M.Gabriella Conti
Luce di Ametista Le poesie di Minoi
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Titolo | Luce di Ametista – Le poesie di Minoi Autore | M. Gabriella Conti Copertina a cura dell’autore Fotoriproduzioni di M.G.Conti ISBN | 9788891143266 Prima edizione digitale 2013
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Le poesie di Minoi…
Prefazione
Una nuova raccolta di poesie di Maria Gabriella Conti che si rivela una poetessa molto fantasiosa.
L’arte per lei è un modo ideale per contrastare un inopportuno uso del tempo.
Scrivere è una scelta per vincere la pigrizia verso azioni fisicamente più impegnative.
Scrive da decenni e con la Casa Editrice Pagine iniziò a pubblicare le sue poesie. Ha scritto per anni su varie riviste culturali e quotidiani.
Ritiene che il mondo debba accorgersi del valore della poesia per contrastare i sempre più diffusi modi di ossidazione mentale.
Nel web con il selfpublishing ha pubblicato una decina di libri anche di racconti brevi.
Da un po’ di tempo si diletta nella pittura che la rilassa.
Ha compilato un cd musicale con un Canto a Maria che spera di sentir rappresentato da una voce tenorile e da un suono di violino…
Recentemente ha partecipato alla trasmissione televisiva sul canale 897 di Sky – Poesia e Cultura Ed.Pagine di Elio Pecora condotta dal critico letterario Plinio Perilli e dall’Editore Luciano Lucarini.
Dice scherzosamente di se stessa: “Se non fi finta di essere una scrittrice non saprei cosa scrivere”.
Pensieri d’autore…
Si comincia a scrivere quando nella vita di ognuno di noi si intravedono i nostri difetti o allorquando per timidezza o riservatezza si sente in cuor nostro di manifestare i propri sentimenti in una maniera diversa dal dialogo parlato e si accede quasi improvvisamente in quella stanza mentale dove gli accadimenti (successo) hanno lasciato una sensibile traccia.
Anche per una sorta di gratitudine verso chi ci ha creato o chi ci ha insegnato ad amare e anche per salvaguardare i nostri desideri più remoti.
Una palestra della memoria dove si accede sempre con ione e libertà.
Nessuno ci può privare della libertà di pensare.
Quasi certo che occorra avere un senso della Libertà molto presente diciamo quasi accorato…
Ma non è vero che i poeti scrivano solo se si sentano tristi, emarginati o incompresi. Questa potrebbe essere soltanto il primo seme ma il seme dà frutti e da questo raccolto mnemonicoemozionale nasce una progettualità capace di inventare, fantasticare, produrre realtà quasi sconosciute fino a quel momento.
L’atto dello scrivere contempla un universo che per essere fermato deve diventare alla portata perlomeno di chi scrive e questo succede se vive con
empatia o perlomeno se si considerano i dettagli come fatti salienti per capire meglio.
Siamo dei laboratori viventi ma anche i nostri defunti ci inviano messaggi o esperienze.
Insomma, quando si scrive, ciò che nasce sulla pagina era già nato da molto tempo prima, forse era archiviato ma ogni tanto ci inviava messaggi silenti o meno.
Da quando scrivo vivo meglio…, perché il dialogo anche interiore rafforza la nostra capacità di tentare di capire e di muoverci nell’ambiente dove si vive o dove vorremmo andare. Scrivendo e pensando, anzi pensando e scrivendo ci si gratifica con chi ci ha elargito del tempo e viceversa.
Importante è proprio questo uso del tempo. Per questo, spesso è molto importante pensare e non sempre come finalità il fare. Anche il non-fare può salvarti dal calvario dell’incomprensione e dell’afflizione e mantenere intatta la forza per continuare a cercare…se anche il silenzio possa parlare.
Maria Gabriella Conti
Giugno 2012
Riproduzione fotograf. di M.G.Conti Disegno su cartoncino di A.M.
Terra Emiliana
Sarai Terra Nuova! Terra calda della mia infanzia Terra dell’antico cuore… Terra di pane buono, di prelibatezze… Sarai Terra Nuova Col Fiume che t’attraversa Concimerai le macerie Smussati i dispiaceri I ricordi saran d’aiuto Al tuo solito e fertile lavoro Sarai Terra Nuova! Immagini sparite delle storiche Torri, dei Campanili e delle Chiese Degli Amici di sempre…e delle dolci case… Che rimarranno nel cuore di tutti in questa Estate 2012.
8 giugno 2012
8 marzo 2012
Se tu fossi il successo, ti direi:
“Lasciami in pace”
Se tu fossi il denaro, ti direi:
“non mi posso svalutare per te”
Se tu fossi un fiore, ti direi:
“grazie di esistere per la tua pura bellezza
Se tu fossi un profumo, ti direi:
“persisti per rafforzare la mia memoria”
Se tu fossi un bambino, ti direi:
“prego per imparare da te”
Se tu fossi l’uomo dei miei sogni, ti direi:
“spero di non svegliarmi mai”
Se tu fossi un artista, ti direi:
“Insegnami a non disprezzare nessuna opera d’arte”
Se tu fossi un volto, ti direi:
“In ogni occasione, cerca di donare un sorriso”
Se tu fossi una voce, ti direi:
“non urlare mai…la voce è un dono da non sprecare”
Se tu fossi un poeta, ti direi:
“sei fortunato, la poesia è nuova energia”
Se tu fossi una persona potente, ti direi:
“Usa il potere per far felici le mamme del mondo”
Se tu fossi una donna, ti direi:
“Buon 8 marzo, ma mai da sole”
Partecipa al concorso – Alda Merini – di Poeti-Poesia
Le donne di Olimpia
…non so dare un’età agli uomini… Loro ci sono sempre stati. Noi arrivammo dopo e siamo sempre in ritardo per capire… Ma il divario mira ad accorciarsi in luogo della vita che si allunga… Noi, donne inginocchiate, possediamo l’ombra breve dell’incanto.
Pubbl.su IlBorghese – gennaio 2009 Pubbl. su E-magazine online Historica di F.Giubilei Pubbl. “L’Albero delle giuggiole 3” di M.G.Conti
Le lacrime hanno il colore del cielo che albeggia La forma delle stelle illuminanti Il calore del cuore che ama Il sapore del sale della terra e del mare…
Olio di fiore
Sei sulla riva, solo, dei miei pensieri... Scivola il tuo mento il tuo sguardo il tuo respiro su pelle che diviene vita Olio di fiore Olio di fiume Olio di stelle urge il turgore del tuo temperamento e da fossile fui conchiglia argentea, rosata e poi accesa da copiosi raggi come baciata da te che scivoli via...
Er dottore de li regazzini
E’ dorce, tenero e concreto è quasi un mago ner visitalli tutti come farà a indovinà da tutti quelli strilli così lesti i doloretti e a dissolve i dubbi più molesti. Noi semo fortunati ad avecce un medico stregone che co’ lo stetoscopio più carino toje er malanno e rassicura la madre cor piccino.
…(…)…
Pubblicata su “Voce Romana 2000” maggio 1999 – frammento –
Dal libro “E se fosse: profumo di sostanza?” luglio 2000
L’Amore non si chiede, l’Amore si concede
Chi sarà…
M’arrivano come gocce di pioggia
dal cielo
Frasi, pensieri, parole a bagnare i sentimenti.
Non sono certa che siano proprio miei
ma che nascano
da un angolo segreto del cuore mio
e per coloro che ho amato.
E’ così che alla fine mi rileggo
solo per riconoscermi
Mentre penso che io sia un’altra
Ma continuo a scrivere…
12 aprile 2012
5 aprile
Vengo a trovarti quando c’è il sole
lassù nel cielo o almeno nel cuore.
Non mi vedrai con lo sguardo triste
Non parlerò di lacrime e solitudine.
Porterò un sacchetto di ricordi belli,
di carezze e gioia.
Porterò ciò che mi hai dato
Tu che ci hai amato.
Il silenzio affettivo è una lontananza senza respiro
La poesia è leggiadra o malinconica atmosfera di un sogno
Poesia, sei tu il profilo dei miei sentimenti: nascendo vinci in trasparenza ogni inquieto ardore e divieni luce
Basta veramente poco per rallegrare il cuore ma molto meno per farlo a pezzi
Ad ogni pagina scritta, penso: “ho scritto di mio e non sono più io”
La sua una mentalità di artista che non sa di esserlo ma crede da un po’ a coloro che tale la definiscono
Fragile come un poeta Debole come il cuore di un vecchio Saggio come il pensiero di una madre Tremendo come un cuore a lutto
Tenera come la carezza di un nonno Silenzioso come i libri non letti…
Il mare ha il colore dei sogni La terra il profumo dei ricordi ..Un atteggiamento culturalmente importante, di costruire un sistema , di elaborare una dottrina non tanto essendo contro qualcuno, ma avendo delle ispirazioni di carattere positivo. Giulio Andreotti
(da ”Per una Società di Santi”, Giuseppe Toniolo, Ernesto Preziosi Libreria Editrice Vaticana)
E' sempre più diffuso il pensiero che siano gli uomini politici a mettere alla prova il popolo che li ha eletti quando invece è esattamente il contrario.
E' il popolo con la sua memoria storica a incentivare il potere politico. Maggiormente urgono necessità sociali e ancor più gli eletti devono concepire misure di sostegno reali ed efficaci. Se la gente non soffrisse di bisogni non andrebbe a cercare chi ha eletto. Quindi fortunati quei politici che sono stati ignorati dalle persone e carente quel popolo che ha dovuto mettere alla prova chi ha eletto. Benedetto il giorno che a pregare si stia o in Chiesa o solo con se stessi.(da Zibbà) Le donne come gli uomini debbono poter andare in pensione quando il loro contributo lavorativo non sia più sostenibile fisicamente e di nessuna utilità alla società, quindi in piena libertà di scelta.
Per esempio, nel periodo in cui si hanno bambini piccoli e nessun tipo di aiuto familiare si dovrebbe poter scegliere di fare il genitore se lo si ritenesse di maggior utilità sociale piuttosto che svolgere mansioni che deprimono la propria autostima.
Introdurre, poi, leggi che permettano un rientro al lavoro una volta "smammati i figli o curati gli anziani" Verso i minori e i deboli ci vorrebbe un maggior occhio di riguardo e di attenzione, solo così, la società migliorerebbe in toto.
E tu, ora mi chiedi!
Una ragazzina simpatica e carina
Tutto il mondo gioiva in me
E il mio sorriso come il trionfo di una mente vivace e curiosa.
I miei gioielli migliori:
erano i miei pensieri
senza punteggiatura
tutti d’un fiato nascevano in me
ed esplodevano come raggi di sole… Son ati anni e poi anni e anni ancora
a scrivere e a pensare.
Amo la vita più di prima ma sorrido meno
Si scoloriscono quei pensieri e quei ricordi
con il salato delle lacrime nascenti per ogni tristezza che
mi nasce intorno e tu ora…mi chiedi di recitarli quei pensieri…
Davanti allo specchio con occhi che non sanno e non ricordano chi ero e cosa volevo allora, quando tutto in me era puro olio di fiore…
E tu, ora mi chiedi…
Ed io non so.
Silente inchiesta
Chiesi al mondo d'insegnarmi a parlare. Mi rispose con un terremoto.
Chiesi al cielo e mi riservò un uragano.
Domandai alla gente che ava ma intorno a me
correvano tutti verso altre direzioni senza neanche vedermi.
Tentai di parlare ad un vecchio per la strada mi fece cenno che non poteva aprir bocca: si vergognava...gli mancavano i denti. Allora, intonai una ninna nanna
ad un neonato che urlava disperato e lui si addormentò come per incanto. Forse, non occorre parlare ma soltanto cantare o emettere suoni lievi per vivere liberi ed essere compresi...e allora, pensai: la vita è pur sempre una canzone.
Settembre 2007
“Non c’è peggior sventura per un uomo se non quello di avere una moglie che si sia stancata di fare la casalinga o che non ne vada fiera”
(dal libro “Sconosciuta senza S” di M.Gabriella Conti)
Il Pane
Alimento pro-vita Sul Sig.Pane non so dire di più. Ne ho scritte di cose e pensate di forme intere montagne Miriadi di pensieri inneggiano al Pane E’ il più vivo alimento Sposo degno del vino Amico complesso dell’acqua e della terra Puro cibo che “destreggia” virando allo zucchero fragrante in superficie e cresce lievitando come l’Amore vero Ma quella molliccia mollica non è da meno in nutrimento
“lui” è il baronetto di ogni cibo ne congiunge i sapori e ci dona la sostanza… …(…)…
da “La strada dei diamanti” di M.G.Conti Recitata dall’autrice il 5 giugno 2012 su canale 897 di Sky – Poesia e Cultura con Plinio Perilli
Il fascino della cioccolata
La più compiuta parità tra i sessi e dei sensi: il cioccolato che si fa cioccolata
Ti osservo Incantata e incartata Liquida tu sei Corposa Consolante Amica di prima mattina Compagna discreta serale M’inebrio in tua compagnia Meglio di legno di rosa Il tuo profumo Tra Lingue di Gatto in sospensione Vagamene galleggianti Affascinata dal tuo caldo morbidoso Trasognata visione di un prelibato cibo Tu, cioccolato delle mie brame
Tu sei il più bello del reame.
…(…)…
da “La strada dei diamanti” di M.G.Conti Recitata dall’autrice il 5 giugno 2012 su canale 897 di Sky – Poesia e Cultura con Plinio Perilli
Ricordi
Non ho ricordi che mi fanno compagnia ma solo rari pensieri che stingono via, via La vita, una grande galleria: sui muri di ogni giorno appaiono bagliori mescolati a forti sensazioni. Nella bilancia del cuore si pesano emozioni che rendono leggero il o nel tempio di sorella nostalgia dove è racchiusa la montagna dei nostri perduti affetti dei nostri accorati amori, dei nostri filamenti di cuori e s’apre la porta del lago segreto dove galleggia soltanto l’ombra di un incancellabile mistero.
Alla Musica che non sempre c’è.
Se mi ami, il verbo diventa transitivo, amplierà il mistero del respiro…
L’amore vuole pause ma rossastre di ione. Se al contrario tu mi riservi distanze incolmabili nel mio cuore non arriva nessun impulso e alla mia vista solo l’orrendo sgretolarsi della vita.
Ma tu, sii gaia e amorosa, e distenditi sopra di me avvolgimi e coinvolgimi perché io sono se vuoi, come un petalo di rosa alla tua corte e allora, impetuosa Dea,
stupiscimi e alfine coglimi!
Dedicato alle vittime delle stragi e alle Missioni di Pace e agli inviati di guerra
Ora che sto perdendo le parole del mattino... Ora che ci uniscono rami di onde soltanto. Leggi tu, per me, le tracce del pensiero. Quel che io scrissi in momenti da riempire... Voglio socchiudere finalmente gli occhi, lontano dalla magnetica polvere. Smontate le tende. Salutate le acque. Spente le luci e riposare al suono lento, lentissimo della tua voce che diventa coro
e percepire più vicino dissolvere le dissonanze... Sentirmi tuffare in quel ballo vivace che unisce il mondo sulle pareti del bene e la tua bocca narrare novelli migliori. Leggi tu, per me, le tracce del pensiero e racconta che il mare ha portato via i vestiti di pietra.
A' luna de' Roma De notte e de jorno, te vedo. Tu me risponni celandome er viso cambianno er profilo, la faccia me ride lontana. Io muta, ripenzo, che tu le storie le sai. Dimmele tutte. O luna de li Colli, luna de li Palazzi, luna de li Romani sapienti. Luna de Pietro, luna de le piazze, de li sordi e de li muti, luna de li somari ripetenti, luna de le genti. Che serve avecce na' luna solo pe' noi? Tu sei de tutti e quaggiù i visi illuminati de notte nun fanno differenza, so' li volti rischiarati da la storia, quelli der biancore luccicante arrivestiti da n'accoglienza purificante.
Novembre 1997
Poesia dedicata ad una Lady per i suoi cinquanta anni.
Dal libro "e se fosse:profumo di sostanza?" luglio 2000
La noia di Maryville
…Sfogliai al buio le pagine del tempo e ti scelsi tu, denigrata e infelicissima noia…. T'indossai E facesti nascere in me Un tripudio dell’anima Un sussulto primordiale Un pozzo dei misteri Un calice liquoroso da sorseggiare E fosti il vento dei sorrisi e delle lacrime La tua presenza mi divenne compagnia …ma tu che non mi conosci tu, della noia che ne sai?
Roma, 23 ottobre 2003 - Come trasformare i momenti che ci sembrano inutili in occasioni vitali anche se al profumo di mistero aprono nuove vie nella mente…..e conducono al pensiero razionale e proficuo. -Da L’albero delle giuggiole3
Contrasti e oscillazioni
Un giorno ancora del mondo di ieri, che nascerà domani sui contrasti. Oscilla il pensiero e vagando va… …calma apparente su un clima che si sbilancia in un ambiente in continua oscillazione e come può la tribolata mente cercare il riposo: Le zanzare si accasano nei cuori: Gli insetti punzecchiano l’orizzonte, esso di ritira offeso e poi oscillando l’acqua fuoriesce dagli anfratti e dai suoi letti e penetra dai tetti…
Qualcuno beve. Qualcuno muore. E quel continuo digitare su un piano inclinato catapulta tutti lontano dal sole. E senza contrasti Niente mondo che oscilla Tutto permane, continua la fine e preannuncia il calvario dell’astro che muore.
- Da L’Isola della pazienza – 2005 Letta durante slam-poetry sede ilFilo - Letta a “Poesia e Cultura” – Ed.Pagine Canale 897 SKY
Senza Melissa…come un terremoto dopo un terremoto…
Senza Melissa…come un terremoto dopo un terremoto…
Notte insonne
Notte di un mattino devastante
Notte di vite straziate
Notte senza sogni
Notte dopo un giorno cruento
Notte priva del futuro
Notte senza stelle
Notte del cuore
Notte martellante
Notte senza risposte
Notte della coscienza
Notte delle tenebre
Notte delle notti
Notte del dolore
Notte dei figli partoriti per sempre
Notte degli artigli
Notte senza aurora
Notte degli accorati
Notte senza anima
Notte delle fragilità
Notte del pensiero
Notte del giorno dei mostri
Notte della tempesta di fuoco
Notte del tempo
Eppure sorgerà il sole e tornerà la notte
Ma senza te, Melissa… presente sempre nei nostri cuori come guida amica.
19/20 maggio 2012
Maria con empatia (parole e musica di M.G.Conti) Maria. Nei tuoi occhi vedo il mare E mi sembra di sognare Maria Col saluto della luna Sei arrivata una mattina Maria Nel giardino della vita E’ spuntato un nuovo fiore Maria Tutto il buio è cancellato Maria Impareggiabile visione Incredibile presenza Maria Dolce guida di ogni uomo Maria Un sorriso delicato
Maria Dolce rosa del creato Maria Neve candida di agosto Maria…Maria…Maria
3 agosto 2003
- L’Isola della pazienza marzo 2005
Vergine Cosmica del Terzo Millennio
(parole e musica di M.G.Conti)
A Te, sollevo lo sguardo Oh! Santa Madre Mia, Tutta chiara e splendente Tu, m’aspetti sempre ed io Ti vedo “in fiore” bocciolo mio di rosa Serena, Luminosa, mia Celeste Sposa. Gioiello più prezioso del mio piccolo cuor Bella e Volitiva, Oh! Madre Nostra, Dolce Maria. Sogno più bello di Luce Eterna Madre del Futuro di ogni Speranza Tu, Vergine Cosmica Primavera del terzo millennio… Primavera del terzo millennio…
…(…)…
13 maggio 1999
da “e se fosse: profumo di sostanza?” luglio 2000
Canto a Maria cd musicale “Luce di Ametista” di M.G.Conti
Nel mondo della comunicazione: “Tutto rimbalza, niente è ovattato, tutto ha un peso”
INDICE
Prefazione
Pensieri d’autore
Foto
Terra Emiliana
8 marzo
Le donne di Olimpia
Citazioni
Olio di Fiore
Er dottore de li regazzini
Chi sarà
5 aprile
Citazioni
Pensieri
E tu, ora
Silente Inchiesta
Citazione
Il pane
Il fascino della ciocc.
Ricordi
Alla Musica
Dedicato…
A’ luna de Roma
La noia di Maryville
Contrasti e oscill.
Senza Melissa
Maria con empatia
Vergine Cosmica
Citazione