nuovi documenti, i bagagli strettamente necessari… Due gruppi partirono in mattinata.Il terzo quello che comprendeva anche MarcoTullio-, Clara.Angela, Pino-Giuseppe, Susanna-Amelia, Eugenio-Alfonso, PaoloAlberto, …sarebbe partito in serata:dovevano portare a termine il colpo più importante, quello alla banca che aveva spinto al suicidio i genitori di Tullio(da ora in poi i nostri protagonisti verranno chiamati con i nuovi nomi). La partenza dei gruppi precedenti non presentò nessun ostacolo, tutto filò liscio. . L’ultima notizia:si erano tutti imbarcati per le Bahama… Avevano portato tutti gli strumenti necessari da casa di Alfonso nella casa che li aveva ospitati fino a quel giorno.Erano pronti a entrare nel sistema elettronico della Banca..L’ora sarebbe stata le 21... E i militari? Tutto era pronto per il colpo di stato: Squadre ben addestrate e indottrinate sarebbero entrate in azione al momento stabilito. I piani erano particolareggiati.Non si poteva fallire.Tutte le armi erano state coinvolte. I servizi segreti si accertarono che i gruppi di civili fossero partiti senza incidenti;seguirono da vicino gli eventi;due esperti delle forze armate si associarono al gruppo di Tullio per dare eventualmente assistenza e per accertarsi che metà del capitale venisse accreditato sul numero corrente anonimo gestito dal Santapaola.. E finalmente arrivarono le 21.
Giuseppe e Alfonso con i due militari si misero all’opera:entrarono subito nel sistema elettronico della banca:tutto era stato in precedenza controllato. Incominciarono ad operare:milioni di Euro arono in pochi attimi dai conti della banca sui conti correnti alle Bahama; Inoltre asciugarono i conti correnti più ricchi e ne spostarono le disponibilità su conti correnti di artigiani in sofferenza..su quelli di piccole imprese che stavano chiudendo, a favore di singoli correntisti… Insomma Robin Hood fece un altro dei suoi colpi:l’ultimo, ma anche il più importante.. Tullio in quel momento provò una soddisfazione intima profonda:”vendetta è fatta. Mio padre e mia madre sono stati vendicati..Questa banca non porterà più nessuno al suicidio….” Appena terminata l’operazione, il gruppo partì e si imbarcò per Parigi sotto gli occhi dei militari, che tornarono nella casa per cancellare ogni traccia della presenza delle persone e degli strumenti che erano ati per la casa.. Tutto avvenne con perfetto sincronismo…Non vi furono manifestazioni di allegria o di gioia..Ora a loro interessava partire…senza incidenti e ricongiungersi agli altri due gruppi alle Bahamas, a Nassau. I civili avevano completata la loro missione in Italia..Addio Italia per sempre… Senza rimpianto.. Tutti i loro sensi, i loro pensieri erano tesi al futuro, al nuovo mondo:e ora cosa li aspettava?I loro progetti si sarebbero realizzati?..Quali problemi avrebbero incontrato?.. Sarebbe veramente stato un nuovo mondo?…
Quanti pensieri..quanti timori e domande si affollavano nelle loro menti, mentre l’aereo si allontanava sempre più verso Parigi e poi….decollava verso la loro Nuova vita!…L’unico vero timore era che il ato potesse farsi vivo e riportarli indietro.
Ormai il ato era alle loro spalle…per sempre… Alle due di notte di giovedì due grandi esplosioni devastarono il portone della Banca d’Italia di Roma:la devastazione fu grande, anche all’interno, nei locali più vicini al portone.Vi furono delle vittime… Mentre i carabinieri, la polizia accorrevano sul posto con le autoambulanze a sirene spiegate e le sedi dei mass-media erano state allarmate, altre due esplosioni fecero saltare le sedi centrali di due banche importanti di Roma:anche qui :devastazione e morte..I vetri delle case circostanti andarono in frantumi e le strutture tremarono come colpite da un terremoto… Le TV le radio uscirono con degli speciali…Tutte le forze armate furono mobilitate.. Contemporaneamente in molte città d’Italia vi furono altre esplosioni in banche di importanza nazionale e molti bankomat furono assaltati e svuotati… Cosa stava succedendo?C’era chiaramente un tentativo eversivo.Da chi manovrato, a cosa mirava? Le notizie correvano per le città, non solo d’Italia..le persone telefonavano a parenti ed amici allarmante..angosciate.. Il ministro dell’interno i capi militari cercarono di rassicurare “era tutto sotto controllo..le forze armate erano pronte ad affrontare qualsiasi emergenza..le persone stessero in casa fino a nuova ordine… Nel frattempo gli assalti ai bankomat continuarono tutta la notte in ogni parte d’Italia: Molti approfittarono della situazione anche senza aderire al complotto eversivo… La mattina presto uscirono i notiziari con notizie più particolareggiate-Strategia della tensione?..Colpo di Stato?.. Intanto la Banca rapinata, scoperto quanto accaduto, informava le forze dell’ordine…
La notizia, fatta filtrare dai servizi segreti, giunse ai mass-media… Il clamore fu più grande, se possibile, delle bombe… Le persone corsero alla banca per ricuperare il ricuperabile…Trovarono i portoni chiusi…Le loro rimostranze non ebbero alcun risultato..Si formarono file di clienti spaventati e arrabbiati-i loro risparmi-volevano indietro i loro soldiNeppure via internet avevano accesso al loro conto… La notizia dilagò-di nuovo ci pensarono i servizi segreti a divulgarla-Le persone, prese dal panico, incominciarono il grande run, la corsa per ricuperare i propri soldi.. Presto le banche dovettero chiudere..la rabbia dei clienti aumentò e molti sfogavano la loro ira non solo a parole…Pietre, bombe incendiarie--furono lanciate..Il fenomeno era diventato così diffuso che la polizia non sapeva dove e come intervenire.. Tutte le banche bloccarono i conti correnti e tutte le operazioni bancarie… Alcuni gruppi organizzati, anche in questo caso ci fu la mano dei servizi segreti, approfittando della situazione entrarono nei grandi magazzini depredando la merce e il denaro..E la polizia? Era già tutta impegnata a fronteggiare le situazioni su descritte. Fu dichiarato lo stato di emergenza e il coprifuoco:nessuno poteva circolare se non su autorizzazione delle autorità…
Tutti si attaccarono letteralmente alle televisioni ed ai computer: Le forze armate erano rassicuranti..Tutte le istituzioni era sotto protezione..Nesssun colpo di stato era in atto..era in atto una strategia della tensione..I colpevoli sarebbero presto stati arrestati… La tensione aumentava..molte persone attaccate ai televisori..cercavano di capire.. Di tranquillizzare la loro ansia..-I nostri soldi..il nostro lavoro..il nostro futuro..?Altri invece si preparavano in segreto, si organizzavano..Anche loro volevano partecipare..anche loro volevano spazzare via le istituzioni..il governo.. che
avevano rubato il loro presente e il loro futuro..Anche loro volevano far valere le loro ragioni:non era tempo di parole, di incontri, di talk shows..di occupazioni di strade..di manifestazioni pacifiche..Era ora di agire..di fare qualcosa..anche a rischio della vita..per avere una vita, una speranza,. un po’di dignità..Erano stati derubati..Le banche erano state salvate..protette..con i loro soldi, con i loro sacrifici..col sangue dei loro figli…Tutto questo doveva finire..Al momento giusto sarebbero intervenuti anche loro.. Già, ma con chi?Chi c’era dietro quelle azioni?Quando si sarebbero manifestati?… Non dovevano attendere molto. Da qualche giorno il parlamento era già stato riunito in seduta plenaria per un voto di fiducia sul governo:era una seduta segreta, come previsto dalla Costituzione per circostanze particolari… Alle 19 di quel giorno tutto il parlamento, tutto il governo sarebbe stato riunito in un unico posto, nella camera dei deputati, a Montecitorio ….Questa era l’ora e questo il luogo per iniziare il colpo di stato. Al colpo di stato partecipavano praticamente tutti i vertici delle forze armate:il Capo dello stato maggiore della difesa, De Falco, tutti i capi di stato maggiore di forze armate, il Comandante generali dell’Arma dei Carabinieri… Il coordinatore per l’attuazione del piano era il Santapaola, con la collaborazione di:Vitale, Alberti e Mulè.Naturalmente molti furono i generali e i graduati che avevano aderito al piano.. Il Vitale alle 19 esatte con una squadra di 40 uomini addestrati e determinati, armati con tutte le armi tecnologiche più moderne avrebbero attaccato Montecitorio;con un’altra squadra il Mulè avrebbe attaccato il Viminale e con la terza Alberti con la sua squadra avrebbe occupato la televisione…Gli uomini di queste squadre erano i più esaltati e i più manovrabili, oltre ad essere delle formidabili macchine da guerra. Naturalmente le forze a difesa del Quirinale e di Montecitorio erano state predisposte dal Santapaola:gli uomini che non facevano parte dell’organizzazione sarebbero state rese inoffensive subito, all’inizio dell’intervento armato.
Alle 19 esatte il piano prese l’avvio.Gli uomini a guardia delle istituzioni che non aderivano al piano furono immediatamente resi inoffensivi dai loro colleghi.Nel frattempo su camion e automobili, armati sino ai denti, giunsero alla loro destinazione le tre squadre.Gli uomini erano irriconoscibili in quanto il loro volto era coperto da un amontagna. Entrarono nella sala di Montecitorio senza parola, fra lo sbigottimento generale, e iniziarono a sparare:fu una carneficina:tutti i membri del governo, tutti i parlamentari insomma tutti i presenti nella camera furono trucidati..Non ne restò vivo nessuno..
Al Viminale accadde lo stesso:il Presidente della Repubblica fu epurato e con lui tutti i presenti nel palazzo, compresi i corazzieri.. Contemporaneamente il terzo gruppo assaltò la televisione:in questo gruppo c’erano anche esperti di tecnologie televisive… Non fu difficile per loro giungere agli studi e immobilizzare il personale:tutti i programmi furono bloccati e uno del gruppo a volto coperto apparve sugli schermi E lesse il seguente comunicato:” Italiani! L’ora che il nostro paese sta vivendo è drammatica.. La nostra stessa sussistenza come nazione è messa in pericolo. Tutti voi conoscete le drammatiche condizioni economiche, sociali e politiche in cui è stata precipitata l’Italia, la nostra povera patria, da una classe di politici incapaci e corrotta:la nostra stessa sicurezza è stata messa in pericolo:in Italia sta governando l’anarchia non solo per colpa di gruppi malavitosi ma anche per colpa di tanti, molti cittadini, esasperati per il disastro in cui sono stati precipitati e per il furto del futuro loro e dei loro figli. Noi, Forze Armate per la libertà e sicurezza dello stato, abbiamo sentito la responsabilità di intervenire. Vi comunichiamo ufficialmente che tutto il Parlamento, Il Governo e il Presidente della Repubblica sono stati soppressi. Da questo momento il potere verrà gestito da noi, Forze armate per la libertà e la
sicurezza, finchè il pericolo per l’Italia non sarà scongiurato. Siete invitati a collaborare..Continuate la vostra vita pacificamente, andate a lavorare, a scuola..continuate pacificamente le vostre abitudini quotidiane. Altre notizie vi verranno fornite in seguito. Viva l’Italia! Al comunicato fecero seguito canti e musica patriottica. Il colpo di stato era andato in porto? Ma non era questo il colpo di Stato!Ben altro stava maturando… Il Santapaola, come da programma, immediatamente diede ordine ai generali delle varie armi che facevano parte dell’organizzazione, ai colonnelli, ai graduati..di intervenire con le forze regolari, del tutto inconsapevoli di essere strumentate da un vero colpo di stato.Immediatamente elicotteri, aerei solcarono i cieli d’Italia..Camion, cingolati… pieni di personale delle varie armi furono condotte al Quirinale, a Montecitorio e alla sede della televisione. L’ordine era:”Annientare tutti coloro che avevano tradito l’Italia e il loro giuramento per amore del potere.Dietro quel gesto non c’era amore per la patria, ma era un atto infamante per l’Italia e le Forze armate.Dovevano essere annientati per estirpare un’erba velenosa che avrebbe portato alla dittatura”. Intanto Vitale, Mulè e Alberti, lasciando l’ordine di raccogliere i corpi degli uccisi, si sfilarono dagli altri e si unirono alle forze che stavano sopraggiungendo. Quale fu la sorpresa degli aggressori quando videro comparire le forze armate che invece di inneggiare all’Italia e alla riuscita del colpo.si trovarono oggetto di un attacco armato..Palottole fischiarono da ogni parte e in pochi minuti fu tutto finito: Tutti gli aggressori furono annientati..
Vitale, Mulè e Alberti si presero personalmente il compito di sopprimere con un colpo alla testa i feriti.. Questo era il vero colpo di stato!
Immediatamente il Capo di stato maggiore della difesa De Falco, affiancato dai vertici delle varie armi e dal Comandante generale dell’arma dei carabinieri e dal Santapaola in nome delle forze armate fece un comunicato a tutte le televisioni, tutte le radio, tutti i giornali e a tutti i mezzi di comunicazione nazionali e internazionali. Espresse la sua profonda amarezza per l’ignobile comportamento di alcune parti deviate delle forze armate e dei servizi segreti deviati che avevano infamato l’Italia e le sue Forze armate. I rivoltosi erano stati immediatamente annientati.Purtroppo però il Presidente della Repubblica, tutto il governo, tutti i parlamentari erano stati vilmente trucidati. I capi di stato maggiore della difesa, delle forze armate, visto che gli organi costituzionali di governo erano stati soppressi, nel supremo interesse della nazione, avevano stabilito: 1°)Essi stessi avrebbero temporaneamente svolto i poteri assegnati al presidente della Repubblica; 2°Il Santapaola avrebbe assunto i poteri del Presidente del Consiglio, provvedendo a nominare un governo provvisorio; 3°)Il potere legislativo mediante decretazione sarebbe stato esercitato sempre dal Santa Paola e da un Consiglio da lui nominato e che a lui avrebbe risposto: 4°) Appena le circostanze lo avessero reso possibile, sarebbero state indette nuove elezioni. Era indetta una settimana di lutto nazionale:a tutte le autorità trucidate sarebbero state tributate onoranze funebri di stato. -”In questo triste momento per la storia del nostro paese, così gravido di pericoli, scongiuriamo tutto gli italiani affinchè per amore del loro paese, per assicurare pace e sicurezza e per aiutare la ripresa economica, si uniscano agli sforzi che verranno profusi dagli organi costituiti, rispettandone le funzioni e le disposizioni. Viva l’Italia!” Tutte le città più importanti d’Italia furono presidiate dalle Forze armate.Nei punti strategici furono posizionati anche carri armati.Tutti i mezzi di informazione furono posti sotto il controllo delle Forze armate;fu imposto il
coprifuoco.Per giorni interi il governo provvisorio diede la sua versione dei fatti, invitò la popolazione alla collaborazione e promise elezioni quanto prima possibile.Furono trasmessi molti programmi educativi, film patriottici e anche talk -show addomesticati.. Intanto nel resto del mondo quanto avvenuto in Italia veniva identificato per quello che era :un colpo di stato.Le istituzioni erano state eliminate o stravolte.La colpa era stata di quelle poche decine di militari che avevano proceduto materialmente al massacro?E perché nessuno di loro era restato vivo per raccontare i retroscena?Cosa si nascondeva dietro la strage?Il governo provvisorio sarebbe davvero stato solo provvisorio?L’Italia faceva ancora parte della CEE?Che ne sarebbe stato del debito pubblico italiano?L’Italia avrebbe onorato i suoi debiti e gli impegni internazionali?… Tante erano le domande e tanti i dubbi… La popolazione era spaventata ed allibita:che ne sarebbe stato di loro?Quale sarebbe stato il loro futuro?Cosa volevano fare le Forze armate? Era un golp camuffato..? Nelle case, nei bar, sul lavoro…non si faceva altro che parlare di questo.I partiti, i sindacati..volevano incontrare i militari, trattare… Per il momento ogni contatto fu rifiutato… Dopo i funerali di stato a cui furono invitati anche i rappresentanti degli stati amici e a cui partecipò direttamente o indirettamente, mediante i mass media, tutta la popolazione…la situazione fu chiarita maggiormente. Vi fu una conferenza a reti unificate, a cui partecipò il Santapaola, come capo del governo, con i membri del governo provvisorio. Fu un vero e proprio proclama con cui il governo rendeva noto il proprio programma e le azioni che intendeva perseguire anche a livello internazionale. -Viviamo in un’epoca molto triste della storia umana.In Italia come nel resto del mondo tutti i veri valori della vita sono stati stravolti:onore, patria, solidarietà, sono stati sostituiti da interesse personale, profitto sfrenato, corruzione, sopraffazione… Se il socialismo pratico era stato sconfitto, il liberismo sfrenato e senza controllo è diventato un pericolo maggiore per l’umanità.Anzi il capitalismo totalitario della Cina era il frutto della globalizzazione e la radice della disgregazione della civiltà e della democrazia come conosciute nel secolo ato.
In paesi come Cina, India, Brasile..così detti paesi emergenti è stato concesso di sfruttare il popolo negando loro i diritti fondamentali dei lavoratori, che sono veri e propri schiavi , senza protezione sociali, con remunerazioni da fame:lo sfruttamento umano più bieco e spietato è in atto in quei paesi.Questi sono interessati solo alla produzione, alla competizione sul mercato internazionali, con mezzi legali ed illegali. Spesso la loro produzione non rispettava le norme di sicurezza dei beni occidentali con grave pericolo per l’incolumità e per la salute.Si deve poi sottolineare il grave danno arrecato all’ecosistema da un sistema produttivo dissennato, basato solo sul profitto…. E’ in atto una GUERRA ECONOMICA. I paesi più poveri della terra sfidano quelli sviluppati sul loro terreno:la competizione e la libera concorrenza sfrenata.Un liberismo senza controllo internazionale, nel nome del profitto ad ogni costo, sta travolgendo decenni di conquiste sociali.
.Così le fabbriche, anche per colpa di governi incapaci, inaffidabili, marci:corrotti e corruttori(in Italia la corruzione supera i 60.000.000 di Euro all’anno e l’evasione fiscale i 120.000.000) DELOCALIZZANO: Parola nuova e tremenda per tutte le società:i fabbricanti.le aziende per guadagnare di più, in nome del profitto, Dio assoluto di questa società, chiudono nei paesi dove il lavoro è più protetto e caro per trasferire la produzione in paesi più compiacenti:Cina.Romania, India……, anche se nel paese di origine erano ancora attive..Ma così si sfasciano le società:i giovani restano senza lavoro, debbono lavorare in nero.., sfruttati mortificati..Gli anziani vengono licenziati senza poter mantenere più la famiglia..I governi per far fronte al problema e rendere il sistema più competitivo distruggono il sistema di garanzie sociali conquistato dopo anni di lotte da parte dei lavoratori..La società entra in crisi, entra in crisi la famiglia..il collante sociale, entra in crisi l’economia..entra in crisi la dignità dei cittadini:la società perde coesione, solidarietà e stabilità.Diventa un magma pronto ad esplodere e a travolgere tutto. In questo clima tutti cercano di prendere quello che possono a danno degli altri:i governanti, perdono la dignità e il decoro:non cercano il bene comune, ma proprio, al più del proprio partito, le assicurazioni, la finanza, le banche, specchio di questa società sfrenata, senza controlli, dominata dal Dio profitto,
creano crisi internazionali pur di poter guadagnare di più:ingannano e derubano clienti, privati, istituzioni e paesi interi. I dirigenti delle multinazionali si attribuiscono rimunerazioni miliardarie anche quando le loro imprese sono in crisi…a danno degli azionisti, i quali in realtà non contano nulla.Contano i gruppi di controllo, che con una piccola percentuale controllano capitali immensi con cui possono controllare e rovinare l’economia di interi paesi.
NOI, GOVERNO PROVVISORIO MILITARE D’ITALIA, DICIAMO BASTA A TUTTO QUESTO. L’ITALIA DEVE TORNARE AI SUOI ANTICHI SPLENDORI, FARO DI CIVILTA’ E SVILUPPO ECONOMICO, SOCIALE E CIVILE. A TAL FINE, PRIMA DI RESTITUIRE IL POTERE ALLE AUTORITA’ LEGALMENTE ELETTE, VOGLIAMO COSTRUIRE LE BASI DI UNA VERA DEMOCRAZIA CHE SIA IN GRADO DI RESTITUIRE ALL’ITALIA LA GRANDEZZA CHE LA STORIA LE HA ASSEGNATO. A TAL FINE SEGUIREMO LE DIRETTIVE CHE TRACCIAMO ORA A GRANDI LINEE: 1°)l’Italia NON E’ DISPOSTA A CEDERE LA PROPRIA SOVRANITA’ A ENTI SOVRANNAZIONALI, GOVERNATI DA TECNOCRATI CHE PROTEGGONO GLI INTERESSI DEI GRANDI POTERI ECONOMICI:BANCHE, ASSICURAZIONI, MULTINAZIONALI. 2°)L’ITALIA ESCE DALL’EURO E RITORNA ALLA LIRA. 3°)TUTTI I DEBITI CONTRATTI DALLO STATO ITALIANO SI CONSIDERANO ANNULLATI E SARANNO SALDATI IN PARTE, NELLE PROPORZIONI CHE VERRANNO STABILITE IN SEGUITO.TALI DEBITI NON SONO STATI CONTRATTI DALL’ATTUALE GOVERNO. 4°)A PARTIRE DA OGGI TUTTE LE BANCHE, LE ASSICURAZIONI, GLI ISTITUTI FINANZIARI VERRANNO NAZIONALIZZATE.
5°)NON SARA’ PIU’ POSSIBILE CHE SI CREINO GRANDI FORTUNE A FAVORE DI POCHI A DANNO DI MOLTI.I GRANDI PATRIMONI VERRANNO ESPROPRIATI E SARA’ POSTO UN LIMITE AI GUADAGNI PERSONALI.I PROVENTI DI QUALSIASI NATURA CHE SUPERANO UN AMMONTARE DI 20 VOLTE QUELLI DI UN OPERAIO MEDIO SARANNO ASSORBITI DALLE FINANZE DELLO STATO, TRANNE QUELLI CHE VENGONO REINVESTITI IN ATTIVITA’ PRODUTTIVE. 6°)LE INDUSTRIE, LE FABBRICHE E TUTTE LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE APPARTERRANNO NON SOLO AL PROPRIETARIO IMPRENDITORE, MA ALLA PROPRIETA’ SARANNO ASSOCIATI, NELLE FORME E I MODI CHE SARANNO SPECIFICATI, ANCHE I LAVORATORI. 7°)SALVO CASI ESPRESSAMENTE PREVISTI, I CONTRATTI DI LAVORO SARANNO STABILIZZATI PER CONSENTIRE AI LAVORATORI DI FARSI UNA FAMIGLIA E COSTRUIRE UN SUBSTRATO STABILE PER LA SOCIETA’. 8°)TUTTI I CITTADINI DEBBONO AVERE UN REDDITO MINIMO PER CONDURRE UNA VITA DIGNITOSA. TUTTI PERO’DEBBONO SECONDO LE PROPRIE CAPACITA’ E POSSIBILITA’ PARTECIPARE ALLO SVILUPPO SOCIOECONOMICO DELLO STATO. SARANNO ISTITUITE AGENZIE PER LA COLOCAZIONE DELLE PERSONE SENZA LAVORO E LA VALUTAZIONE DELLA LORO POSIZIONE PERSONALE.I DISOCCUPATI POTRANNO ESSERE ADIBITI A LAVORI SOCIALI NELLA PRESERVAZIONE DEL SISTEMA ECOLOGICO, NELLA DIFESA DEL TERRITORIO ETC. 9°)ANCHE I CARCERATI, IN BASE ALLE LORO POSSIBILITA’ E CAPACITA’, SARANNO ADIBITI A DETTI LAVORI, A PAGAMENTO DEL LORO MANTENIMENTO.I PIU’ PERICOLOSI PER LA SOCIETA’ SARANNO ADIBITI A LAVORI ALL’INTERNO DELLE CARCERI.SARANNO STUDIATI SISTEMI DI CONTROLLI. 10°)E’ ISTITUITA LA PENA DI MORTE 11°)LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA DECADE DOPO LA SENTENZA
DI CONDANNA DI PRIMO GRADO.DOPO TALE CONDANNA LA PRESUNZIONE DIVENTA DI COLPEVOLEZZA. 12°)LA PRESCRIZIONE E’ SOSPESA DOPO L’INIZIO DEL PROCEDIMENTO PENALE 13°)I PROCEDIMENTI VERRANNO ACCELERATI AFFINCHE’ VI SIA LA CERTEZZA DEL DIRITTO. QUALE DIRITTO INFATTI PUO’ ESSERE TUTELATO QUANDO LA SENTENZA VIENE EMANATA DOPO MOLTI ANNI O ADDIRITTURA PRESCRITTA? 14°)LE IMPORTAZIONI SARANNO SOTTOPOSTE A RESTRIZIONE E DOVRANNO AVERE L’AUTORIZZAZIONE DI UN ORGANO AD HOC 15°)TUTTE LE FONTI ENERGETICHE, LA LORO PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE SARANNO NAZIONALIZZATE. A TAL FINE SARA’ DATO OGNI IMPULSO POSSIBILE ALL’ENERGIA RINNOVABILE.L’ITALIA E’ POVERA DI PETROLIO MA RICCA DI SOLE ACQUA E VENTO, E CON QUESTI ELEMENTI ACQUISTEREMO LA NOSTRA AUTONOMIA ENERGETICA15°)LA NOSTRA RICCHEZZA PIU’ GRANDE E’ LA BELLEZZA DELLA NOSTRA TERRA, LA NOSTRA STORIA, LA NOSTRA CULTURA LA NOSTRA ARTE E LA NOSTRA ARCHEOLOGIA.QUESTI DIVENTERANNO IL NOSTRO ORO MEDIANTE IL TURISMO CHE SARA’ INCREMENTATO FINO A RAGGIUNGERE I TRAGUARDI CHE CI COMPETONO. 16°)LA SCUOLA PUBBLICA E LA RICERCA SARANNO LA BASE PER IL RILANCIO ECONOMICOO GNI AIUTO SARA’ TOLTO ALLA SCUOLA PRIVATA E RELIGIOSAI MERITEVOLI AVRANNO LA CERTEZZA DI PROGREDIRE I LORO STUDI SIN DOVE LE LORO CAPACITA’ E I LORO MERITI GLIELO CONSENTIRANNO17°) TUTTI I MASS-MEDIA, GIORNALI COMPRESI. PERDERANNO
OGNI SOVVENZIONE DALLO STATO!
I PRINCIPI ESPOSTI SARANNO OGGETTO DI DECRETI IMMEDIATAMENTI OPERATIVI! NELL’INTERESSE DELL’ITALIA, DELLA NOSTRA DIGNITA’ E DEL NOSTRO BENESSERE SIETE TUTTI INVITATI A COLLABORARE ATTIVAMENTE CON IL GOVERNO E LE ISTITUZIONI. I TRASGRESSORI SARANNO PUNITI DA TRIBUNALI SPECIALI. VIVA L’ITALIA! ---------------------------------------------------------------------------------------------------
I confini nazionali furono immediatamente chiusi. Lo scalpore nazionale e internazionale fu enorme. Ma non tutti all’interno e all’estero furono di condanna.Molti sottolinearono le difficoltà economiche a cui sarebbe andata incontro l’Italia, ma evidenziarono anche che nei provvedimenti presi non tutto era da buttare.Soprattutto i giovani e i lavoratori videro in quei provvedimenti un futuro, una porta che si apriva dinanzi all’oscurità.all’angoscia del loro presente… Ogni manifestazione, ogni tumulto fu soppresso con estremo rigore. Gli arrestati furono ammassati nei campi sportivi e locali pubblici a cio’ attrezzati. In Italia era iniziata una nuova era.. E non solo in Italia..Il contagio si estese alla Grecia.al Portogallo, alla Spagna..in poche parole all’Europa.
Nessuno voleva più essere sottomesso alla tecnocrazia europea, alla rapacità delle multinazionali finanziarie;nessuno voleva che i propri cittadini fossero ridotti alla miseria e alla perdita di ogni dignità per continuare ad ingrassare profittatori che finanziavano il loro fallimento, il fallimento del capitalismo libertario asservito al profitto con il sangue e il sudore dei lavoratori. L’Europa unita si dissolse, come si dissolse l’euro.
Cap.13
Che cosa era accaduto nel frattempo ai 27 amici che si erano trasferiti nelle Bahamas? Innanzitutto vediamo di individuarli uno ad uno con i loro nuovi nomi. 1°)Marco Trovati:Tullio Angeli 2°)Clara:Angela Curci; 3°)Pino:Giuseppe Alfonsi 4°)Susanna:Amelia Panfili; 5°)Paolo:Alberto d’Emilio; 6°)Eugenio:Alfonso De Marchi; 7°)Dino:sco Di Pinto. Gli amici di Dino: 8°)Angelo:Cristiano Padula, esperto elettricista; 9°)Luca:Matteo Basile.esperto meccanico 10°)Stefano:Carlo Antoni, esperto idraulico 11-12°)Giovanni:Sergio Fanfulla, esperto elettronico-la moglie Antonia:Anita DE Belli-sarta 13-15°)Davide:Andrea Stadera, geometra-la moglie:Sara:Erica Sottile, cuoca-il figlio di 15 anni Andrea studente … 1618°)Mario:Bruno Tosatti-muratore -piastrellista-la moglie Lily Gregori:coltivatrice-il figlio di 10 anni Claudio studente 19-21°)Antonio:Mauro Zucchi-esperto falegname..-la moglie :Maria allevatrice
di bestiame-il figlio Luigi studente di 11 anni 22-24°)Sandro:Renato Bompiani--esperto di intelaiature in legno e metallo-la moglie:Erica Pacori, modellista-il figlio :Guido di 12 anni, studente 25-27°) Gianni:Ennio Pacori, esperto giardiniere e coltivatore-la moglie:Marisa esperta in lavori a maglia, macchine per confezionare tessuti e filati-il figlio Luciano di 13 anni studente Appena arrivati a Nassau i tre gruppi si recarono presso gli alberghi che avevano prenotato.Il giorno dopo si trovarono in una sala di un albergo prenotata allo scopo: Dovevano stabilire il piano operativo. Intanto tutti erano felici e sollevati che non vi fossero stati intoppi e felici di essere lì dopo aver sentito quello che accadeva in Italia. Dall’aereo avevano avuto un anticipo delle Bahamas:erano restati senza fiato vedendo in una giornata assolata l’arcipelago sotto i loro piedi, le spiagge con le palme sino alla sabbia del bagnasciuga e l’acqua verde azzurra limpida, circondata dalle barriere coralline. Era un paradiso! Si stabilì che ogni famiglia o ogni single avrebbe avuto un conto corrente a nome proprio presso o la Banca Barclay o la British American Bank.Fu stabilito l’ammontare di ciascun gruppo.Una parte del capitale:circa la metà restava sul conto anonimo originario per le spese comuni. Alberto, da ora in poi adopereremo i nuovi nomi, aveva già contattato il commissario del compartimento cui apparteneva San Salvador. -Le Bahama si dividono in 21 compartimenti a capo di ciascuno c’è un commissario che risponde ad un ministro del governo in carica. -Le Bahama sono una democrazia, di lingua inglese;nel 1973 hanno acquistato l’indipendenza dall’Inghilterra.L’85%della popolazione è nera, discendente dagli antichi schiavi portati nell’isola per la coltivazione della canna da zucchero e a servizio dei bianchi nei lavori più umiliPresentato da un magnate locale, con una lauta somma di denaro messa a disposizione per opere di beneficenza nel paese-tutto il mondo è uguale-aveva ottenuto l’autorizzazione a costruire un villaggio per le loro esigenze, compreso
un adeguato appezzamento di terreno da disboscare e da utilizzare per le attività che sarebbero servite al loro sostentamento:avevano altresì concordato che parte dell’energia elettrica da loro prodotta sarebbe stata convogliata verso l’insediamento di circa mille anime di Cockburn Town, dove sorgeva anche un’enorme chiesa cattolica imbiancata in calce.Vicino al nuovo insediamento c’era il piccolo aeroporto di San Salvador.Alberto naturalmente aveva garantito la massima collaborazione con la popolazione locale e aveva assicurato, dopo averglielo illustrato, che il loro progetto avrebbe contribuito allo sviluppo economico e sociale di tutta l’isola. Nei giorni successivi mentre le mogli e i figli si godevano insieme ai molti turisti, il sole e il mare di Nassau, gli uomini provvidero a predisporre tutte le autorizzazioni necessarie e a ordinare negli USA gli strumenti, i macchinari, necessari. Le Bahama infatti vivono di pesca, poca agricoltura e soprattutto di turismo.Non hanno una loro attività manifatturiera e anche per l’alimentazione dipendono dagli USA.Hanno solo qualche impianto per la raffinazione del petrolio.Mentre le mogli e i figli si godevano la vita banchettando ad aragoste e scampi e pesce locale, gli uomini si trasferirono sull’isola di San Salvador:presero contatto con le autorità locali e man mano che il materiale ordinato arrivava lo sistemavano e costruivano piccole capanne provvisorie in legno e foglie di palma per ospitare tutti loro per il tempo necessario a costruire il villaggio. Quando la struttura provvisoria fu pronta le donne e i bambini si unirono agli uomini. L’isola di San Salvador è lunga circa 19 Km e larga 8.Vista dall’aereo splende come uno smeraldo incastonato nella barriera corallina.Le spiagge sono di sabbia bianca e rosa,. finissima.E’ di una bellezza così splendente da togliere il fiato. Ma ora non era ancora il tempo di godersi l’isola e i suoi tesori:era tempo di lavorare e lavorare duramente:tutti anche i ragazzi.Per accelerare i lavori si servirono anche di manodopera del vicino insediamento, dove andavano a comprare anche il necessario per mangiare, con grande gioia degli autoctoni. Fu preparato il terreno per edificare il piccolo villaggio.Prima di tutto però fu preparata una grande cucina da campo e un locale per i pasti;furono anche
preparati servizi igienici temporanei. Al centro del futuro villaggio furono costruite nel sottosuolo due enormi cisterne:una doveva raccogliere l’acqua piovana per la coltivazione della terra e le necessità del bestiame;l’altra avrebbe raccolto acqua piovana depurata e resa idonea all’alimentazione umana. In San Salvador è sempre primavera:la temperatura varia da 21-23 gradi a 29 gradi circa per tutto l’anno;era quindi possibile lavorare alacremente senza quasi interruzioni, salvo quando scoppiavano terribili temporali tropicali, che però duravano poco. Furono create piccole villette con la base in pietra e il resto in legno ignifugo intonacato e pitturato all’interno.Non serviva riscaldamento, né sistema di refrigerazione.Tutti i tetti furono ricoperti da pannelli solari e anche una parte della ex piantagione di canna da zucchero, disboscata, fu ricoperta da detti pannelli:così praticamente si incominciò molto presto a produrre energia elettrica solare, anche oltre le necessità della comunità:.Parte di essa, come da contratto, fu dirottata verso l’aereoporto e l’insediamento isolano. Ogni villino mediante grondaie e tubi faceva defluire l’acqua piovana verso i due serbatoi in precedenza costruiti. Ogni villino aveva il suo giardino e il suo orto per le verdure, tra cui cipolle, aglio, peperoni, pomodoro, ortaggi di ogni sorta.Trapiantarono anche alberi da frutta, aranci, banani, mango\avocado, noci di cocco, limoni paw-paw, hogprugna, uva spina.. Nei boschi intorno c’erano anche molti frutti selvatici:pigeon, prugna, cocoprugna, uva mare, tamarind….. Poco fuori l’abitato fu anche preparata una campagna per la produzione di grano, granturco..erba per gli animali, erba medica…ed erbe medicinali per l’utilizzo comune…. La spazzatura veniva raccolta col sistema differenziato:una volta selezionata veniva utilizzata, grazie a macchinari importati che Tullio, ingegnere e Giuseppe espertissimo elettronico informatico avevano imparato a far funzionare.A tal fine avevano istruito anche i tecnici:Cristiano: elettricista; Matteo:meccanico Sergio:elettronico. Con sistemi modernissimi, la spazzatura veniva selezionata :una parte quella solida:vetro, barattoli..venivano ammassati e pressati per il trasporto e la vendita;la parte umida serviva per il compostaggio.Da esso traevano gas metano, terriccio fertilizzante per i campi etc.Parte dei rifiuti
servivano da cibo per gli animali, soprattutto suini.. Naturalmente, oltre che coltivatori, divennero anche allevatori: Animali da cortile, conigli, maiali, capre e pecore, bovini asini e anche cavalli selvaggi. La fauna e la flora in cui il villaggio era immerso era tipica dei tropici:il Pino marino caraibico, mangrovie sulle sponde del mare, alberi da frutto selvatici, di cui abbiamo già parlato, Lignum vitae, mogano candlewood, cedro rosso, arbusti, Elder cascarilla… e tanti bellissimi fiori dai colori accesi. Per non parlare della fauna:pappagalli bahama, bahama legno stella, colibrì, picchi, barbagianni, il falco pellegrino, le anatre di Bahama, e tanti altri :centinaia di uccelli migratori fra cui i meravigliosi fenicotteri rosa che lasciavano incantati quando al tramonto contro sole si vedevano prendere il volo tutti insieme a stormi e coprire il cielo col battito elegante delle loro ali rosate.Il bosco di giorno era tutto un canto, un trillo, un cra-cra dei pappagalli:era un’esplosione di colori e suoni.Gli unici animali sulla terra di cui preoccuparsi erano boa conscrictor e la vedova nera… Anche la flora e la fauna del mare di cristallo verde, limpido e scintillante al sole lasciava incantati:la rossa barriera corallina proteggeva coralli, spugne, cernie, pesci pappagallo, pesci pagliaccio, pesci porcospino, snapper, bonefish,, pesci angelo…pesci colorati dai mille colori e dalle mille forme…E le tartarughe enormi si muovevano sornione e pacifiche con il loro immenso scudo che portavano senza fatica mentre nuotavano con le loro tozze e grandi zampe;l’isola era inoltre famosa per la produzione di aragoste e gamberi coltivati e naturali. Se si era fortunati si potevano osservare oltre la barriere corallina delfini che saltavano fuori dall’acqua danzando e inseguendosi.. Vi erano nel mare però anche insidie:varie specie di pescecani pericolosi e razze che si nascondevano sotto la sabbia con il loro aculeo velenoso sulla coda che poteva essere calpestato dai bagnanti e dai pescatori, a volte con conseguenze tragiche…
Per tale motivo avevano chiuso la laguna di fronte alla spiaggia bianca come il sole e calda con una rete a maglie larghe. Avevano inoltre costruito un grande capannone per le riunioni comuni, i giochi, i
balli, le manifestazioni.. Un altro salone era riservato al cinema..alla televisione, ai computer..Un altro capannone era adibito alla lavanderia e all’asciugatoio.Non dimenticarono neppure di costruire una biblioteca fornita e un pronto soccorso di cui si prendeva cura Angela, assistita da Maria e da Erica. Si diedero anche uno statuto organizzativo:Tullio, Giuseppe ed Alberto e Alfonso avrebbero costituito il consiglio di amministrazione presieduto da Tullio.Le decisioni sarebbero state prese a maggioranza dall’assemblea degli associati.A ognuno fu affidato un compito principale, confacente alle sue qualifiche e capacità:tutti però dovevano partecipare ai lavori comuni nella coltivazione e nell’allevamento, nonché nei servizi igienici della comunità secondo turni predefiniti da Alfonso l’esperto informatico. Quando il lavoro d’insediamento fu terminato furono acquistate due barche con l’attrezzatura necessaria per la pesca, che sarebbero servite anche per l’esplorazione dell’arcipelago e il diporto. E così la comunità potè finalmente iniziare la sua nuova vita.. Che bello era poter lavorare in quel paradiso fra paesaggi meravigliosi, boschi lussureggianti pieni di colori, profumi e suoni provenienti dalla vita che pullulava felice di vivere.. Anche loro facevano parte di quella vita….E’ vero dovevano lavorare e anche duramente per alcune ore al giorno, impegnati anche nei lavori più sgradevoli, come tenere puliti gli animali…ma che bello era anche quel lavoro senza l’assillo di chi ti controlla, dell’orario dei padroni del licenziamento, senza il timore di non poter sfamare i propri o di offrire loro una vita dignitosa.. Loro si procuravano il necessario da soli..e più del necessario.Una parte della produzione, compresi abiti e cibo venivano venduti sulle isole vicine, spesso ai molti turisti ;non mancava l’opportunità di omaggiare il commissario e la moglie con i loro prodotti o. di offrirli ai poveri dell’isola tramite la chiesa cattolica, con la gioia del prelato locale. Spesso avano il tempo a non far nulla:si prendevano il sole sulla spiaggia di sabbia fina rosa e bianca, o si tuffavano in un’acqua smeraldina così limpida da potersi bere.Gli alberi di palma con le loro cime arrivavano sino alla spiaggia:potevano godersi così anche la loro ombra o riposarsi sulle amache tirate fra due palme.
Che bello era sentire il succo delle noci di cocco scendere fresco nello stomaco:era così ristoratore.Spesso si ingegnavano a creare nuove bevande e cibi con i frutti, le verdure e i pesci che avevano a disposizione. Mangiavano insieme, si divertivano insieme, lavoravano insieme in armonia e nella beatitudine più assoluta.Si poteva avere una vita più bella? Come era bello nuotare e immergersi con l’attrezzatura subacquea vicino alla barriera corallina:quanti colori, quanta vita:pesci di grandezza e forme diverse, dai colori smaglianti:che esplosione di vita e di bellezza! Si potevano anche pescare cernie e pesci locali, tra cui aragoste e vongole e conchiglie di ogni specie..
Com’erano gustose quelle cene dopo pomeriggi di sole, giochi, canti e pesca… C’era anche il tempo di riflettere, di studiare, di conversare su vari soggetti… Molto spesso veniva spontaneo parlare dell’Europa, delle notizie che giungevano, tramite la televisione satellitare.internet… La CEE si stava disgregando;ogni paese stava tornando alla sua moneta nazionale Scioperi, violenze, delinquenza..povertà..I militari tentavano di stabilizzare la situazione con la forza:la situazione però sfuggiva loro di mano:l’angoscia delle persone per il loro presente e ancor più per il loro futuro toglieva loro ogni voglia di vivere e spingeva molti al suicidio.Molti altri si davano alla delinquenza:-dovevano in qualche modo provvedere ai propri interessi, tanto, morti per morti..!La situazione nel resto del mondo stava peggiorando rapidamente:la potente Cina era in crisi profonda, come l’India e tutte le nazioni emergenti..Il caos mondiale, l’improvviso calo della domanda in modo massiccio, avevano penalizzato anche le loro economie profondamente:anche da loro scioperi, violenza, disoccupazione..la Cina e l’India si stavano sfaldando fra le varie etnie che le componevano, tra i vari egoismi…il mondo stava precipitando nel caos incontrollato.. L’approvvigionamento di petrolio stava diventando impossibile, in particolare dal mondo arabo, che si contorceva in una crisi feroce di identità, divisa fra le sue molte anime;la sua ricchezza era contesa da troppe potenze che si
fronteggiavano sempre più pronte ad usare le armi..anche quelle più potenti-non avrebbero permesso alla loro civiltà di perire..-Fra poco il disastro che incombeva sul mondo non sarebbe giunto anche da loro? La Florida distava poche decine o centinaia di chilometri..e il turismo, l’anima dell’economia delle Bahama, quanto sarebbe durato ancora…? La paura, l’angoscia si affacciava alle loro menti, i loro cuori incominciavano a battere più forti per il timore-che ne sarà del nostro domani?..-Ma intanto perché tormentarsi?.”Mangiamo e beviamo..del doman non v’è certezza” E così scacciavano i tristi pensieri.-.Finchè dura..
Cap. 14
L’isola di San Salvador è la sommità scoperta di una montagna sommersa i cui fianchi si inabissano fino a raggiungere i fondali dell’oceano a 5.000 metri di profondità.Tra le prime cose che fecero gli amici fu quella di esplorare l’isola e la sua storia. Visitarono alcune delle vecchie piantagioni, salirono sull’antico faro alimentato a cherosene, esaminarono con profondo interesse il sito archeologico in cui erano vissuti gli indiani Lucayan. Visitarono l’affascinante museo, con reperti storici risalenti agli indiani originari dell’isola.Esaminarono i relitti risalenti a epoche lontane, quando l’isola era popolata dai pirati, in particolare il pirata inglese George Watling che fece dell’isola il suo quartiere generale, ribattezzandola col suo nome. Dove sbarcò Cristoforo Colombo?Oggi quattro monumenti diversi pretendono di contrassegnare il punto esatto;probabilmente però sbarcò a Long Bay, dove ora sorge una grande croce di pietra..Vicino all’insediamento principale di Cockburn Town, abitato da più di un migliaio di persone, c’è anche un piccolo aereoporto. Per muoversi sull’isola si servivano di moto ecologiche, biciclette, auto elettriche e soprattutto con piacere immenso di carri trainati da asini o cavalli selvaggi del posto addomesticati. I nostri amici a turno servendosi delle loro barche a vela visitarono gradualmente tutto l’arcipelago formato da ben 700 isole abitate e da molti isolotti e rocce.Le isole principali sono sedici.Le più visitate dai turisti sono la capitale Nassau e Grand Bahama Island..La popolazione è amichevole e ospitale, orgogliosa del suo paradiso :non senza qualche ironia quando ne descrivono le bellezze ai turisti, per mitigare il loro orgoglio per il privilegio di vivere in paradiso. I governi hanno fatto in modo da preservare la purezza dell’isola non favorendo l’industrializzazione ma facendo del turismo la loro industria maggiore.Gli alberghi, muniti di ogni confort moderno, si amalgano con il paesaggio, senza stravolgerloI turisti delle Bahama cercano soprattutto pace, sole, bellezza:crogiolarsi al sole
senza fare nulla, dissetandosi e deliziandosi con la frutta locale, pesca subacquea, pagaiare in Kaiak, cavalcare lungo le spiagge, immergersi in acque tiepide e pure, andare in bicicletta.oltre a deliziarsi del pesce cucinato in modo impeccabile nella miriadi di ristorantini, caratteristici che popolano le isole.E perché non immergersi nella vita quotidiana degli abitanti locali?Queste sono soprattutto le attività che attirano i turisti delle Bahama.Anche se non mancano divertimenti più moderni:sale da ballo..e neppure i vizi della società occidentale, importati dalla vicina Florida.. Insomma i 27 amici non ebbero tempo di annoiarsi..i giorni avano veloci e piacevoli, senza rimpianti…Il mondo che avevano abbandonato era quasi dimenticato.. Se non fosse stato per la televisione..ed internet.. Ma cercavano di scacciare in fretta quella vista e i ricordi e le paure suscitate nei loro cuori..Non volevano pensarci. A che scopo poi? A cosa sarebbe servito? Sarebbero stati più felici in Italia?Lo erano stato in ato? Vivevano in un paradiso..e volevano goderselo..finchè avrebbero potuto-Cercarono di amalgamarsi con le persone del posto.. Visitarono la chiesa, conobbero il parroco, che spesso li visitava e si fermava con loro; Fecero amicizia con le autorità locali, che omaggiarono lautamente e fecero molti intrattenimenti.Di tanto in tanto vi partecipava anche il commissario Aubrey Blachman con la sua splendida figlia Martha. , una splendida donna, di carnagione simile all’ebano dagli occhi neri e scintillanti come carboni ardenti:aveva un fisico flessuoso, formoso, e un abito che faceva risaltare la sua bellezza, senza renderla volgare o appariscente.Parlare con lei era affascinante:era pronta su qualsiasi argomento, dialogava con semplicità e competenza, senza essere saccente, con estrema naturalezza.E il suo sorriso che spesso illuminava il suo volto, le sue risate mai eccessive, ma contagiose, affascinavano e spingevano le persone a cercare la sua compagnia. In particolare Alfonso.Come abbiamo detto in precedenza Alfonso era un uomo schivo, che difficilmente solidarizzava con altri…se ne stava spesso in disparte:non era superbia..era un uomo ferito dalla vita che aveva paura della vita e non si fidava delle persone, se non di alcuni e dopo averli conosciuti profondamente..
Ma quel volto, quegli occhi, quelle risate contagiose il sorriso di Martha, la sua semplicità e nello stesso tempo profondità di pensiero, che trasparivano dalle sue parole attirarono l’interesse di Alfonso.. Si fece coraggio, le si avvicinò e cosa straordinaria per lui incominciò a conversare con lei..mentre la invitava a eggiare sulla spiaggia, diventata campo di giochi per i bambini.. Le chiese dei suoi interessi-sono un’un assistente sociale, mi interesso della vita delle persone, cercando di essere utile a chi soffre.Mi piace molto la mia attività, mi fa sentire utile, mi soddisfa.Quando riesco ad aiutare qualcuno, a cambiare in sorrisi di gioia e gratitudine le lacrime il mio cuore si rallegra, provo una soddisfazione interiore di realizzazione di me stessa ;Parlo troppo di me però, mi parli un po’ di leiAlfonso fu costretto ad aprirsi, raccontò quello che poteva della sua vita e del suo desiderio di vivere una vita lontano da un mondo sempre più avido, materialista, privo di ideali, senza speranza che secondo lui, non aveva dinanzi a sé un grande futuro. Il mondo sarebbe stato ingoiato dal suo stesso egoismo.L’unica speranza per l’umanità era che l’uomo, gli uomini e i governi cambiassero.Non serviva a nulla cambiare le forme di governo, le leggi, le istituzioni senza che vi fosse un cambiamento interior, senza cambiare le mete, le aspirazioni dell’uomo.L’uomo stava morendo;era diventato una belva pronta a divorare, sbranare..emergere a qualsiasi costo:dov’erano andati a finire gli ideali, la solidarietà..Solo il denaro contava, sopraffare gli altri, dimostrare di essere più forti, superiori, più furbi..La curiosità di Martha si accese- -chi aveva dinnanzi?Chi era quell’uomo così esacerbato e scettico verso l’umanità?Come avrebbe potuto aiutarlo?-La sua natura altruista la coinvolgeva, anche perché anche lei in ato si era posta quelle domande-E’ venuto alle Bahama, abbandonando l’Italia per trovare il paradiso, un mondo nuovo e diverso? -Sì. è vero.Ha colpito il segno :sono qui in quanto voglio vivere in un mondo incontaminato, non sporcato dall’uomo con persone che condividono le mie idee, le mie aspirazioni-
-E non le sembra di contraddirsi?Prima ha detto una grande verità: il mondo può cambiare in meglio solo se l’uomo cambia in meglio.Quindi la realizzazione di un mondo migliore non dipende dal fatto che lei viva alle Bahama o in Italia, con queste o altre persone;dipende da un cambiamento interiore delle persone, ovunque si trovino. Il suo viaggio alle Bahama quindi sarà inutile se l’uomo non è cambiato, se lei stesso non è cambiato, le persone con cui viviamo non sono cambiate. Il problema che non ha risolto in Italia si riproporrà di nuovo alle Bahama, perché sostanzialmente l’uomo con i suoi difetti, le sue aspirazioni è uguale in tutto il mondo, con qualche differenza secondaria o pensa che nelle Bahama non esistano l’egoismo, l’avidità, la sete di potere..l’immoralità ?… L’uomo che sta morendo-come dice lei-è l’uomo moderno ovunque si trovi.Prima o poi i tratti negativi, più o meno accentuati si manifesteranno ovunque-Lei è più scettica di me-Allora secondo lei non c’è speranza per l’umanità?--No, non è questo il mio punto di vista.Io sono fondamentalmente otimista per il futuro -Non mi sembra proprio, da quello che dice.Ma poi, facciamo discorsi così personali che mi sembra strano darle del lei.Mi permette di chiamarla Martha e darle del tu?-Certamente, Alfonso, sono d’accordo con te.Ritorrniamo ora però al nostro discorso. Adamo ed Eva erano in paradiso:Cosa impedì loro di vivere felici per sempre?-Non mi dirai che credi in quella favoletta.In Satana che li sviò e l’uomo cadde nel peccato e nella sofferenza-Sì, io credo proprio in quella favoletta, come tu la chiami.D’altro canto come potrebbe altrimenti spiegarsi la sofferenza e l’angoscia attuale dell’umanità?Se Dio è amore perché soffriamo e moriamo, compresi i bambini che a volte muoiono straziati dai dolori per malattie incurabili--Ma questo è il motivo per cui io non credo in Dio.Se Dio esistesse bisognerebbe eliminarlo, perché sarebbe un genitore sadico che gode della sofferenza delle sue creature-\ -Il tuo punto di vista è comprensibile.Eppure una risposta alla tua domanda esiste ed è plausibile con l’amore di Dio.
Se oggi c’è tanta sofferenza è proprio perché l’uomo ha ignorato Dio, ha cercato di eliminarlo dalla propria vita, come fecero Adamo ed Eva. Ha infatti inventato la teoria dell’evoluzionismo sostenendo che la vita in tutte le sue molteplici espressioni è il frutto non di un atto creativo, ma della casualità, guidata dal motore della sopravvivenza del più forte del più adatto, tramite le mutazioni. Ora non è il caso di inoltrarci in questa discussione;se vuoi, ti presterò documentazioni scientifiche che dimostrano come la teoria dell’evoluzione è appunto una teoria e non un fatto.Sono invece i fatti scientifici a dimostrare che l’uomo è frutto di un atto creativo. Questa teoria però ha molto contribuito alla corruzione dell’animo umano.Se Dio non esiste, non occorre rispondere a nessuno delle nostre azioni.Possiamo stabilire da soli ciò che è bene e ciò che è male.Inoltre per sopravvivere dobbiamo dimostrarci più forti ed adatti dell’altro.E questo giustifica la sopraffazione, la violenza, il dominio dell’uomo sull’uomo.Il mondo oggi è così perché consciamente o inconsciamente si fa condizionare da questa convinzione.-A parte il fatto che questo non risponde ancora alla mia obiezione:perché Dio tollera la sofferenza, voglio proprio vedere come mi dimostrerai che l’evoluzionismo è una teoria-Mi sembra che per oggi abbiamo parlato anche troppo di argomenti troppo seri, E se ci divertissimo un po’?-A patto che mi prometti che ci rivedremo presto.E’ affascinante parlare con te -Te lo promettoE così si unirono agli altri nei balli e nelle altre attività…. Nel cuore di Alfonso si stavano sviluppando sensazioni che in precedenza non aveva mai provato.. Lo eccitava sentirla ridere parlare ballare, anche mangiare..il suo cuore accelerava non appena la vedeva ed udiva la sua voce..-Così bella e così intelligente e matura..!-Si stava innamorando?Non lo sapeva..sapeva solo che non aveva mai prima
provato quell’ebbrezza che gli rimescolava l’intestino e lo stomaco. Sì le sue sensazioni non si fermavano al cuore e alla mente..erano anche viscerali.. Anche gli altri intuirono che qualcosa stava succedendo fra Martha e Filippo, anche se i sentimenti di Martha erano più controllati.Sì, provava piacere e interesse a parlare con Alfonso.Era una persona sostanzialmente buona, anche se tormentata.Ms per il momento c’era solo o quasi un interesse intellettuale a parlare con un uomo colto e intelligente non delle solite banalità.Si sarebbe rivista con lui.Gli doveva delle risposte.
Cap.15
Alberto eggiava lungo la spiaggia bianca circondata da palme pensieroso di mattina presto, all’albeggiare del sole, mentre una fresca brezza gli accarezzava I capelli folti che troneggiavano su un collo lungo e forte come una torre.Aveva un fisico sportivo, nervoso, slanciato, con larghe spalle. Il volto maschio era reso interessante da rughe, poche ma marcate, che gli segnavano il viso Gli occhi azzurri grandi e luminosi, in cui si leggeva intelligenza e determinazione, facevano di lui un uomo molto apprezzato dal gentil sesso. Gli uccelli cantavano e gracchiavano al sole, mentre una brezza leggera faceva stormiere le foglie. -Sono in un paradiso, il mondo sta andando a pezzi, eppure non sono soddisfatto. Mi manca qualcosa:intanto una donna da amare e poi anche, perché nasconderlo, ?, la vita mondana:i balli, le feste i teatri;mi manca anche la lotta per prevalere, per mostrare le mie qualità.Questa vita ha i suoi lati buoni:c’è pace, tranquillità, amicizia, sicurezza.Ma è proprio quello che volevo? Io ho bisogno di competere per sentirmi vivo :pulire i maiali, allevare gli animali, una vita bucolica, seppure in un paradiso, è proprio quello che desideravo? Mi manca l’avventura.l’eccitazione e il brivido della vittoria, dell’incertezza. Come mi piaceva giocare a pocker, rischiare.E’ vero che spesso si perdeva, ma come mi deliziavano e mi gratificavano il brivido che mi attraversava il corpo, facendolo fremere, quando vincevo una mano!E l’ebbrezza di azzardare nel mercato finanziario, facendo lauti guadagni alle spalle dei gonzi!Questa avventura che ho compiuto con gli amici, mi ha elettrizzato ed entusiasmato..Ma ora questa vita scialba….Non è per me.Debbo fare qualcosa..-Così elucubrava Alberto mentre eggiava.E l’avventura gli andò incontro.. Una bella donna, splendida, dai capelli biondi come il grano, dagli occhi azzurri e un corpo sinuoso, avanzava verso di lui cavalcando al o un cavalo locale.
Una visione! -Quanto è bella con la sua pelle d’avorio, col suo corpo formoso, i seni turgidi.occhi forti e meravigliosi di chi sa bene quello che vuole ed è determinato a raggiungerlo. Questa non ha paura di nulla, cavalca verso la vita come una regina per dominarla e asservirla.-pensava Alberto tutto elettrizzato-La voglio, dev’essere mia-Buon giorno.Una giornata meravigliosa per incorniciare la sua bellezza.Piacere, mi chiamo Alberto, e, non si arrabbi, voglio, debbo conoscerla --Per me è stata una visione che mi ha folgorato-Vedo che va per le spicce, senza fronzoli e preamboli.. Eppure, le dirò, che la sua spavalderia, è eccitante.A me piace aggredire la vita e vedo che piace anche a lei..Mi chiamo Lula Hudson e anchio sono curiosa di conoscerla..- Così Alberto prese dalla stalla un cavallo e insieme si avventurarono nel bosco. Alberto le aprì i suoi pensieri, le sue aspirazioni, in poche parole le disse ciò che solo pochi istanti prima gli ava per la testa.Lei gli disse di essere una ballerina di una rivista musicale in un teatro di Miami.Era lì per riposarsi lontana dai rumori della civiltà.Però, a dir la verità, già le mancavano gli applausi, il pubblico, le feste mondane e incominciava ad annoiarsi.Troppa pace per lei;un poco andava bene, ma ora era satura .Scesero da cavallo e a piedi si inoltrarono in una insenatura nascosta agli occhi dei curiosi, coperta da palme e pini di mare. Con naturalezza si spogliarono e si fecero il bagno insieme, giocando prima e amandosi in acqua subito dopo.. Continuarono ad amarsi tra le palme finchè si addormentarono sulla sabbia calda e si svegliarono solo verso mezzogiorno, felici.. I giorni avano veloci:lui la presentò ai suoi amici;non mancarono i festeggiamenti e le gite sulle isole con le loro imbarcazioni. Si avvicinava il giorno in cui Lula doveva tornare al lavoro:che fare? I due discussero la cosa:-doveva tornare a Miami solo lei per incontrarsi solo i giorni in cui lei era libera dal lavoro? O Alberto doveva trasferirsi a casa di Lula
per vivere insieme lasciando gli amici?Non era una scelta facile, certo.Ma Alberto ormai non poteva vivere senza Lula Spiegarono la decisione presa agli amici, i quali augurarono loro felicità nella speranza di vederli spesso sull’isola.. E così Alberto si strappò dalla comunità e andò a vivere a MiamiFurono giorni felici in cui si inebriarono d’amore e di festeggiamenti.Furono invitati spesso dal bel mondo locale, conobbe attori, produttori e. .giocatori..anche di pocker, la sua ione… E incominciò a giocare di nuovo…Giravano molti soldi..era gente ricca..troppi soldi. All’inizio vinse e perse..Il gioco però gli portava via parte del tempo che prima ava con Lula… Lula si sentiva trascurata e glielo disse e gli espresse anche le sue preoccupazioni per lui:lui non immaginava con chi giocava;era gente corrotta e pericolosa, che poteva far girare molto denaro, alla fine sempre a proprio vantaggio..-Non era meglio che lui si trovasse un’attività confacente alle sue capacità?Come pensava di poter vivere con il pocher?.. Alberto si risentì!- Temeva che lui si sarebbe fatto mantenere?Aveva soldi bastanti per loro due e anche per il pocker.Anche ammesso che a volte poteva perdere, sicuramente sarebbero state somme trascurabili, e in quanto al lavoro stava già pensando di mettere su un’agenzia immobiliare.Il mercato gli sembrava favorevole e con le conoscenze che stava facendo gli affari non sarebbero mancati… In effetti Alberto aprì un’agenzia e questo rese felice Lola.La loro vita riprese un ritmo eccitante finchè….finchè non tornò il pocker e questa volta con grosse perdite.. Alberto doveva coprirle…ricorse ai soldi anticipati dai clienti… sperando anche di rifarsi--Intanto incominciò a bere e sempre più spesso era ubriaco, incominciarono le liti con Lola..le promesse di Alberto:mai mantenute.A volte Alberto alzava anche le mani su Lola, la quale, disperata per la felicità che ormai le era sfuggita, minacciava di lasciarlo.Ecco allora i pianti, le promesse di Alberto, le dichiarazioni di amore, la richiesta di perdono… -Questo non è l’uomo che io amavo-pensava Lola-dov’è andata a finire la sua
sfrontata sicurezza?Non può andare avanti cosìAllora Lola lo pose di fronte ad una alternativa:”o torni l’uomo che io amavo, smetti di giocare e ubriacarti, o ti lascio.Non possiamo più andare avanti così…” Alberto sapeva che Lola non scherzava;si vedeva che stava tirando fuori il suo carattere determinato.. E Alberto, che amava ancora Lola, ma che era con l’acqua alla gola, in quanto i debiti di gioco non potevano essere coperte con le entrate dei suoi clienti, i quali incominciavano a sospettare qualcosa, si decise a fare qualcosa che non pensava che avrebbe mai potuto fare:prosciugò il conto corrente comune con gli amici, di cui era restato uno dei contitolari.-In definitiva si autogiustificava, il principale merito per quel gruzzolo era stato lui.Non era stato lui a dare le informazioni sul Francisci?Pagò i suoi debiti, chiuse l’azienda e convinse Lola, che sempre sperava, di abbandonare Miami per recarsi in un’altra città, dove avrebbero potuto ricominciare insieme una nuova vita, ritrovare di nuovo il loro paradiso perduto…. Ma basta cambiare città per trovare il paradiso, quando l’inferno è nel tuo cuore…? Lasciamo definitivamente alla loro sorte Alberto e Lola…. Quale non fu la sorpresa quando gli amici vennero a sapere che Alberto aveva prosciugato il loro conto.C’era sorpresa e rabbia. -Com’era stato possibile?-Fecero accertamenti con la banca;telefonarono ad Alberto, ma questi non aveva più quel numero.Andarono a Miami, presero informazioni:Alberto e Lola erano definitivamente partiti senza lasciare indirizzi.. -Che fare?sco, Cristiano, Matteo, Carlo erano determinati a denunciarlo alle autorità. Ma Tullio, Angela, Giuseppe e Susanna non erano d’accordo.In primo luogo perché avrebbero attirato l’attenzione delle autorità su se stessi;inoltre erano dispiaciuti per Alberto che si fosse ridotto a quel gesto:certo doveva trovarsi nei guai.Farlo arrestare avrebbe comportato anche il rischio che Alberto vuotasse il
sacco sulla provenienza di quel denaro.D’altro canto ognuno aveva ancora il suo gruzzoletto personale;inoltre le attività andavano bene e non c’erano rischi che restassero senza soldi.. La delusione fu comunque forte..la fiducia che sino ad allora c’era stata fra loro incominciò ad incrinarsi..-Non si può mettere la mano sul fuoco per nessunopensavano -e il sospetto entrò nel gruppo..Il paradiso era un po’ meno paradisiaco. sco, Cristiano, Matteo e Carlo, gli unici che non avessero una donna pensavano che era ora che anche loro si guardassero intorno:un paradiso senza donne è incolore, è come un pasto insipido. Così si recarono in città per mettere un po’ di pepe nella loro vita. E trovarono donne, alcool, gioco e col tempo anche droga.. I rapporti con gli altri si incrinarono:erano diventati irascibili, poco disposti a collaborare e facevano la loro parte nel lavoro comune in modo irregolare. Le donne che invitavano a casa loro erano volgari, chiassose. .le loro case divennero disordinate.La pace era scomparsa dalla comunità:musica a volume troppo forte, schiamazzi..anche parolacce che i bambini potevano ascoltare;per non parlare degli atteggiamenti disinibiti che le donne esibivano in pubblico. Sì, il paradiso non era più tale. Tutti gli adulti della comunità si riunirono per discutere la situazione:i quattro “ribelli” dissero chiaramente che non erano bambini e della propria vita ne facevano quello che volevano;non avevano bisogno di prediche. Si stabilì di comune accordo che i quattro sarebbero usciti dalla comunità, mantenendo la propria casa e il proprio orto.Per quanto riguardava il lavoro comune sarebbero stati salariati in base al loro lavoro-Si impegnarono ad essere più riservati, in particolare quando i bambini erano presenti.Per il resto..ognuno per la sua strada. Il paradiso stava diventando sempre più simile al mondo da cui erano sfuggiti.
Cap. 16
Alfonso e Martha intanto continuavano ad approfondire la loro amicizia.Martha, mantenendo la sua promessa, aveva dato in lettura alcuni libri che trattavano l’argomento della creazione e dell’evoluzione, nonché la Bibbia. -Martha:-hai letto.che ne dici.?-ho letto e li ho trovati molto convincenti, in particolare la parte relativa alle mutazioni.Addita fatti scientifici incontestabili.Gli esperimenti sulla mosca Drosofila portano a conclusioni univoche. Le mutazioni genetiche sono il motore dell’evoluzione.Infatti se gli organismi viventi debbono are da speci inferiori a quelle superiori, debbono acquisire capacità, funzioni, organi che prima non avevano e debbono poterle trasmettere a forme di vita che discendono da loro.Se una specie non ha polmoni e si deve evolvere in una con i polmoni deve generare una mutazione in tal senso. -Come hai potuto notare, le MUTAZIONI SONO RARE, IL PIU’ DELLE VOLTE DANNOSE ALLA SOPRAVVIVENZA DELLA SPECIE IN CUI SI PRODUCONO E SOPRATTUTTO NON CREANO MAI ORGANI E FUNZIONI NUOVE. -E QUESTO SIGNIFICA CHE L’EVOLUZIONE IN LABORATORIO, STANDO CIOE’ ALLA REALTA’ CONOSCIUTA, AI FATTI A NOSTRA DISPOSIZIONE NON E’ POSSIBILE SCIENTIFICAMENTE. -Alla stessa conclusione si giunge se si studiano le singole specie e si evidenzia il progetto insito in ciascuna di esse. -Anche i paleontologi, attraverso gli studi dei resti fossili, sono giunti alla conclusione che le specie non si sono evolute una dall’altra, ma sono nettamente indipendenti fra loro e non vi sono anelli di aggio da una all’altra.Anzi sembra che in una certa era geologica compaiono le specie viventi improvvisamente e tutte insieme perfettamente formate nella loro complessità.
-La conclusione è:” Naturalmente ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio”-concluse Martha, citando un versetto biblico -Sì, sono convinto che Dio esiste, lo vedo nelle stelle, nelle costellazioni, nella bellezza del suo creato e nella sapienza e potenza connaturate nella creazione.”La sua sempiterna Potenza e Divinità …si comprendono chiaramente dalle cose fatte, così che sono inescusabili” Sì chi rifiuta Dio è inescusabile.Vedi che anch’io cito la Bibbia?La sto leggendo e mi affascina.. Ma resta un mistero come un tale Dio, che si identifica con l’amore, possa permettere tanta sofferenza:perché i bambini muoiono straziati dal dolore, perché i campi di concentramento nazisti, perché le guerre, perché le sofferenze e le ingiustizie più atroci..?Come conciliare ciò?E’ Dio che vuole tutto questo? -Apparentemente sembra impossibile.E infatti la Bibbia parlando della creazione della vita intelligente ci dice che Dio creò Adamo ed Eva sulla terra e li mise in un paradiso affinchè vivessero per sempre felici. Non è quello che un padre eterno, perfetto e felice deve desiderare per i propri figli, se li ama?-Allora Dio non era un buon padre.L’uomo evidentemente non fu creato perfetto visto che peccò e morì.-Le cose non stanno proprio così.Dio creò Adamo ed Eva perfetti, ma liberi, non erano degli automi.Potevano accettare di servire Dio o rifiutarsi E loro rifiutarono e scelsero di stabilire da soli ciò che era giusto e ciò che era sbagliato rifiutando Dio e andando incontro alla punizione che era stata loro prospettata:l’imperfezione e la morte: Ecco allora che non è Dio a causare la morte e l’imperfezione con le sue conseguenze, ma l’uomo, che rigetta Dio come suo padre.e gli dice:io non ho bisogno di te, posso fare a meno di te.E Dio lo ha lasciato fare..e i fatti dimostrano ampiamente cosa è stato capace di fare l’uomo senza Dio:la morte, la sofferenza sono state causate dall’uomo e dalla sua dichiarazione di indipendenza da Dio. -Tu parli di libertà, di libero arbitrio..ma esistono veramente?L’uomo è davvero libero? Noi siamo il risultato delle circostanze:dove nasciamo, da chi, come cresciamo, che educazione riceviamo..queste cose determinano le nostre scelte, che quindi
non sono affatto libere.E’ il caso che decide per noi.-E questo è vero, almeno in parte:la Bibbia dice che siamo schiavi del peccato per nascita..Ma potrebbe un Dio d’amore punire una persona che non è responsabile delle sue azioni?Anche se nasciamo e cresciamo schiavi Dio darà a tutti l’opportunità di conoscerlo e di accettarlo come suo Dio o rifiutarlo.Per questo ha fatto scrivere le Sacre Scritture:per farsi conoscere, per aiutare le persone a essere veramente libere quando lo accettano come loro Dio o lo rifiutano.”Dio non ha tenuto conto dei tempi di tale ignoranza”.. -dice la Bibbia.Quando però l’uomo è messo in grado di sceglierlo o rifiutarlo allora l’uomo diventa responsabile delle sue azioni e ne risponde. Se non fosse così, l’uomo sarebbe irresponsabile e non potrebbe né essere punito, né premiato.-E il premio sarebbe la vita eterna in un paradiso, la punizione:la morte eterna.?.-Sì, è proprio così.Ma la bontà deve essere equilibrata dalla giustizia.L’uomo deve meritarsi il paradiso.Ma come fare, visto che a causa della propria imperfezione ereditata, non può fare a meno di peccare? Ecco rispondendo a questa domanda, evidenziamo l’enormità dell’amore di Dio e della sua giustizia. Un uomo perfetto ha peccato, portando la morte nel mondo, un uomo perfetto doveva morire per riacquistare a Dio una umanità perfetta che egli avrebbe acquistato con la sua vita data in sacrificio, per così dire adottandola come figli. -Quindi ora mi parli del riscatto di Gesù’?Che.se ho letto bene non è Dio, ma il figlio di Dio, l’unigenito figlio, la cui vita perfetta Dio trasferisce nel grembo di suo madre Maria affinchè possa portare su di sé il peso del peccato dell’umanità morendo al posto dei peccatori che esercitano fede in lui?-Ma non vedi in questo qualcosa di meraviglioso, un progetto amorevole e giusto.che è costato molto a Dio e a Gesù?.Immagina solo come deve aver sofferto Dio vedendo morire il suo amato figlio fra strazi atroci come un malfattore?E pensa alla sofferenza di Cristo, che benchè fosse il figlio di Dio fu maltrattato, sputacchiato.alfine ucciso fra due malfattori.Egli lo fece volontariamente per amore del Padre affinchè il suo eterno proposito potesse adempiersi:un paradiso sulla terra abitato per sempre da persone perfette che
scelgono di adorarlo per sempre felici.L’eterno proposito di Dio è dunque quello che era stato temporaneamente vanificato dalla ribellione dell’uomo.Mediante l’ubbidienza di un sol uomo, il Cristo, la sovranità di Dio viene rivendicato e il suo nome viene santificato.Mentre stanno eggiando e parlando lungo la spiaggia all’ombra delle palme la voce di un bambino, la voce di Luciano, squarcia l’aria?E’ una voce lacerata, angosciata:Alfonso, Alfonso … presto..presto..Tullio sta male.vieni! Accorrono..Tulio, incosciente giace su un letto rantolando..Lo abbraccia Angela in lacrime:”Tullio, Tullio svegliati caro-intanto lo abbraccia e lo accarezzasvegliati non lasciarmi sola, cosa posso fare senza di te? Tu sei la mia vita..se tu muori io non potrò continuare a vivere..che senso ha la vita senza di te? Svegliati..svegliati-Intanto lo abbracciava con forza e tenerezza, lo scuoteva come per svegliarlo. -.Ma da Tullio non venivano segni di vita..e gradualmente morì tra le braccia impotenti di Angela: Un ictus lo aveva stroncato…. Tutti gli amici, compreso Martha, erano presenti:tutti annichiliti dal dolore.. Tullio, così giovane, bello e vigoroso, il loro riferimento..la loro guida era morto.. Il suo sogno di un paradiso era svanito con lui… Come può e dove può esserci un paradiso dove la morte e le malattie ti possono ghermire e straziarti nel fiore della gioventù, nel pieno delle tue forze e tu sei impotente, non puoi fare nulla….Paradiso? Ma quale paradiso? Si può in paradiso provare un dolore così atroce..così devastante che sconvolge la tua vita come il dolore che provava Angela? Tutti si avvicinarono a Tullio abbracciandolo in lacrime.Nesssuno aveva la forza e la voglia di dire una parola… Angela li pregò con dolcezza ma decisione di lasciarla sola-Lasciatemi, ora vi prego, voglio restare sola con Tullio..dopo..dopo.. -Tutti uscirono.Alfonso e Martha, spaventati..avendo intuito tutto..si rifiutavano di andarsene-Lasciaci restare con te..Angela, comprendiamo la tua sofferenza, ora non puoi restare sola..-Martha l’abbracciava teneramente in lacrime-
Angela.stringendola fra le braccia, “NON FARLO!”, le disse con fermezza… Con altrettanta fermezza Angela le rispose:”Il mio paradiso è finito qui ed ora” Abbracciò Martha e Alfonso e li spinse fuori dalla stanza, che chiuse a chiave dietro di sé. Nessuno degli amici si decideva ad andare via, erano tutti restati in quella casa, consapevoli di non poter fare nulla per impedire l’inevitabile già deciso con fermezza da Angela nel suo cuore.. Angela, abbracciando Tullio, bagnandogli il viso con le sue lacrime, mentre i suoi capelli si spargevano a coprirli.Si era impossessata di quel corpo, quasi a fondersi con esso.-Eccomi caro, non ti lascerò solo, dove sei tu, sarò anch’io;se tu vivrai, vivrò anch’io..se tu non ci sarai..neppure io voglio esserci…Il nostro sogno deve continuare .sempre insieme..insieme in vita e in morte.Che cos’è la mia vita senza di te?.. Io non voglio un’altra vita..voglio la mia vita con te.solo con te..sempre con te.. Abbiamo sognato un paradiso insieme..Se esiste un Dio, se mai in qualche luogo possa esistere un paradiso..ebbene io voglio stare là con te..senza di te per me non c’è un paradiso..non c’è nulla..Abbracciandolo più forte assume una forte dose di un medicamento che a quelle dosi è sempre mortale, non dimentichiamoci che era quasi una dottoressa.. -Ecco caro, caro..aspettami..sto arrivando-continuava a dire abbracciando Alfonso, mentre una grande beatitudine pervadeva il suo cuore.Aspettami..sto arriv…..La sua vita si era spenta… Quando gli amici entrarono nella stanza la videro serena, quasi felice, con un sorriso sulle labbra mentre stringeva tra le braccia afflosciate, senza vita, il corpo di Alfonso.. No, non c’è paradiso dove la morte e le sofferenze devastano il cuore degli uomini. Non c’è paradiso dove la felicità può essere stravolta all’improvviso, da eventi incontrollabili, non c’è paradiso dove la vita può essere strappata via così brutalmente.. Non c’è paradiso che gli uomini possano creare con le loro forze e con la loro intelligenza…Non c’è un paradiso senza Dio… Questo pensavano Martha ed Alfonso… “Com’è è triste la morte, com’è devastante!”-disse Alfonso-
Martha:”la Bibbia dice che la morte è un nemico, introdotto dal peccato..Un terribile nemico che Dio ha combattuto e vinto.Lui è un Dio sempre vivente e vuole che i suoi figli siano come lui.Ed è per questo che ha mandato suoi figlio sulla terra, per vincere la morte”come ultimo nemico sarà ridotta a nulla la morte-. Alfonso:”Come può avvenire questo miracolo?” -”I morti sorgeranno”, “Dio bramerà l’opera delle sue mani”strappandoli alle fauci della morte, il mostro che domina i pensieri dell’uomo, la piovra che tutti avvolge nelle sue spire. Cristo è morto per questo.Cedendo la sua anima perfetta in sacrificio egli ha riscattato l’umanità e ha acquistato il diritto legale di risuscitare i morti “Io sono la risurrezione e la vita.Chi esercita fede in me, benchè muoia, tornerà in vita”… Sì, Alfonso, se Dio vuole potremo riabbracciare Tullio e Angela fra poco. “Vi sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”, sì’ anche quelli che non hanno creduto in Cristo perché non ne hanno ricevuto una reale possibilità, saranno risuscitati e potranno conoscere Dio e Cristo e, se vorranno, ricevere la vita eterna. Alfonso:”Martha, io ti amo…La mia vita è legata alla tua..ti appartiene..Non è il momento di parlarne, forse.Eppure io ho sentito il bisogno di dirtelo ora..mentre ti sentivo parlare..mentre ascoltavo le tue parole, che hanno scaldato il mio cuore. . Mi vuoi sposare? Martha:”Anch’io penso di amarti, Alfonso..Ma è troppo presto..Dobbiamo conoscerci meglio..dobbiamo conoscere meglio Dio, studiare la Bibbia.Io non sposerò mai nessuno che non condivida la mia fede…. Aspettiamo, Alfonso..Mi sei molto caro e sono certa che fra poco condivideremo le stesse speranze.. E potremo unirci di un amore forte come la morte, inscindibile.. Se dobbiamo sposarci io voglio divenire una sola carne con te solo e per sempre”. Alfonso:”Oh cara-l’abbraccia teneramente e la stringe a sé per baciarla con ione- Martha:Lo respinge con tenerezza.”Non ancora, è troppo presto.Ti apparterrò, apparterrò solo a te e per sempre solo dopo il matrimonio”…
Cap.17
Dopo gli ultimi avvenimenti il villaggio era restato sconvolto:erano tutti storditi, non sapevano cosa fare, dove andare:-dobbiamo ancora stare su quest’isola tutti insieme?Ha senso la cosa?Non sarebbe meglio che ciascuna famiglia si faccia la propria vita.Chi aveva figli o era sposato:Sergio e la moglieAnita;Andrea Erica e il figlio Andrea;Bruno la moglie Lily ed il figlio Claudio;Mauro la moglie Maria e il figlio Luigi;Renato la moglie Erica e il figlio Guido;Ennio la moglie Marisa e il figlio Luciano si trovarono più volte per discutere il loro futuro, anche alla luce delle notizie che provenivano dall’estero. Il mondo era sempre più sconvolto:la situazione economica in tutto il mondo stava peggiorando rapidamente:le persone assaltavano le banche, svuotavano i negozi, molti imprenditori in difficoltà o lavoratori licenziati si suicidavano a volte dandosi fuoco per la disperazione;il commercio mondiale era nel caos più completo, gli stessi USA attraversavano una recessione preoccupante, per non parlare delle minacce di guerra internazionale.Il petrolio era sempre più conteso dalle grandi potenze, il suo costo era divenuto insostenibile, l’Iran aveva messo lo stretto di Ormuz sotto la minaccia di intervento armato, bloccando così la navigazione delle petroliere che trasportavano il 30% del petrolio mondiale;la Russia e la Cina avevano posto il veto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU contro un intervento armato contro l’Iran… La conseguenza di tutto ciò era che l’economia mondiale stava andando incontro ad un disastro economico senza pari e che la stessa struttura degli stati si stava sbriciolando lasciando i paesi nell’anarchia… Anche per loro stava diventando difficile gestire le loro piccole attività da San Salvador, dove non arrivavano più turisti.. -Non sarebbe stato il caso di trasferirsi a Nassau, la capitale, dove c’era ancora un po’ di movimento commerciale e dove i loro figli avrebbero potuto studiare adeguatamente e prepararsi ad un futuro meno incerto? D’altro canto il loro villaggetto, dopo gli ultimi avvenimenti, aveva perso molta della sua attrattiva.Tullio, Angela, Alberto non c’erano più e sco, Cristiano, Matteo e Carlo ormai erano diventati estranei anzi un pericolo per l’educazione dei loro figli e per la pace del villaggio.Alfonso poi con Martha, ormai appartenevano ad
un altro mondo…. Vivevano una vita diversa dalla loro..avevano altri ideali..sognavano mondi diversi..una diversa religione.. Ne avevano parlato qualche volta insieme..ma la loro era una religione che sentivano estranea.,.di cui parlavano quasi con ostilità o compatimento.. In quanto a Giuseppe e Amelia, dopo la morte di Tullio e Angela, si erano come appartati nel loro dolore e si frequentavano molto di meno-Che stavano pensando? Cosa avrebbero fatto?… Già cosa avrebbero fatto Giuseppe ed Amelia?.. Dopo la morte di Tullio e Angela, Giuseppe ed Amelia erano entrati come in uno stato d’apatia..Andavano avanti alla giornata..trascinavano le giornate..avevano perso sprint, entusiasmo per la loro vita a San Salvador..alla loro comunità..Erano spenti..-il loro futuro?.-.Non sapevano..non ne immaginavano uno..Il mondo precipitava nel caos..loro non potevano far nulla per modificare gli eventi..che le cose procedessero come dovevano e volevano..sarebbero vissuti alla giornata…
Nel frattempo però Alfonso e Martha, che si erano accorti di quanto stava succedendo, si incontrarono con loro molto più spesso di prima e parlarono a lungo… D’apprima con scetticismo, poi, piano piano, incominciarono a sentire che il loro cuore incominciava di nuovo ad accendersi..Incominciarono a sperare in un futuro diverso Meno effimero del paradiso sperato a San Salvador. San Salvador era stata la porta del Nuovo Mondo per Cristoforo Colombo, avrebbe potuto esserlo anche per loro…? Tutti questi fermenti ebbero il loro sviluppo, la loro maturazione qualche
settimana dopo… Era usuale che nelle zone subtropicali si verificassero improvvise e violente tempeste. Quella che si stava avvicinando a San Salvador era qualcosa di profondamente diverso.A causa dell’effetto serra uragani di straordinaria potenza sconvolgevano il mondo, in particolare nei paesi tropicali.L’uomo stava raccogliendo quello che aveva seminato con un uso avido dissennato della terra e delle sue risorse…La terra si stava ribellando..stava vomitando quelli che l’avevano rovinata.. Tutti i mezzi di informazione informarono con giorni in anticipo che un uragano terribile per la sua vastità e per l’intensità del venti, anche 220 Km all’ora,. stava avanzando contro le Bahama. Gli amici si prepararono.Le cantine delle loro case erano in muratura, le fondamenta in cemento ed in previsione di questi avvenimenti, avevano preparato degli alloggi sotterranei che li avrebbero protetti.Li riempirono di quanto pensavano potesse loro servire per la sopravvivenza, compresi documenti, valori, denaro…I laboratori con le macchine furono assicurati con assi. I macchinari furono ricoverati.. Erano pronti ad affrontare l’uragano, che i media indicavano sempre più vicino: Gli allarmi erano preoccupanti:-il tifone acquista potenza, si prevede che sarà straordinariamente distruttivo.Una mattina all’orizzonte apparve una massa, livida, nera immensa, roteante su se stessa che si si avvicinava velocemente all’isola contorcendosi sul mare all’infinito: Non riuscivano a vedere la fine di quell’immenso imbuto che tutto inghiottiva. Incominciarono i venti e la pioggia ruggendo, sradicando alberi come fuscelli, che venivano lanciati lontano con potenza.Le case venivano squartate, gemevano come per un profondo dolore, anche le fondamenta tremavano e oscillavano.Era spaventoso:erano atterriti, disperando di potersi salvare.L’acqua del mare sommerse tutto il villaggio e incominciò a filtrare nei loro alloggiamenti sotterranei:li assalì il timore di morire affogati.Avevano previsto questa possibilità.Ma la potenza dell’uragano fu superiore a tutte le loro previsioni … Tutte le attrezzature, le case, I pannelli solari, gli alberi, gli animali che lanciavano versi terrorizzati furono spazzati via in pochi minuti…Il villaggio fu
letteralmente raso al suolo e spazzato via.. Quando tutto fu finito e poterono uscire dai loro rifugi, fradici d’acqua e tremanti, agonizzanti per il terrore…videro..Il loro paradiso non esisteva più.. Solo macerie, pesci morti, alberi abbattuti animali squartati, le loro barche erano state sollevate e gettate in quello che rimaneva del bosco.. Praticamente il villaggio del paese e l’aereoporto non esistevano più…. Il loro paradiso era definitivamente distrutto….. Ma può l’uomo con le sue mani costruirsi un paradiso quando non ha il controllo degli elementi, quando per avidità, e ignoranza rompe gli equilibri creati con sapienza da Colui che è grande in sapienza e immenso in potenza? Quanto è piccolo l’uomo! Quanto è grande Geova Dio! Ormai tutto era deciso: Le famiglie degli amici si rifugiarono, secondo i loro desideri a Nassau, devastata ma non completamente distrutta. Alfonso, Martha, che era restata con loro anche durante l’uragano, Giuseppe e Amelia si fermarono ancora sull’isola.Dovewvano ancora decidere sul loro futuro… Intanto sistemarono come potevano alcune abitazioni ancora utilizzabili in parte e poi si dedicarono ad aiutare gli abitanti del villaggio vicino, come potevano…
EPILOGO
Alfonso, Martha, Giuseppe ed Amelia lavorarono duramente per settimane per ripulire la spiaggia, riattare qualche casa per renderla abitabile, preparare un orto per renderlo produttivo..insomma per rendere il posto appena vivibile, anche se pulito ed ordinato. Nel frattempo mangiarono dei viveri che avevano in depositi formati in precedenza per eventi eccezionali.Anzi distribuirono parte di essi alle persone in difficoltà della vicina cittadina devastata e lavorarono non poco per assistere bambini, anziani e malati.Molti venivano ad attingere acqua potabile dalla loro cisterna che aveva resistito all’uragano.Altro cibo se lo procurarono con la pesca.Le conoscenza di farmacia ed erboristeria di Amelia si palesarono essenziali nella prima fase, quando ancora non erano pervenuti aiuti esterni. Si meritarono la stima e l’affetto dei loro vicini:gente sempice, grata e sempre positiva, per quanto le circostanze permettevano. Ora che la situazione era diventata più tollerabile si potevano permettere di prendersi un po’ di riposo, mangiare insieme sulla spiaggia, dove avevano preparato una cucina sotto uno dei pochi alberi restato in piedi, a parlare.Avevano tanto bisogno di parlare insieme, di capire, di spiegare….. Cosa stava succedendo al mondo..? Dove stava andando?Che dovevano fare loro, quale sarebbe stato il loro futuro?… Alfonso:Quanto è accaduto è solo una piccola dimostrazione di quello che sta accadendo al mondo per colpa dell’uomo.L’uomo ha rovinato la terra.:effetto serra, inquinamento, aumento incontrollato della cementificazione, depredamento avido ed insensato delle proprie risorse;desertificazione, piogge acide, carenza di acqua potabile, assottigliamento dei ghiacciai..cambiamenti climatici, accompagnato da eventi atmosferici catastrofici…Ormai il petrolio è finito, ha raggiunto il picco massimo di produzione e fra poco la domanda sarà superiore all’offerta, con aumenti insostenibili dei prezzi..Molti scienziati prevedono che a breve la nostra società finirà tra convulsioni sociali, politiche e militari senza pari.. La popolazione aumenta al ritmo di 80 -90 milioni di abitanti all’anno e la produzione cerealicola e del pesce diminuisce a livello globale..e potrei andare avanti a lungo… Sì, la terra è irrimediabilmente rovinata:l’uomo sta
raccogliendo ciò che ha seminato- Martha:Questo non fa che confermare una profezia biblica:”Dio rovinerà quelli che rovinano la terra!”La Bibbia indica chiaramente che questo mondo, le sue istituzioni, il suo modo di essere è giunto al suo termine.L’apostolo Paolo lo sottolinea con parole che sembrano descrivere quanto i nostri giornali giornalmente evidenziano:”Negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili.Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori..ingrati, sleali..traditori , testardi, non disposti a nessun accordo…..”L’uomo è morto nella sua essenza spiritual e morale..si è ridotto a questa misera cosa descritta da Paolo. E l’apostolo Giovanni nel descrivere i così detti cavalieri dell’apocalisse sottolineò che a questi fu concesso di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini- si scannassero gli uni gli altri e fu. data una grande spada.Quale spada più grande è stata data agli uomini delle guerre mondiali, delle migliai di conflitti e disumani atrocità che hanno annientato in un secolo la vita di 100.000.000 di persone?”E fu data loro autorità..per uccidere con una lunga spada e con la penuria di viverie con una piaga mortale e mediante le bestie selvagge della terra”. Non vi sembra di leggere la storia di quest’ultimo secolo? Amelia:”E’ vero.è spaventoso..sembra di leggere il giornale e sembra che le cose stiano precipitando.Il mondo sta cadendo nell’anarchia.Prendete l’Italia:con tutto che governano i militari con mano forte e violenza inaudita..la manifestazioni, le rivolte gli attacchi alle banchè, alle istituzioni continuano irrefrenabili.. Giuseppe”Ma è quello che sta accadendo in tutto il mondo.Sembra che il tessuto sociale si stia stracciando;non c’è coesione, né solidarietà.Gli accordi internazionali son carta straccia, ogni stato cerca egoisticamente la propria via a danno degli altri, facendo il proprio danno.Le tensioni tra Russia Cina e America stanno divenendo sempre più aspre.La guerra per il petrolio, per l’acqua e le materie prime aumenta pericolosamente la probabilità di una guerra nucleare, che porterebbe l’umanità a finire la sua avventura sulla terra in un enorme fungo che inghiottirebbe in un attimo tutta la vergogna e le atrocità causate dall’uomo, dimostrandone l’incapacità, nonostante le grandi conquiste scientifiche, di controllare saggiamente le forze della natura e di autogovernarsi con saggezza nell’interesse di tutti.L’evoluzionismo ha esaltato la competizione, la prevalenza del più forte sul più debole, del più adatto..Ebbene questa avido, egoistico, ottuso modo di pensare a cosa ha portato? Al dominio dell’uomo sull’uomo, alla tirannia del profitto, alla globalizzazione che ha dissestato la stabilità socio
politico degli stati, portando al trionfo del capitalismo sfrenato e incontrollato.Tutte le forma di governo tentate dall’uomo sono fallite:è fallito è vero il socialismo reale, ma ora sta fallendo il capitalismo e il liberismo portando l’umanità all’autodistruzione. Martha: Sì qualsiasi forma di governo non è in grado di risolvere i problemi dell’uomo.Questi non verranno risolti da governi nuovi, da nuovi regimi, nuove leggi: finchè l’uomo non cambia i suoi valori, il suo essere uomo, le sue mete qualsiasi forma di governo creata sarà sempre espressione di un uomo egoista avido pronto a dominare e sfruttare il prossimo.La Bibbia dice:”L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”.E non è proprio quello che testimonia la storia dell’umanità? Amelia-Ma allora non cìè proprio più nulla da fare ?La società umana è destinata alla autodistruzione.Che orribile pensiero:una società senza domani, senza futuro.E’ un vivere angosciante nell’attesa della distruzione. Alfonso:Eppure io e Martha siamo profondamente felici per il futuro che ci attende: Quando l’uomo sfidò Dio affermando di non aver bisogno della sua guida, di poter fare da solo.Dio nella sua grande sapienza e nel suo immenso amore, mentre lasciava all’uomo la possibilità di dimostrare la sua affermazione di indipendenza da lui, nei modi e nelle forme che avrebbe creato liberamente l’uomo, portava avanti la realizzazione del suo originale proposito:creare sulla terra un paradiso dove l’uomo, adorando Dio e accettando la sua guida, avrebbe potuto vivere per sempre felice. Martha: La preghiera del Padre recita:”Sia santificato il tuo nome.Venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà come in cielo, anche sulla terra. La soluzione quindi è il Regno di Dio sulla terra. Gesù Cristo sarà il Re di questo Regno.Non sarà un governo umano.
Con la sua vita ha dimostrato di essere il Re migliore che l’uomo possa
desiderare:egli era in cielo il figlio perfetto di Dio, mediante cui Dio creò ogni cosa.Eppure accettò di farsi uomo, per liberare l’uomo dalla schiavitù del peccato e della morte.A tal fine Dovette morire di una morte atroce e vergognosa, condannato come il maledetto di Dio.”Fu disprezzato e fu evitato dagli uomini, uomo fatto per le penee per essere familiare con l’infermità…Fu disprezzato e non lo tenemmo in nessun conto.Veramente portò lui stesso le nostre infermità, e in quanto alle nostre pene se le caricò…Egli fu trafitto per le nostre trasgressioni, era schiacciato per i nostri errori.. A causa delle sue ferite c’è stata per noi guarigione..” Egli stesso disse:” Il Figlio dell’uomo è venuto non per essere servito, ma per servire e per dare la mia anima come riscatto in cambio di molti” Si può avere un Re migliore di questo?Si fa uomo per salvare l’umanità cedendo la sua vita fra atroci soffereenze. Inoltre, quando fu sulla terra, dimostrò di avere il potere sulla morte e le infermità:risuscitò morti, guarì ogni sorta di malattia.Aveva il dominio anche sulla natura, potendo comandare ai venti.Sì aveva ricevuto tali poteri dal padre e li esercitò tramite lo spirito santo..Moltiplicò anche i pesci e i pani. Un uomo come questo, venuto per servire e per usare la sua sapienza e i suoi poteri soprannaturali non sarà in grado di risolvere tutti i problemi dell’umanità? Alfonso:Prima però di portare questo nuovo mondo, il paradiso sulla terra, dovrà fare qualcosa di importante.distruggere i malvagi;quelli che rifiutano la sua sovranità e quella di suo padre.Egli è morto per riscattare, per chiamare a sé persone mansuete che si sottomettono volontariamente al suo dominio, esercitando fede nel suo sacrificio.Questi saranno adottati come suoi figli e potranno godere la vita perfetta per sempre. Giuseppe:Ma Gesù non è amore?Come può distruggere per sempre qualcuno?Non può salvare tutti? Martha:In effetti egli muore per tutti, vuole salvare tutti.Per questo fa compiere un’opera di predicazione mondiale affinchè tutti possano conoscere lui e suo padre ed
essere salvati.Ma se le persone non accettano Dio e Gesù, lo rifiutano e rifiutano di sottomettersi al suo dominio Che deve fare?Se queste persone sopravvivessero e entrassero nel Nuovo Mondo insieme ai “buoni”, quelli che accettano il suo dominio, il paradiso non si trasformerebbre di nuovo in un mondo simile al nostro dove i malvagi opprimono e sfruttano i buoni?Che paradiso sarebbe questo? La giustizia e l’amore di Dio verso i buoni rendono necessario eliminare per sempre i malvagi.. Alfonso:Già ora mediante la predicazione della Buona Notizia del Regno Gesù sta selezionando quelli che meritano di entrare nel paradiso.Mediante un’opera di istruzione mondiale, basata sulle sacre scritture.con il suo spirito sta trasformando la mente e il cuore di persone imperfette per renderle idonee per entrare nel paradiso, dove quest’opera d’istruzione continuerà finchè non verrà raggiunta la perfezione spirituale, fisica, ed emotiva..
Martha:Ebbene questa raccolta sta per finire.Fra breve Dio, mediante Cristo, interverrà per distruggere questo mondo, che in caso contrario, si autodistruggerebbe e portare i buoni, gli ubbidienti, nel Nuovo mondo. Amelia:Allora distruggerà la terra, come al diluvio? Martha:No, la terra durerà per sempre.Distruggerà le istituzioni politiche e la falsa religione di questo mondo e quelli che le sostengono, distruggerà i malvagi impenitenti, tutti coloro che si oppongono al suo governo.I buoni non saranno distrutti, potranno are in vita attraverso quella che la Bibbia chiama “la grande tribolazione, come non vi è stata mai, né vi sarà più.Sarà una distruzione selettiva..
Alfonso:Penso che per oggi possa bastare…siamo tutti stanchi.Continueremo domani, così avranno un po’ di tempo per meditare sulle informazioni che abbiamo trasmesso, forse troppo in abbondanza. Giuseppe ed Amelia erano estremamente eccitati per quanto avevano ascoltato.Non riuscirono a dormire praticamente;ne parlarono tutta la notte, finchè all’alba presero sonnoQuando si svegliarono si dedicarono alle incombenze giornaliere in attesa di incontrarsi con Alfonso e Martha e riprendere l’argomento. Avevano veramente trovato la Verità,, avevano trovato Dio?Era possibile..?E il paradiso non era una nuova illusione?Temevano di essere delusi nelle loro speranze, come era appena accaduto.Era solo una bella favola per bambini ? Che bella favola però e così logica e veritiera, anche se semplice!Ma perché la Verità avrebbe dovuto essere difficile.Dio non voleva bene a tutti e, se possibile salvare tutti? E allora perché avrebbe dovuto rendere la Verità difficile da comprendere?Non avrebbe piuttosto dovuta renderla semplice anche per i bambini, affinchè anche loro comprendessero, lo conoscessero e imparassero ad amarlo e a sperare in un mondo migliore?Era troppo bella?Ma perché non avrebbe dovuto esserla?In definitiva, se Dio esiste ed è amore, cosa avrebbe dovuto desiderare per i suoi figli?Non avrebbe dovuto desiderare che fossero felici, come lui era felici, che vivesseri per sempre, come lui viveva per sempre, che fossero perfetti come lui era perfetto? Che cosa desidera un padre per iu propri figli?Non è disposto a dare loro tutto il meglio che possono, anche la propria vit?.Dio ha fatto anche di più:non potendo sacrificare la propria vita indistruttibile, ha chiesto a suo figlio, il suo diletto figlio Gesù di morire per le sue creture, affinchè anche loro potessero condividere la sua Felicità-Certo immenso.enorme profondo fu il suo dolore nel sentire il figlio suo, prima di essere sacrificato chiedergli implorandolo:”Abba Padre, ogni cosa ti è possibile, rimuovi da me questo calice.Tuttavia non ciò che io voglio ma ciò che tu vuoi”.L’anima di Cristo era profondamente addolorata, ma non gli impedì di sottomettersi al padre anche di fronte a quella prova estrema.Ed è vero che Geova avrebbe potuto salvare il figlio, ma avrebbe potuto
rispondere all’accusa di Satana che gli uomini lo servono solo perché lui li protegge e dà loro qullo che vogliono?Anche l’anima di Geova era profondamente amareggiata, ma anche lui dovette bere quel calice amaro, proprio perchà quella morte così atroce avrebbe dimostrato l’infamia delle accuse di Satana e gli avrebbe dato il diritto di distruggere per sempre Satana, i suoi demoni e tutti i malvagi.Ma soprattutto gli avrebbe dato il diritto di manifestare il suo immenso amore verso l’umanità redimendola dal peccato e dandogli l’oppportunità di eliminare la morte e le sofferenze per sempre? Certo deve essere stato atroce per il padre quando Gesù.al culmine del suo martirio gli gridò:”Elì, El’lamà sabachthàni “cioè “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”. Ma quanto grande fu la sua gioia quando il figlio, avendo col suo sacrificio santificato il suo nome e rivendicata la sua sovranità, dimostrando che gli uomini lo amano sino alla morte per le sue qualità e si sottomettono volontariamente alla sua volontà, fu risuscitato nei cieli e sedette alla destra di suo padre aspettando, come Re del Regno di Dio il tempo in cui avrebbe distrutto Satana e il suo mondo! Di tante cose avevano parlato quella notte Amelia e Giuseppe.Ma una cosa ancora li turbava.Un Dio di amore avrebbe veramente distrutto tante persone?E’ vero che non poteva esistere un inferno di sofferenza eterna, che avrebbe reso Dio un sadico tormentatore, ma avrebbe veramente distrutto, annientato per sempre i malvagi, non poteva aiutarli a diventare buoni, non poteva trasformare la loro personalità? Questo era il dubbio che attanagliava il lorro cuore e la loro mente.Volevano che tutti fossero salvati, che tutti comprendessero la verità e si salvassero. E questo dubbio espressero a Martha e Alfonso quando nel pomeriggio sul tardi si incontrarono di nuovo con loro. Martha: Capisco il vostro problema.Anche Dio desiderava la stessa cosa. Salvare tutti.Infatti Cristo ha ceduto la sua anima per tutti.Ma gli uomini in genere hanno accettato Cristo, lo stanno cercando? Chi lo ha fatto mettere a morte?Non furono i sacerdoti del tempio?E chi preferì salvare un malfattore come Barabba piuttosto che salvare Gesù, come lo stesso Pilato preferiva, sapendo che era innocente?Non furono i suoi
connazionali..coloro che conoscevano i segni che aveva compiuto e che avevcano ascoltato i suoi insgnamenti. Cristo non può salvare tutti non perché non vuole, ma perché il mondo l’ha rigettato e a parole e con le azioni dimostra di non accettare il suo sacrificio e di non volersi sottomettere al dominio del padre suo. Dio e Cristo sono costretti ad eliminarli sia in nome della giustizia, sia per amore di quelli che li amano e si sottomettono a loro.Quale paradiso vi potrebbe essere se i malvagi vivessero insieme ai buoni?E non c’è da illudersi che i malvagi impenitenti cambino e diventino buoni:Avevano il Cristo di Dio e l’hanno ucciso;oggi Cristo è stato predicato in tutto il mondo e chi ha veramente accolto e vissuto i suoi insegnamenti? Pensate solo a come decine di milioni di così detti cristiani si sono massacrati fra loro non in nome di Cristo ma della patria!E non erano fratelli in Cristo?E che dire dell’inquisizione e delle crociate..?Ma avete bisogno che mi dilunghi sulle nefandezze che sono state compiute in nome di Cristo?Il messaggio della Bibbia è chiaro:i malvagi debbono essere distrutti. Prendete ad esempio quanto accadde quando Gesù durante il suo martirio si trovò in mezzo a due malfattori condannati a morte come lui. Uno solo di loro si pentì.Gesù gli disse:”Veramente ti dico oggi:tu sarai con me in paradiso”.Badate non disse voi sarete, ma tu sarai.Gesù promise che solo il pentito sarebbe stato con lui in paradiso. D’altro canto la Bibbia esprime chiaramente ciò che Gesù farà nel prossimo futuro, ascolotate:” E vidi il cielo aperto ed ecco un cavallo bianco.E colui che vi sedeva sopra è chiamato Fedele e Verace, e giudica e guerreggia con giustizia.I suoi occhi sono una fiamma di fuoco e sulla sua testa ci sono molti diademi.Egli ha un nome scritto che nessuno conosce se non lui solo, ed è adorno di un mantello asperso di sangue e il suo nome è la Parola di Dio.E gli eserciti che erano nel cielo lo seguivano con cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fine, bianco e puro.E dalla sua bocca esce una lunga spada affilata, affinchè colpisca con essa le nazioni ed egli le pascerà con una verga di ferro.E calca lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente.E sul mantello e sulla coscia ha scritto un nome, Re dei re e Signore dei signori…
E’ questa la guerra che la Bibbia chiama “la guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente..ad Har-Maghedon. Questa non è un olocausto nucleare che annienterà tutta l’umanità.E’ la guerra di Dio Onnipotente, una guerra selettiva, mediante la quale Dio annienterà solo i malvagi. Amelia:E’ terrificante.E’ spaventoso.Chi potrà scampare a tale guerra? Giuseppe:Abbiamo detto che è una guerra selettiva.Non tutti saranno distrutti. La Bibbia è specifica al riguardo:”Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla che nessun uomo poteva numerare di ogni nazione e tribù e popolo e lingua…E continuano a gridare ad alta voce dicendo:”La salvezza la dobbiamo al nostro Dio che siede sul trono.e all’Agnello”………. “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti bianche nel sangue dell’Agnello…………. “Non avranno più fame né sete, né li colpirà più il sole né ardore alcuno, perchè l’Agnello che è in mezzo al trono, li pascerà e li guiderà alle fonti delle acque della vita.E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi” Amelia:Ma questo è il paradiso!Niente più morte o sofferenze.Un mondo di pace e giustizia. Martha:Sì, questo sarà fra poco il paradiso in cui tutti noi potremo entrare.Il Vero paradiso che durerà per sempre.E sarà un paradiso anche per i morti che saranno risuscitati.”Vi sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti.” Sì, anche gli ingiusti, quelli che non hanno potuto conoscere Cristo e scegliere se servirlo o meno, anche se hanno peccato, a volte gravemente, potranno essere risuscitati ed essere istruiti ed infine essere messi in grado di scegliere veramente se sottomettersi a Dio o cercare la propria giustizia.In tale caso saranno eliminati per sempre come malvagi. Alfonso-Allora”nessuno dirà sono malato”, la carrne tornerà più fresca che nella giovinezza e torneremo tutti al vigore giovanile.”E certamente edificheranno case e le occuperanno, e certamente pianteranno vigne e ne mangeranno il
frutto.Non edificheranno e qualcun altro occuperà;non pianteranno e qualcun altro mangerà…I miei eletti anno appieno l’opera delle loro mani………….. E realmente avverrà che prima che chiamino io stesso risponderò, mentre parleranno ancora, io stesso udrò”. Amelia:”Questo sì che è un paradiso, un vero paradiso.Che bello poterci entrare! Giuseppe:Ma possiamo entrare.?Abbiamo molto peccato… Alfonso:”Ascolta cosa dice Dio a questo riguardo:”Non insegneranno più al suo compagno e ciascuno al suo fratello, dicendo:”Conoscete Geova”.Poiché mi conosceranno tutti dal più piccolo di loro al più grande di loro, è l’espressione di Geova, “Poiché perdonerò il loro errore, e non ricorderò più il loro peccato”. Amelia:Quando dobbiamo ancora aspettare..Verrà nella nostra vita?.. Martha:Posso solo risponderti con le parole di Gesù.”Io, Gesù, ho mandato il mio angelo a rendervi testimonianza… “Colui che rende testimonianza di queste cose dice:” VENGO PRESTO”. A QUESTE PAROLE L’APOSTOLO GIOVANNI RISPOSE:”AMEN! VIENI, SIGNORE GESU’. Tutti loro ripeterono nel loro cuore commosso:” AMEN, VIENI, SIGNORE GESU’! I NOISTRI QUATTRO AMICI ERANO SEDUTI SULLA SABBIA ROSA E FINA, CALDA ALL’OMBRA DI UNA PALMA. IL SOLE STAVA TRAMONTANDO:ACCENDEVA L’ORIZZONTE DI UNA FIAMMA ROSSO INTENSA DIFFUSA CHE ANDAVA SFUMANDO IN ARANCIONE GIALO VERDE…, MENTRE UNA LUNGA SCIA DI LUCE DAL SOLE SI ALLUNGAVA SUL MARE VERSO DI LORO SULLA SPIAGGIA D’ORATA E SCINTILLANTE COME RICOPERTA DA TANTI BRILLANTINI.UNO STORMO DI FENICOTTERI ROSA SI ALZAVA IN VOLO COPRENDO IL SOLE CON LA LORO GRAZIA DELIZIOSA.UNA TARTARUGA CON LE SUE TOZZE ZAMPE AVANZAVA SULLA SABBIA FORSE PER DEPOSITARE LE UOVA E PERPETUARE LA VITA.OLTRE LA
BARRIERA CORALLINA ROSSA I DELFINI DANZAVANO,E GIOCANDO A CAVALCARE LE ONDE. DAVANTI A LORO IL MARE OCEANO CHE CRISTOFORO COLOMBO DOVETTE SOLCARE PER GIUNGERE ALLA PORTA DEL NUOVO MONDO:SAN SALVADOR.
Indice
Prologo
Cap.1
Cap.2
Cap.3
Cap.4
Cap.5
Cap.6
Cap.7
Cap.8
Cap.9
Cap.10
Cap.11
Cap.12
Cap.13
Cap.14
Cap.15
Cap.16
Cap.17
Epilogo